Piazza Leopardi a Recanati
In cammino nel cuore dell’Italia, da Firenze ad Assisi e Recanati, per riscoprire sulle orme di Dante Alighieri, San Francesco e Giacomo Leopardi. Un viaggio nell’anima profonda e secolare di un paese straordinario, attraversando l’Appennino. E’ la sfida partita l’8 giugno da Firenze, a Santa Croce, organizzata dall’associazione Repubblica Nomade, che tocca i luoghi storici del Centro Italia, dopo le precedenti esperienze di cammino in Europa, da Trieste a Sarajevo, da Parigi a Berlino ed in Grecia. I camminatori faranno tappa a Fiuminata, San Severino, Macerata, per concludere il loro viaggio a Recanati. Un “ritorno a casa” per l’associazione, che annovera tra i camminatori lo scrittore Antonio Moresco, fondatore di Repubblica Nomade. «I tre perni di questo nuovo cammino saranno Firenze, Assisi e Recanati, legati alle grandi figure che vi sono nate: Dante, Francesco, Leopardi. Per dire – in un’epoca di rassegnazione, ripiegamento identitario e restringimento dei possibili – che il cuore dell’Italia è questo, che l’identità e il cuore dell’Italia sono infinitamente più vasti di quelli che abbiamo sotto gli occhi adesso, che il nostro Paese ha dato qualcosa di grande a se stesso e al mondo quando ha portato allargamento degli orizzonti, sconfinamento, ardimento, trascendenza, invenzione», si legge nella presentazione dell’iniziativa. «Viviamo in un’epoca di grandi e cruciali rischi, non solo per i nostri ordinamenti sociali e politici nazionali, continentali e mondiali, ma per la vita stessa della nostra specie su questo pianeta, sempre più minacciata a causa della sua incorreggibile rapacità e follia e dell’occultamento della nostra reale situazione da parte delle forze che traggono il loro terminale potere proprio da questo occultamento e dall’esasperazione dei particolarismi e dell’inimicizia tra gli uomini – scrive Antonio Moresco – di fronte a questa opera di divisione bisogna portare moltiplicazione, occorre unire tutte le nostre forze, non solo quelle mentali ma anche quelle fisiche e psicofisiche, come avviene nel gesto elementare, inarreso e prefigurante del cammino, bisogna contribuire a inventare qualcosa che sia proporzionale all’eccezionale situazione che stiamo vivendo. Siamo partiti da Firenze e attraverseremo altre città e paesi che hanno dato molto al mondo, nelle arti, nelle scienze, negli ordinamenti sociali, nella vita spirituale, nell’invenzione, dove si è forgiata un’identità umana più universale e più alta, ma anche zone che hanno dovuto sostenere l’urto di antichi e recenti terremoti, e concluderemo il nostro cammino sul colle dell’Infinito, nell’anno stesso in cui si celebra il bicentenario della composizione da parte di un ventenne di questa ineffabile canto, perché anche tutti noi, mai come adesso, abbiamo bisogno di infinito». La carovana nomade entrerà nelle Marche martedì prossimo, proveniente da Nocera Umbra, si fermerà a Fiuminata. Mercoledì cammineranno tra Fiuminata e San Severino, il giorno dopo via fino a Macerata, venerdì il tratto tra Macerata e Recanati, nella città leopardiana Moresco celebrerà i duecento anni dell’Infinito e riceverà il premio Leopardi, a lui assegnato. L’associazione culturale Repubblica Nomade ha chiesto al Comune di San Severino di patrocinare il progetto “Il Cuore dell’Italia” e il Comune concederà uno spazio per i sessantacinque partecipanti al Cammino, che nella notte tra il 26 ed il 27 giugno prossimo dormiranno a San Severino nella palestra dell’istituto comprensivo Tacchi Venturi.
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