Ha riscosso notevole successo il primo incontro del neo costituito Comitato “No inceneritore a Tolentino”, nato per impedire che si costruisca un inceneritore dei fanghi provenienti dai depuratori. «Nella sala, gremita di persone, si è ampiamente discusso sugli inevitabili rischi di inquinamento originati da un impianto del genere – sottolineano in una nota i rappresentanti del comitato – La società proponente ha già depositato la richiesta alla Provincia di Macerata, la quale dovrà valutare se autorizzare o meno la realizzazione dell’impianto la cui potenzialità è enorme e sarebbe in grado di bruciare circa la metà dei fanghi prodotti dall’intera Regione.
Ciò significa che, nel caso l’impianto venisse realizzato, per i prossimi 50 anni più di 100 tonnellate al giorno di fanghi provenienti da moltissimi depuratori delle Marche saranno raccolte e smaltite a Tolentino, in uno stabilimento ubicato a pochissima distanza dal centro abitato. I rischi per un inquinamento olfattivo (l’odore prodotto dai fanghi organici dei depuratori non è di certo gradevole) e per un inquinamento atmosferico (ogni anno decine di milioni di metri cubi di gas verranno rilasciati in atmosfera) sono altissimi e certamente da evitare anche perché vi sono sistemi di smaltimento dei fanghi molto meno pericolosi e meno inquinanti. Il Comitato accoglie positivamente l’annunciato parere contrario del Comune di Tolentino e contestualmente invita il Consiglio Comunale ad approvare una mozione unitaria nella quale si attesti la totale opposizione alla realizzazione di questo impianto a Tolentino. Il Comitato intende infine accreditarsi e partecipare alla Conferenza dei servizi che verrà presto convocata dalla Provincia, con l’obiettivo di riportare in forma istituzionale la fortissima voce di dissenso dei cittadini tolentinati».
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