Era una pizzaiola provetta. Tanto da meritarsi qualche anno fa il ventesimo posto al campionato mondiale di pizza di Salsomaggiore, su oltre 500 concorrenti. Poi la tremenda malattia con il calvario che è passato attraverso l’amputazione del braccio sinistro e una problematica di mielopatia agli arti inferiori che l’ha portata anche alla paraplegia.
Nonostante tutto, Mattea Gottardo, originaria della Puglia e residente a Civitanova da tanti anni, non si è data mai per vinta. La sua incredibile forza d’animo e coraggio, che l’hanno portata ad essere paragonata dagli amici ad un “Alex Zanardi al femminile”, l’hanno portata anche a cimentarsi nuovamente, giovedì scorso, nella realizzazione di lastre di pizza tutte di sua produzione e per il pubblico. «Un sogno», lo definisce Mattea senza esitazione che è stata protagonista assoluta dell’iniziativa anche come mentore di altri apprendisti pizzaioli. Nel centro ambulatoriale Santo Stefano Riabilitazione di Porto Potenza, infatti, si è svolto il laboratorio di cucina che ha visto Mattea Gottardo, affiancata dalla fisioterapista Miriam Angeloni, alle prese con impasto, condimenti e forno insieme ad altre 3 persone che, utenti del centro ambulatoriale come lei, per tutto il pomeriggio di giovedì scorso hanno sfornato pizze squisite per tutti coloro che fossero stati presenti in questi momenti al Centro. «Abbiamo avviato questo laboratorio sulla cucina, e nello specifico sulla pizza – ha detto la responsabile del Centro di viale Regina Margherita 133, Cristina Nardi – cucito addosso alle peculiarità e preferenze di Mattea e di altri utenti, con l’obiettivo di restituire loro una maggiore e migliore autonomia». «Il miglior successo riabilitativo – continua la Nardi – coincide con il ripristino della migliore qualità di vita possibile per persone con disabilità e si ottiene se, oltre al lavoro sul recupero funzionale delle funzioni perse, si lavora potenziando le abilità residue, con l’obiettivo di allenare la persona verso nuove abilità, cercando di restituire anche una maggiore sicurezza emotiva». Mattea oggi è solare, molto combattiva nei confronti della patologia ed è un esempio di come anche con tante difficoltà le cose si possono fare, raggiungendo ottimi risultati. La sua fisioterapista ha contribuito a stimolarla in modo da poter tornare a fare ciò che le piaceva e quindi è tornata a fare nuovamente la pizza. Oltre alla cucina, e con gli stessi obiettivi motivanti, di recupero funzionale delle funzioni perse e recupero delle attività residue, verranno organizzati altri laboratori anche di lettura, giardinaggio e giochi da tavolo.
Mattea sei grandeeee.....
Brava Mattea! Noi l'abbiamo assaggiata la pizza...era buonissima
Sei di esempio x tutti noi, sei una persona incredibile
Che meraviglia, queste sono storie di eroi che sono un esempio per tutti
Complimenti Mattea...sei un esempio per tutti!
Che forza! Brava! Complimenti!
Complimenti a Mattea e a tutti i fisioterapisti del santo Stefano! !
E brava Mattea. Complimenti per la tua forza ed il tuo coraggio. Lo devi trasmettere agli altri. Un abbraccio sincero.
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Sono commosso. Dio vi benedica tutti