Sorpreso all’interno di una scuola di Macerata con sette dosi di marijuana, pronte da spacciare ai suoi compagni ma anche a quelli più piccoli: denunciato alla procura dei minori di Ancona un alunno di 13 anni. «L’impegno deve essere massimo e ciascuno deve fare la propria parte senza restare indifferente» dice il questore Antonio Pignataro, che commenta l’attività della Squadra mobile condotta nell’ambito dell’operazione “Scuole sicure”. Il giovanissimo studente è stato individuato dagli agenti diretti dal commissario capo Maria Raffaella Abbate dopo un attento monitoraggio, svolto in perfetta sinergia con le autorità scolastiche, ed è stato controllato direttamente all’interno dell’istituto superiore che frequenta. Addosso nascondeva sette dosi di marijuana, ciascuna confezionata in involucri termosaldati: è stato denunciato per spaccio con l’aggravante di aver commesso il fatto in una scuola. Resta da chiarire dove il ragazzino abbia preso la droga.
«Non possiamo tollerare ed ammettere in alcun modo che circoli droga tra libri e quaderni, per questo i controlli della polizia nelle scuole di Macerata aprono scenari inquietanti sul fronte dello sballo tra i giovanissimi» sottolinea Pignataro. Un contesto delicato in cui la questura, con il coordinamento del procuratore Giovanni Giorgio, è impegnata quotidianamente. L’operazione “Scuole sicure” che vede l’impiego degli agenti della Squadra mobile e del personale di rinforzo in divisa e in borghese con veri e propri pattugliamenti, oltre all’impiego delle unità cinofile «sarà garantita anche nel futuro e sempre in maniera più incisiva» precisa il questore. L’attività investigativa viene svolta all’ingresso dei ragazzi nelle scuole, alla loro uscita ma anche durante le lezioni per evitare «sporadiche irruzioni o consegne di droga da parte di pusher ai ragazzini, che a loro volta, ormai arruolati, sono destinati a spacciare per avere le loro dosi gratuite».
Pignataro lancia un appello, citando le parole del Capo della polizia Franco Gabrielli: «”Il male peggiore della nostra società è l’indifferenza delle nostre comunità che è la negazione dello spirito umano”. Non dobbiamo girarci dall’altra parte, occorre che facciamo tutti le scelte di campo altrimenti in quel momento, in quella scelta di indifferenza, una parte di noi muore e muore tutta la società». Il questore sottolinea: «Occorre reagire, è necessaria una mobilitazione in primis delle famiglie, alcune delle quali oggi, purtroppo, rimangono nella totale indifferenza nei confronti dei propri figli, e del mondo della scuola che coinvolga tutti per evitare che la vita dei nostri ragazzi venga avvelenata e distrutta dalle sostanze stupefacenti». Un’attività, ribadisce Pignataro, «a difesa delle giovani generazioni e delle tante famiglie che soffrono nel vedere i propri figli destinati a cadere nel tunnel della droga e quindi all’autodistruzione. Il contrasto dello spaccio avviene su due binari: prevenire e reprimere – evidenzia il questore -. Per questo motivo si organizzano incontri con gli studenti di tutte le età considerando che l’età del consumo di droga si è notevolmente abbassata. Si registrano infatti consumatori anche di soli 10 anni, motivo per cui i nostri agenti si recano nelle scuole illustrando ai giovani quali sono le conseguenze dell’uso di sostanze stupefacenti, sia sulla salute che sulla vita nel senso ampio del termine, che ricomprende anche la libertà di movimento, di non poter più guidare uno scooter o una autovettura quando si viene trovati in possesso di sostanze stupefacenti o quando si risulta positivi all’uso della cannabis, anche quella cosiddetta “legale”».
