Sandro Parcaroli
di Federica Nardi
Prudenza e, finché possibile, continuità. Queste le due parole d’ordine del primo bilancio della Giunta di Sandro Parcaroli approvato oggi in Consiglio comunale insieme al Documento unico di programmazione con 19 voti favorevoli e 9 contrari.
A oggi risultata confermata, per voce dello stesso sindaco, un po’ l’impressione generale. Cioè che in questi primi mesi dalle elezioni, oltre a riaprire il centro alle auto, non sia stato avviato molto altro. E’ molto presto per valutare: il bilancio preventivo è così perché si attendono la finanziaria, l’evoluzione pandemica, e quindi la fotografia riportata dall’assessora Oriana Piccioni è ancora un ritratto parziale del bilancio che verrà. Ci sono in ogni caso i pareri positivi dei revisori.
Oriana Piccioni
«Mi fa piacere ricordare – ha detto il sindaco – che nei primi 100 giorni abbiamo già fatto: riapertura del centro storico a sostegno dei commercianti, con effetti facilmente rilevabili (Covid permettendo). Abolizione imposta di soggiorno, revisione delle partecipate, approvazione delibere tributarie, avvio nuovo percorso con comitato scientifico che affiancherà l’assessorato alla Cultura, avvio di iniziative turistiche e culturali calibrate al difficile periodo, recupero del percorso di lavori pubblici avviato dalla scorsa amministrazione, avvio di un processo di dialogo con tutte le forze politiche perché il progetto per la città sia il più condiviso possibile».
E sul bilancio: «Abbiamo trovato un equilibrio di bilancio molto prudente – dice Parcaroli -. Segnalo anche che c’è il parere favorevole dei revisori. Un grande successo tenuto conto dei tempi strettissimi che sono stati necessari per redigerlo. È un bilancio che benché già calcoli il risparmio di spesa derivante dalla sospensione rate causa sisma, ha comportato tagli lineari di adattamento ai quali già nella prima parte dell’anno contiamo di mettere mano per adeguare i budget, anche in vista della finanziaria. Benché tecnico, questo bilancio è comunque politico per gli indirizzi che segue e per gli obiettivi ai quali è orientato. La spesa sociale viene considerata porzione fondamentale della spesa generale e riconfermata nel suo importo significativo. La sua articolazione sarà specificata dalla Giunta e per quanto di competenza dai dirigenti, tenendo conto anche dei significativi trasferimenti che il settore riceve nel corso dell’anno in larga parte vincolati per progetti».
Parcaroli promette inoltre «di aggiornare il Consiglio su tutti gli sviluppi che questa amministrazione faciliterà in tutti i settori in cui si impegna la macchina comunale. È motivo di soddisfazione anche il fatto di aver chiuso l’esercizio con una cassa attiva e senza anticipazioni di tesoreria durante l’anno, consentendo di iniziare il prossimo anno con serenità e buone prospettive. Continueremo nel monitoraggio del recupero dei residui attivi e passivi, consapevoli che le riscossioni saranno, data l’oggettiva difficoltà dei cittadini, più difficili del solito. Avvieremo il recupero di somme, in particolare dallo Stato, per importi di grande rilievo». Parcaroli si è poi inalberato, fino a quasi commuoversi, per alcune critiche ricevute dall’opposizione durante la discussione. «Io non farò mai polemiche, io voglio costruire una nuova città tutti insieme – ha detto il sindaco – Sono un cittadino maceratese in mezzo agli altri, per un bene sempre più diffuso. Non mi assoggetterò mai a polemiche che anche stasera ho sentito».
Narciso Ricotta
Tra le polemiche quella sollevata dal capogruppo Pd Narciso Ricotta per la nomina di una nuova persona nello staff comunicazione del Comune: «È stata scelta a discrezione del sindaco – accusa Ricotta -. Quando ci sono già cinque dipendenti nell’Ufficio comunicazione». Per Ricotta inoltre «su questo bilancio è mancato il confronto con le parti sociali. I sindacati avevano chiesto un incontro più di 15 giorni fa» e accusa Marco Caldarelli, ex assessore al Bilancio nella Giunta Carancini e ora assessore ai Servizi amministrativi di essere l’«assessore ombra». Oltre a definire l’illustrazione del bilancio da parte di Piccioni «imbarazzante». Tra le critiche mosse dal capogruppo dem «modestissime risorse messe a disposizione della famiglia», «nessuna previsione per il centenario dello Sferisterio» e «nessuna traccia del favoloso parcheggio di Rampa Zara , nemmeno i soldi per la progettazione».
