Stefania Monteverde
di Federica Nardi
«L’amministrazione ha scelto di tagliare e l’effetto è una riduzione dei servizi. L’abbiamo detto alla votazione del bilancio che mancavano risorse alle politiche sociali. Solo che le ore di scuola si svolgono oggi, non possono aspettare le variazioni di bilancio. Al bisogno non si può rispondere con un taglio». Critica fortemente Stefania Monteverde, consigliera di Macerata bene comune, la linea dell’amministrazione Parcaroli che ha ridotto di una le ore settimanali dell’assistenza a ragazze e ragazzi disabili. L’occasione di confronto è stato il Consiglio comunale di oggi, con l’ordine del giorno sul tema con primo firmatario David Miliozzi (Macerata insieme).
David Miliozzi
Oltre a questo è stato riorganizzato anche il servizio mensa di cinque scuole: la Mameli, Villa Serra, la Frank, la De Amicis e la Natali, con la revisione dei punti cottura e il timore quindi anche per qualche posto di lavoro oltre che per la qualità del cibo. Monteverde, che ha sempre difeso le mense maceratesi e il progetto di Mense verdi bio, sostiene che così «si toccano i posti di lavoro ed è l’inizio dello smantellamento di un’eccellenza di Macerata».
Katiuscia Cassetta
Il Comune, avendo avuto avvisaglie della polemica in arrivo per i tagli e per la riorganizzazione, aveva già risposto preventivamente con una nota prima dell’assise. E nei fatti l’assessora Katiuscia Cassetta durante il Consiglio online ha ribadito quanto scritto dal Comune: «Alcune mense più grandi forniranno le più piccole. È un progetto allo studio e con il confronto di tutte le parti interessate. Non chiuderà nessuna mensa. Sarà premura di tutta l’amministrazione tenere sotto controllo la sperimentazione. Si tratta solo di rendere più efficiente il servizio e di potenziare le mense che possano accogliere una strumentazione idonea per garantire maggiore sicurezza alimentare». Anche se Alberto Cicarè (Strada comune-Potere al popolo), obietta che in realtà «le modifiche non sono allo studio, saranno attive già da marzo. E inoltre le parti interessate non sono state coinvolte: i dirigenti non lo sanno, i comitati mensa non lo sanno le famiglie non lo sanno».
Piefrancesco Castiglioni
Ma a far discutere maggiormente è la revisione delle ore per l’assistenza a chi ha una disabilità. Il problema illustrato da Cassetta che è c’è stato un «notevole aumento delle richieste: da 116 a 140, per un impegno orario del 15% in più. Nel corso del 2021 saranno riviste le voci del bilancio approvato. Si tratta di un assestamento già programmato». Per Pierfrancesco Castiglioni (capogruppo di Fratelli d’Italia), ogni polemica sul tema è pretestuosa: «Non si vuole ridurre ma c’è un aumento della domanda. A fronte di questo è impossibile da parte degli uffici sopperire. Quante volte, da preside, ho avuto come risposta: non te ne posso dare di più di ore? Sfido chiunque a dimostrare il contrario».
Alla fine l’ordine del giorno è stato bocciato con 20 contrari, 12 favorevoli e una astenuta in maggioranza (Sabrina De Padova, consigliera e insegnante).
Ma il tema farà discutere. Michele Verolo (che non è in Consiglio ed è un’esponente di Macerata bene comune-Sinistra italiana), commentando oggi l’intervista al sindaco su Cronache maceratesi, chiede a Parcaroli di non «mentire ai cittadini: non ci sono “massicci interventi sul sociale” e si stanno preparando gravi tagli sui servizi pubblici ai cittadini. Il bilancio è pubblico sul sito del Comune di Macerata, chiunque può verificare dove sono i tagli alla spesa per i servizi alle persone». E sui tagli già effettuati, Verolo li elenca: «un taglio di 1 milione e 800mila euro sui servizi sociali di cui meno 286mila sul diritto alla casa, meno 620mila sui soggetti a rischio esclusione, meno 360mila per infanzia e asili nido, meno 500mila sui disabili, meno 14mila per gli anziani, meno 45mila per il sostegno all’occupazione».
