Il governatore delle Marche, Luca Ceriscioli
di Martina Marinangeli
Domanda: sareste disposti a votare la conferma dell’attuale presidente regionale in caso di elezioni? Sono diverse le letture che si possono dare ad un sondaggio, ma il «Governance Poll» – stilato ogni anno dal Sole 24 Ore –, che punta a misurare l’indice di gradimento dei presidenti delle Regioni, ha espresso un risultato piuttosto netto per le Marche: il governatore Luca Ceriscioli occupa l’ultimo gradino della classifica, a parimerito con il collega della Sicilia Nello Musumeci, assestandosi su un 32,5% che gli vale una ingloriosa quindicesima posizione (fuori dal sondaggio Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, dove non è prevista l’elezione diretta del presidente di Regione, la Basilicata perché si è votato lo scorso 24 marzo e il Piemonte dove invece si voterà il 26 maggio). Dalle Regionali del 2015 ad oggi, i punti percentuali persi per strada sono 8,6 e, mentre Musumeci è in carica da poco più di anno, Ceriscioli cerca la riconferma nel 2020 ed essere fanalino di coda italiano quanto a gradimento, sa di bocciatura del suo operato da parte del territorio.
Ma il governatore guarda al bicchiere mezzo pieno e ne trae un dato politico che definisce «buono», oltre a difendere quanto fatto finora: «qualche mese fa c’era chi diceva che il Pd nelle Marche era al 25%, ma secondo me, a sensazione, eravamo sopra il 30. Il 32,5% – è l’analisi di Ceriscioli – trovo che sia, anche alla luce di tutto quello che ci è capitato, un buon punto di partenza per questo ultimo anno di mandato e per il traguardo del 2020. Sono convinto che di importanti cose fatte da raccontare ce ne siano molte. Ad esempio, il lavoro sulle liste d’attesa, con quest’ultimo passaggio del bonus-malus che di fatto le eliminerà: qualcuno ci credeva quando l’abbiamo promesso cinque anni fa? È un risultato da poco? È stato valutato da quelli che si sono espressi in quel sondaggio? Secondo me ancora forse no». Prendendo sempre in esame i numeri delle lista d’attesa – il cui abbattimento era stato uno dei punti chiave della campagna elettorale nel 2015, diventato poi croce e delizia del suo mandato da governatore – Ceriscioli vede «un delta tra realtà reale e realtà percepita. I dati delle liste d’attesa sono già molto meglio di quelli che avevamo quattro anni fa, ma non a tal punto da aver scalfito la percezione». Altro freccia estratta dalla faretra dei buoni risultati, il salvataggio di Aerdorica (ancora in corso, ma effettivamente a buon punto): «chi avrebbe scommesso su una cosa del genere? Ho fatto i due esempi più da «mission impossible» e spero che possano essere valutati giustamente».
Sulle cause del risultato non esattamente brillante, Ceriscioli osserva: «abbiamo avuto un terremoto che ha devastato un terzo della regione. C’è un raccontato che non corrisponde alla verità, completamente negativo, ma senza rendersi conto di cosa si stia parlando. Nella testa c’è una dimensione molto più piccola di un problema enorme, tradotto nel modo peggiore. Figuriamoci se questo ha aiutato».
Si ricorda solo della sua provincia !!!!!!!
Posto in classifica più che meritato
Mai avuto un presidente della regione peggio di te ,,
Il problema è che si ricorda solo di Pesaro e Urbino.......
Da elettore di sinistra, non penso che voterò per lui. Ascolterò tutti i candidati e sceglierò quello che mi piacerà di più indipendentemente dal partito, come si dovrebbe fare tutti, specie nelle elezioni locali. L’impressione che mi ha dato è un netto favoritismo verso il nord della regione, che di certo non ne aveva bisogno.
Hai capito male Ceriscioli.... non ti vogliamo proprio!!! E non solo per il terremoto ma anche per la sanità!!!! È colpa nostra che ancora ti lasciamo sulla tua poltrona!!!!
E c'era bisogno del sondaggio? :)
Non era facile raggiungere questo primato ma lui ce l'ha fatta. Complimenti!
E lui ride ....
O c' è, o ci fa! Si dovrebbe dire! E soprattutto non sa dove finiscono le Marche e quali ne siano le condizioni sotto tutti gli aspetti.
Ti vedremo ancora per poco...
Mi dispiace averlo votato, ora aspetto solo che finisca il mandato, una delusione
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Non avevo dubbi!!
Un presidente alla Fantozzi.
finalnente gli italiani hanno dimostrato di dare volutazioni ponderate, attente e veritiere!
Che dire? Un senso dell’umorismo assolutamente fuori dall’ordinario.
Magari i 776 assunti nella Sanità senza concorso non la pensano in questo modo.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/23/marche-denunciati-53-dirigenti-della-regione-776-assunzioni-a-tempo-indeterminato-senza-concorso/4310230/
Niente, non capisce…… Dopo si lamentano se li chiami PDIOTI. Dopo tutto sostiene che è un buon punto di partenza!! Ahahahahah
Come Malabrocca, maglia nera al Giro d’Italia ai tempi di Coppi e Bartali. Molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti.
È difficile farsi apprezzare, delle volte sono necessarie prendere decisioni impopolari per garantire cose giuste, quella del presidente di regione è ad altissimo rischio….sisma e sanità a Ceriscioli lo castigheranno molto anche a livello elettorale….a meno che non tiri fuori dal cilindro la cosa giusta.
Semplicemente “Ridicolo”! Giustifica il suo fallimento con gli eventi che hanno martoriato il centro sud delle Marche! Un autentico “Politico” avrebbe dovuto mostrare dinamismo, competenza e volontà proprio a seguito delle calamità che vedono ancora le ‘vittime’ lontane dai luoghi e dalle speranze. Il tutto per tralasciare il persistente tentativo di demolire la “Sanità Pubblica”!! Una autentica … ‘calamità’!!
Stupefacente è il 32,5 per cento di giudizi positivi.
In effetti è un buon punto di partenza: per peggiorare ancora.
Confido che ce la farà.
All’epoca, addirittura, comuni del Maceratese silurarono, Marcolini,…?!!! Male che poteva fare…, non avrebbe raggiuto quell’Equivoco di Cerescioli….!!!! se non altro, avrebbe avuto un occhio di riguardo per questa Povera e Sficata Provincia…!!!