Pignataro pone l’accento su un aspetto fondamentale: «I nostri interventi potranno dare i massimi risultati solo ed esclusivamente con la partecipazione sinergica di tutte le istituzioni coinvolte nelle attività di prevenzione, a cui va il mio plauso per l’impegno profuso fino ad oggi. Un gioco di squadra che deve essere considerato un punto di arrivo, ma allo stesso tempo un punto di partenza per aggredire e sconfiggere il preoccupante e dilagante fenomeno dell’uso e dello spaccio di droghe nelle scuole, che vede i nostri giovani sempre con un’età più precoce affacciarsi al mondo della sballo, come si può rilevare nei reparti di pediatria di ogni ospedale dove si assiste all’aumento dei ragazzi ricoverati a seguito di patologie causate dall’uso di droga – dice il questore -. Siamo di fronte, purtroppo, ad una società che vuole sempre di più un uso della droga accettato e normalizzato e pertanto ancora una volta chiedo ai dirigenti scolastici, agli insegnanti, alle famiglie e alle altre figure che lavorano a scuola di adempiere, come sottolinea in ogni occasione il capo della polizia, Franco Gabrielli, alle proprie funzioni con fedeltà alla Repubblica, disciplina ed onore, in quanto dalla loro capacità di rilevare situazioni anomale, come lo spaccio di droga, può dipendere la vita dei ragazzi, evitando così che tante famiglie possano entrare nella disperazione vedendo i propri figli, a causa della droga, distruggere le loro giovani vite. Questa vicenda assume una rilevanza tale sia per l’età del ragazzo sia per il contesto in cui gli eventi si susseguono – ha detto ancora Pignataro –, coinvolgendo altri ragazzi di cui alcuni ancora più piccoli, originando insicurezza e confusione in un contesto scolastico dove dovrebbero imperare educazione e cultura e pertanto occorre sensibilizzare gli opinionisti che a volte vanno nelle scuole in modo maldestro a propagandare la legalizzazione della cannabis creando ulteriormente confusione e incrinando il rapporto di fiducia che deve sempre sussistere tra Stato e cittadino specie nell’età adolescenziale. Qui non si vuole limitare la libertà di espressione o di opinione ma tutti abbiamo il dovere di chiederci – ha detto ancora il questore – con quale esperienza professionale trovano il fondamento le loro parole, non sono magistrati e non sono poliziotti con esperienza specifica nella prevenzione e repressione dello spaccio, non sono scesi mai nell’arena delle sofferenze che porta la tossicodipendenza come i poliziotti, non hanno mai vissuto il dramma di tante famiglie».
A livello nazionale i numeri dell’iniziativa “Scuole Sicure 2018-2019” parlano di risultati molto importanti. In particolare, dall’inizio dell’anno scolastico fino al 30 giugno 2019, sono ben 14,7 i chili di droga sequestrati, 31 gli arresti e 45 le denunce, 855 le violazioni amministrative e i reati accertati. Il progetto ha interessato tutti gli istituti scolastici sparsi in 11 regioni ed ha coinvolto di più di 26mila unità di personale, con oltre 13mila servizi effettuati singolarmente o con operazioni congiunte.
Pignataro premiato a San Patrignano: «Dedicato a tutti i poliziotti e ai ragazzi morti per la droga»
piccoli commercianti crescono
Controlli, prevenzione, massima attenzione...soprattutto in famiglia, poi all'esterno..non possiamo lasciare che si buttino via così
Che gli faranno nulla....ha 13 anni..
I colpevoli sono i genitori
Dispiace dirlo e non vuol essere una giustificazione, ma purtroppo c’è sempre stato chi all’interno degli istituti spacciava...
E intanto all'hotel House eroina e cocaina come se piovesse... però abbiamo assicurato alla giustizia un pericoloso narcotrafficante....
Bravi poliziotti
13 anni vuol dire seconda media.... mio Dio sono bambini...
Sarebbe importante sapere la scuola per tutelare i nostri figli.
Emarginare una scuola non serve a nulla.... Bisogna essere genitori coscienti e attenti perché non sempre i nostri figli si comportano correttamente al di fuori della famiglia....
Se andava al negozio non poteva prenderla e non era la stessa...l unica strada per sconfiggere questavpiaga era la light e la regolamentazione...ma qualcuno intelligente preferisce che i figli si drogano...perché se la proibisco non la prendono ....hahaha a no? 13 anni ooooo vergogna il Fallimento del proibizionismo ma siete tutti ciechi ancora...
Non capisco chi si scandalizza chiedendo il nome dell'istituto...forse non ricorda ai nostri tempi negli anni 90 che c'era lo stesso
magari non a quell'età
Dietro un ragazzino c è sempre gente un po' più grande. Magari intoccabile.
forse hanno solo bisogno di considerazione
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E’ imputabile?
