Tuffi vietati a Civitanova,
sversamenti organici nel Maranello

MARE - Aumento significativo del batterio escherichia coli nelle acque del lungomare nord. Un fenomeno anomalo sul quale indagano ora anche Carabinieri e municipale. Domani nuovi prelievi da parte dell'Arpam

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Il divieto di balneazione

 

Divieto di balneazione a Civitanova, mare di nuovo contaminato da escherichia coli. Il tratto è quello a nord e a sud del fosso Maranello, sul lungomare nord. Niente tuffi almeno fino a lunedì. Dopo i casi di vomito e malesseri l’Arpam, a seguito di una nuova segnalazione di sversamento nel mare ha effettuato ieri un nuovo campionamento nella zona interessata. Le analisi dei giorni scorsi avevano dato esito negativo, ma già ieri i bagnanti hanno notato un nuovo sversamento dal fosso di materiale organico anomalo.

divieto-balneazione-fosso-maranello-civitanova-FDM-2-650x488Le nuove analisi sull’escherichia coli hanno evidenziato un aumento significativo del batterio nelle acque, mentre la coltura sugli enterococchi è ancora in corso in quanto necessita di almeno 48 ore di tempo per avere un risultato. E’ dunque di nuovo allarme, almeno limitatamente a quel tratto di mare. Il fenomeno, stavolta, non sembrerebbe legato a piogge e mareggiate come spesso avviene in estate, ma ad uno sversamento costante da parte di qualche raggruppamento residenziale o attività agricola che fa uso di materiale organico. I valori infatti superano in maniera significativa i limiti di legge che prevedono un limite di 200 Ufc per 100 ml di acqua. Domani verranno effettuate nuove indagini ed analisi e almeno fino a lunedì niente tuffi nel tratto a nord e sud del Maranello, ovvero dallo chalet Golden Beach fino allo chalet G7. Carabinieri e polizia municipale hanno avviato anche un’indagine per capire la fonte della contaminazione. Non è escluso che già dalla prossima settimana anche l’Arpam possa effettuare dei prelievi risalendo a ritroso il fosso fino ad individuare la fonte dello sversamento. A breve il comune emetterà l’ordinanza col divieto di balneazione. «In assenza di piogge e maltempo – ha spiegato il sindaco Ciarapica – e da alcuni dati emersi dal sopralluogo, questi fenomeni di inquinamento inducono a pensare a sversamenti occasionali di liquami smaltiti abusivamente nell’ambiente. Un fatto gravissimo che va immediatamente verificato dagli organi competenti, che mette a rischio la salute delle persone e danneggia tutta la città e gli operatori».

(Foto di Federico De Marco)

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