di Laura Boccanera
«Una risorsa in più per la comunicazione è uno spreco di denaro pubblico. Risparmiare su queste spese è una scelta di buon senso». L’ex consigliere comunale di centrodestra Giovanni Corallini non si accontenta della risposta del sindaco Fabrizio Ciarapica in merito alla volontà di implementare l’ufficio di staff e portavoce per sopperire all’assenza per malattia di una dipendente a tempo determinato.
E Corallini taccia di incoerenza il sindaco: «Insieme a me tuonò contro Corvatta già nel 2014, per un solo addetto assunto in più». L’ex consigliere puntualizza meglio la sua posizione che non aveva come obiettivo colpire una risorsa afflitta da problemi: «Il Comune ha già un addetto stampa per gli affari istituzionali. Assumere oggi in queste situazioni di difficoltà una persona in più, in uno staff politico per suo uso e consumo, per me è uno spreco di denaro. Poi vedremo anche chi sarà il fortunato. Ricordo che nel 2017 il sindaco fece un bando di selezione, per lo staff: risposero a decine, soprattutto giovani, ma Ciarapica scelse una persona vicina in politica. Liberissimo di farlo, ma non si è mai saputo se ci furono criteri oggettivi di valutazione, documentati, e che fine abbia fatto quella graduatoria. Ciarapica arriva così ad avere 3 persone a disposizione oltre all’addetto stampa. L’ex sindaco Mobili ne aveva due. Certi sermoni Ciarapica li eviti, quando non si vuole rispondere nel merito si risponde denigrando». Corallini punta poi a puntualizzare come le insinuazioni circa una sua eventuale ridiscesa in campo in vista delle prossime elezioni amministrative è solo un modo per distogliere l’attenzione dalla critica: «Quello ossessionato dalle campagne elettorali è Ciarapica, non io, le vedo anche quando non ci sono. Forse si dimentica che mentre era consigliere di opposizione insieme a me, ha iniziato tre anni prima a candidarsi contro Corvatta, già sindaco da appena tre anni, ha cercato di defilarsi per andare in Regione. La città invece lo ha lasciato alla stazione ad aspettare il treno per Ancona e ora pare si stia preparando per le elezioni in provincia».
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Tutti hanno il diritto di contestare il proprio sindaco se non lo ritengono all’altezza del suo compito e dopo aver pure tentato la fuga per più comodi e preziosi…incarichi. Solo che adesso è difficile da contestargli personalmente qualsiasi rimbrotto ( rimprovero aspro e brusco). Ma quando anche lui ritornerà a fare un lavoro più idoneo, sarà più facile sia per Corallini che per chiunque altro incontrarlo e anche se non servirà più, ricordargli ciò che gli si voleva criticare. Da quell’uomo intelligente che è, sarà ben contento di scusarsi o di difendere il suo operato che a vederlo meglio ha molte più crepe di una assunzione per aiutare chi si è sottoposto al vaglio degli elettori. Certo un po’ fragilina quella che da Ancona avrebbe vegliato su Civitanova, sul porto e magari pure su Santomaro.