di Gabriele Censi
Lutto a Pieve Torina, nel mondo del giornalismo e in quello dell’atletica per la improvvisa scomparsa di Alessio Giovannini a soli 40 anni. Una brutta malattia l’ha costretto al ricovero in ospedale a Roma dove viveva con la compagna Simona e in poche settimane lo ha portato alla morte sopraggiunta questa mattina. Alessio era giornalista sportivo e lavorava da alcuni anni come ufficio stampa della Fidal (Federazione italiana di atletica leggera) dopo avere iniziato da giovanissimo la sua carriera a Macerata dove si era laureato in Scienze della comunicazione. Poi il trasferimento ad Ancona e l’incontro con l’atletica come addetto stampa regionale. Un trampolino di lancio per la sua ambizione di emergere, era apprezzato per la sua professionalità e umanità in tutto l’ambiente dell’atletica e non solo. Amava il suo paese di origine e per Pieve Torina si era speso molto durante e dopo il sisma per dare un aiuto, anche organizzando manifestazioni di solidarietà grazie ai contatti coltivati nella capitale.
Lascia la mamma Ada, la compagna Simona, i due fratelli Patrizio e Amore e il nipote Francesco. La camera ardente sarà allestita a partire da domani sera, verosimilmente dalle 18.30, al Palaindoor di Ancona. I funerali si terranno venerdì 18 gennaio alle 11.30 sul sagrato di piazza Santa Maria Assunta a Pieve Torina.
IL RICORDO DELLA FIDAL – «Ieri Michele Spinelli, oggi Alessio Giovannini. Due splendide persone a cui tutti noi volevamo bene. Per la serietà, il rispetto del lavoro, le doti umane. Oggi Alessio ci ha lasciato, lasciandoci increduli, indisponibili ad accettarlo. Siamo, saremo vicini alla famiglia, tutti noi che ci sentiamo parte di una famiglia allargata come è quella dell’atletica». Così il presidente federale Alfio Giomi ha commentato l’orribile notizia che ha scosso quest’oggi la Federazione: la morte di Alessio Giovannini, 40 anni compiuti appena lo scorso 15 luglio, in forza all’area comunicazione Fidal e prima ancora al Comitato regionale Marche, stimato e apprezzato da tutti sia per le doti professionali, sia per una sensibilità umana fuori dal comune. Lo piangono oggi i familiari, gli amici, i colleghi di lavoro, i tanti che hanno avuto modo di incrociarne il sorriso ed il talento. Ci sarebbe tanto altro da aggiungere, e chi scrive certamente lo farà. Ma per il momento, è il dolore che piega tutto. Un dolore spietato, che reclama i suoi tempi.
IL RICORDO DEL SINDACO – Alessandro Gentilucci, primo cittadino di Pieve Torina, ha commentato la notizia con voce rotta dal dolore: «Perdiamo un cittadino, perdo un grande amico, la collettività perde una persona che ha saputo fare solidarietà vera, l’ha fatta in silenzio, importante e costruttiva, funzionale alla rinascita della comunità. Il cordoglio va alla famiglia, un grande abbraccio alla mamma Ada e alla compagna Simona. Un uomo serio di valori legato alle sue radici».
Non ci sono parole... Ciao Ale
Condoglianze ai suoi cari
Senza parole e con lo stomaco chiuso...Ciao Alessio
Ma cos'è... 40 anni...che dispiacere
Sentite condoglianze alla famiglia. Rip
Nn ho parole RIP condoglianze alla famiglia
Condoglianze alla famiglia.
Condoglianze alla famiglia
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Sono profondamente addolorato. Alessio era un caro amico, una mente brillante e acuta come poche se ne trovano. In Fidal ha dato un’impronta forte di umana professionalità che prima nessuno aveva saputo portare.
Un pensiero e le più sentite condoglianze ai familiari in questo momento così doloroso.
Diego ha ragione. Alessio era una persona di rara intelligenza e simpatia. Un amico vero e un giornalista di spessore. Macerata prima, in Ancona poi ci siamo ritrovati. Ora t’immagino come in quella bellissima foto.
condoglianze e vicinanza questa morte innaturale per la giovane età…..cosa ci sarà dopo x la famiglia, la compagna …solo un immenso
dolore….é vero la vita. x noi continua ma come?
rivivo il mio di dolore a leggere
queste notizia …il mio Matteo ne aveva 39 e nell’ adolescenza
passava sempre un mese d’estate a Pievetorina con mia.madre….quanto dolore.
R.I.P.
Mi auguro che l’Ordine dei Giornalisti delle Marche e il comune di Pieve Torina vogliano permanentemente ricordare, aldila’ della’ medaglietta’, un giovane, talento vero e sicuro della nostra sempre piu’ depauperata professione. Alessio era un collega che amava il Giornalismo con la G maiuscola, la sua terra e la sua famiglia (ricordo il dolore per il padre morto all’improvviso). Ed ora ricordo i suoi inizi a Macerata, la bravura e il merito che talvolta non veniva riconosciuto completamente ma di cui lui non ha avuto mai dubbi perseguendo sino in fondo con successo una professione ormai sempre più ‘proibita’ alle giovani leve.