Paolo Renna
Tornando al Consiglio, oggi l’interrogazione presentata da Monteverde ha chiesto conto delle azioni messe in campo per il centenario della stagione lirica che ricorre quest’anno. Il sindaco ha risposto che è previsto un incontro con l’assessora regionale Giorgia Latini per parte delle risorse e che il cda dell’associazione Sferisterio sarà nominato entro il mese. Sono stati votati anche il nuovo regolamento dei musei (un atto prettamente tecnico e dovuto) oltre che l’ordine del giorno del Movimento 5 stelle per conferire la cittadinanza onoraria al milite ignoto. Un’iniziativa che parte da Anci e che la maggioranza ha accolto con entusiasmo. Le parole dell’assessore Paolo Renna: «Importante ricordare il sacrificio fatto dai tanti giovani dell’epoca che diedero la propria vita in cambio di una patria unita e forte». Meno convinta l’opposizione date le tragiche circostanze della Prima guerra mondiale, ma la votazione si è conclusa con 25 voti favorevoli, 1 contrario e 7 astenuti.
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A Macerata ha vinto Lega/Salvini, movimento di estrema destra e guidato dal sindaco Parcaroli che mi sembra sia già al terzo articolo sui tagli fatti a chi di tutto avrebbe bisogno meno che di essere ulteriormente impoverito nei vari settori in cui si può intervenire quando l’ultima cosa che ti preoccupa sono le persone che per un motivo o l’altro andrebbero aiutati. Certo rimaniamo ancora nel possibilissimo ed è meglio rimanerci. Dunque, leggendo l’articolo quel che vien fuori è che c’è stato questo drastico taglio al sociale. Per carità, lasciamo perdere che il più pulito come si dice “ c’ha la rogna”, figuriamoci gli altri. Per chi andando al potere partendo da quello descritto come un mite personaggio ,diventato in due giorni il più spietato salvinista dopo il suo capitano, che sta già cercando di tradurre in realtà i suoi sogni, quelli dei maceratesi che devono ancora concretarsi e poi passare sulla carta e infine potrebbe essere lui a riparlarne o il prossimo sindaco visto la nota lungaggine giustamente attribuita alla politica. Ma qui si parla di persone che viste dal sindaco per cui il motto è per un po’ di originalità “ prima i maceratesi fatti della stessa materia si cui sono fatti i sogni” e fin qui va bene, però non vorrei che fossero quei sogni che non si ricordano e soprattutto “ non si ricordano volontariamente di aver fatto “. Un sindaco non si misura dai cavalcavia, ponti sospesi, o gallerie con la statua di Garibaldi che indica l’uscita ma da ben altre cose. Ma io non sto a Macerata, e se ieri non avessi telefonato ad un amico ivi abitante che nonostante avesse chiesto ,viste le attuali condizioni economiche un piccolo aiuto per non farsi staccare soprattutto la luce e poi il gas, senza le due è rimasto. Comunque qui si va più avanti e allora ritorniamo nell’alveo del “fattibile”, visto l’andazzo che già dalla prima mossa del sindaco faceva presagire come avrebbe continuato il suo mandato, quindi nessuna meraviglia. Però me le ricordo tutte quelle belle parole sul nuovo sindaco visionario, sognatore e innamorato di Macerata nonché bravo, serio, leale, generoso, forse questa no magari neanche le altre ma di aggettivi che lo rendevano la migliore scelta possibile ne sono stati scritti. Mi fermo qui, tanto che vuoi dire di più. A Civitanova o sono più furbi o più scaltri o più astuti ecc. ecc., o magari dei veri buoni. Ogni volta che elargiscono qualche lira, arrivano pure gli orsi bianchi, con i loro Isee sotto zampa a fare la fila visto che in qualche modo lo fanno sapere pure ai poli.