Speriamo si riesca a raddrizzarlo questo piccolo idiota
Trovo che sia un fenomeno di una gravità inaudita…. incommentabile
è una notizia preoccupante che non avrei mai voluto leggere!
https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-primo/titolo-iv/capo-i/art97.html
Da anni denuncio, anche su questo giornale (e spesso attirandomi il malanimo di molti dirigenti scolastici, specialmente di quelli più indifferenti al problema), che in tutte le scuole medie inferiori di Macerata prolifica un’intensa attività di microspaccio, svolta sia nei pressi degli istituti che all’interno.
Il fenomeno è stato a lungo negato, anche di fronte all’evidenza, perchè riconoscerlo avrebbe significato (secondo una logica distorta) mettere in cattiva luce il buon nome della scuola e magari ritrovarsi l’anno successivo con meno iscrizioni.
Ora l’ennesima operazione del Questore Pignataro (sempre sia lodato) certifica questa realtà terrificante, che documenta l’abbassamento dell’età di avvio alle sostanze e la sempre crescente platea di consumatori.
Colpa (tra le tante cose) anche, e forse soprattutto, di normative penali che, anzichè essere deterrenti rispetto allo spaccio, al commercio, al traffico di droga, lo incentivano per quanto sono blande, se non ridicole, al punto da aver disegnato un sistema che nella sostanza è di quasi totale liberalizzazione (almeno per quanto riguarda la cannabis, ritenuta anche da molti magistrati droga leggera, nonostante i ripetuti pronunciamenti dell’Istituto Superiore della Sanità, che da anni ne evidenzia la potenza tossica ormai devastante, soprattutto per gli adolescenti).
A ciò aggiungiamo il disinteresse di molte famiglie e di tante scuole, i cattivi maestri che addirittura vanno nelle scuole e nella TV di Stato a propagandare la legalizzazione della cannabis, la sostanziale indifferenza della Chiesa che, con papa Francesco, è scesa in campo con decisione a favore dei poveri, ma ancora ignora questo dramma epocale della nostra gioventù.
…ma cosa dite mai…il problema droga non esiste, è tutta un’invenzione dei fassisti, xenofobi, razzisti e cattivi della destra, che vuole strumentalizzare questa assurdità del problema droga per i propri sporchi fini elettorali e di potere…che vergogna, si, per chi ancora sogna!! gv
Cristian Senofieni..
ma che cosa
dici,cosa c’entra…
è il fenomeno sociale che è gravissimo , non il fatto che portasse dietro qualche grammo di roba
Cm… ma che vuoi commentare….
ah…le vecchie buone figurine..è naturale comunque pensare che dietro ci sia lo zampino dei genitori ..e che genitori..
GV non glie la fà più!!!
…che bel commento, signor Budassi, degno proprio di una visita accurata, molto accurata, sempre se trova uno specialista disposto ad assumersi tutte le responsabilità. Tanti auguri!! gv
La droga non ha colore politico, la usano in molti in politica nessuno può accusare o dire…..è usata largamente …..
Da Simone Merlini, responsabile provinciale della Lgea:
“Viste le scelte scellerate dei soloni della politica buonista che continuano a negare i fatti e lasciano aprire i negozi di cannabis, a tutela dei nostri ragazzi più giovani resta la crescente preoccupazione delle famiglie cui fa riscontro solo il lavoro puntuale ed encomiabile della Questura di Macerata guidata da Antonio Pignataro. Alimentandosi delle continue polemiche sull’operato della Questura, la politica di PD e dintorni continua a nascondere la testa sotto la sabbia mentre è sempre più evidente che il fenomeno delle dipendenze non solo dilaga, ma assume anche le forme dell’opportunità di autoaffermazione specie da parte dei più giovani. In assenza di adeguate misure preventive rischiamo che il micro spaccio, oltre ad essere pervasivo in maniera incontrollabile, assuma anche la terribile funzione di occasione per emergere dal branco, circostanza che deve far scattare un ulteriore campanello d’allarme sulle conseguenze di una normalizzazione della trasgressione che è deriva non solo legale, ma delle più elementari regole civili”.
…la droga non ha colore politico, certo, ma mi pare che sia una certa parte politica che chiede la libera vendita in libero spaccio, o no!? gv
dovrebbero denunciare i genitori
lo mettano sotto torchio e lo facciano parlare: chi ti ha fornito la droga? E colpire duramente il fornitore. A monte c’è stata la politica di radicali e sinistra che ha favorito lo spaccio di droga: spinello libero, che non fa male e modica quantità di droga ad uso personale. E il gioco è stato fatto.