Teresa Lambertucci
di Federica Nardi
Sono Teresa Lambertucci e Antonello De Lucia i nuovi coordinatori provinciali di Italia Viva. Il regolamento del partito di Renzi vuole infatti una equa rappresentanza di genere nei coordinamenti. La scelta è emersa ieri sera dall’assemblea nazionale di Roma, dove Ettore Rosato (coordinatore nazionale del partito e vicepresidente della Camera) ha anche annoverato le Marche tra «le regioni dove ci si candida a perdere. Nulla contro Ceriscioli, ma se capisci che perdi perché devi perdere? Non è che nelle Marche mancano le soluzioni vincenti». Insomma, un ulteriore conferma del no al governatore uscente, in attesa del direttivo regionale del Pd che è stato rinviato a data da destinarsi.
Una posizione su cui si allinea anche Lambertucci (ex segretaria provinciale Pd): «Dopo la scelta vincente in Emilia di appoggiare Bonaccini anche se con una civica, ora la partita è nelle Marche. Noi abbiamo fin dall’inizio optato per la discontinuità. Questo non significa che sia stato fatto tutto male ma che alcune cose sono da migliorare. C’è una fase politica nuova e c’è bisogno di uno slancio diverso rispetto a quello di cinque anni fa». Sulla nomina Lambertucci commenta: «Sono a disposizione e cerco di essere una facilitatrice per un rinnovamento e un’organizzazione. Abbiamo un coordinamento bifronte. Io ho più esperienza, Antonello è giovane. Il nostro compito è tenere insieme tutti quanti, anche per capire le prospettive migliori per il territorio e per i circoli di Italia Viva».
Antonello De Lucia
Antonello De Lucia, 37 anni, è un volto inedito nello scenario politico locale. Originario di Pescara e naturalizzato maceratese, è manager in un’azienda di logistica ed export nel settore della moda e dell’e-commerce, e si occupa anche di turismo e progettazione europea. «Ho dato una mano nella prima elezione di Leonardo Catena a Montecassiano, tutto qui – racconta -. Mi sono avventurato in questa nuova esperienza perché sono un riformista e mi piace la possibilità di contribuire a costruire qualcosa di buono. Io la vivo così: non mi interessa tanto l’apparato di partito quanto costruire qualcosa nella società. Questa nomina è arrivata dopo un po’ di attesa – spiega De Lucia -, stavamo aspettando un’organizzazione più precisa. Ci aspetta una fase di grande lavoro, con due appuntamenti elettorali e anche la strutturazione del partito per farlo crescere. Non saremo da soli ovviamente, c’è un gruppo dietro. Siamo fiduciosi».
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Complimenti a Teresa per una scelta che premia le sue indubbie capacità di direzione politica.
Mi tornano in mente le ulteriori idee fresche portate da Re Rosato in continuazione con quelle direttamente venute..beh qualche anno fa da Renzi quanto cantava ” Non vi lasceremo mai, mai e poi mai ….” Mi torna in mente anche quella maglietta con lo slogan il futuro non crolla. Carina ma forse non la capisco la scritta perché se non proprio il presente ( quel giorno a Camerino) un po’ prima era crollato del passato. Insomma , passato, presente e futuro si reincrociano nel nome di Renzi come il suo partito sempre a cavallo tra futuro ( quale sarà, mah?) passato e presente uguali e completamente inutili come già ampiamente dimostrato. Contento, Renzi, contenti tutti.