Alberto Cicarè
Per Alberto Cicarè (Strada comune-Potere al popolo), si tratta di un «bilancio poco coraggioso. Credo che sia assolutamente opportuno considerare che noi tra qualche mese ci troveremo, finiti incentivi e bonus, con un tessuto sociale che sarà bisognoso di una cura approfondita. Mettere da parte un fondo per questo sarebbe stato necessario. E tutto questo non c’è».
Cicarè inoltre vorrebbe «capire che ruolo ha il sindaco che appare solo quando c’è da votare. Non lo vedo mai in questo Consiglio comunale, non so che posizione ha. Il sindaco deve assumere un ruolo. Spero che questo avvenga per il bene di tutti».
Claudio Carbonari
Claudio Carbonari, capogruppo Lega, si è lanciato in un lungo excursus su tutte le occasioni mancate dalla Giunta Meschini in poi. «Abbiamo applicato il principio di precauzione, cercando poi di vedere lo sviluppo delle vicende. Perché a oggi si potrebbe progettare qualcosa di fantasia che poi non trova concreto riscontro. In questo momento visti i tempi stretti e l’emergenza ritengo che bisogna fare buon viso a cattivo gioco». Sui rilievi di Cicarè, Carbonari difende il sindaco: «Sicuramente il sindaco farà degli interventi quando lo riterrà opportuno. C’è poi una differenza di personalità. Venivamo da esperienze dove la presenza del sindaco era ingombrante, a una dove si lascia spazio per interagire con l’amministrazione. Questo per me è un segnale positivo, non negativo».
Pierfrancesco Castiglioni
Pierfrancesco Castiglioni (capogruppo FdI) replica a Ricotta: «Fa addirittura il nome di una collaboratrice del sindaco per la quale scelta si è seguito un iter. Se ha qualcosa da dire vada in procura, non dica castronerie. La invito a riprendere la calma che la contraddistingueva in passato. Probabilmente aver perso il ruolo da assessore la fa innervosire». Poi sul bilancio: «È sicuramente un ottimo bilancio. L’ho analizzato ed è ben fatto, redatto con criteri prudenziali, dati certi. In attesa che si possano aggiornare questi dati a seguito di quanto stabilità la legge di Bilancio dello Stato». Castiglioni ha poi citato alcune opere previste, tra cui la scuola delle Vergini e la Mattei La Pieve. Bretella, dice «boicottata dal centrosinistra. Per anni ne avete solo parlato. Non vogliamo gettare via tutto il passato, non è questa una cultura di governo. La città ha bisogno di adeguare le proprie infrastrutture per stare al passo. Cosa che voi non avete fatto. Avete lasciato Macerata in una situazione disastrosa. Sono convinto però che la stabilità anche nella discontinuità amministrativa sia un fattore fondamentale».
Roberto Cherubini
Roberto Cherubini (capogruppo del M5s), ha espresso perplessità per alcuni punti del documento: «Nel Dup sono previsti 15 milioni ogni anno di anticipo di tesoreria, non avendo soldi per spese correnti e stipendi. Le entrate inoltre non sono affatto certe. Ammetto però che il vostro piano delle alienazioni è leggermente meno “falso”. Nel senso che prevede in tre anni 3 milioni di beni. Che non avverranno mai, lo sappiamo tutti». Ninfa Contigiani (Pd) aggiunge la delusione per l’assenza di misure destinate alle donne, «che non sono soltanto madri ma anche imprenditrici e lavoratrici. E che a causa del Covid sono sempre meno lavoratrici».
La tensione del dibattito a fine Consiglio, terminato poco prima delle 20, si è sciolta negli auguri di Natale, finiti in parte in diretta streaming. Qualcuno ha chiesto scherzosamente anche di fare un brindisi per l’ultima assise del 2020, che è iniziata lunedì per concludersi oggi. Parcaroli ha salutato così i presenti: «La politica è anche questo, ma io voglio bene a tutti».
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