«La legge regionale delle Marche sui rifiuti ha due evidenti profili di incostituzionalità, e anche rilievi comunitari, secondo l’analisi dettagliata dei nostri uffici legislativi. Il ministero dell’Ambiente non può non richiederne l’impugnazione». Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa replica al governatore Ceriscioli e al consigliere regionale Sandro Bisonni, che ieri hanno lanciato l’allarme sul fatto che il ministero che ha chiesto la modifica del provvedimento regionale che vieta gli inceneritori. Ma chiarisce: «Chiaramente non siamo a favore dell’incenerimento e stiamo lavorando a una normativa finalizzata alla riduzione della produzione dei rifiuti, all’aumento della differenziata di qualità e chiaramente concordiamo con la ratio di non bruciare Css, combustibile solido secondario. Ma non è quella legge regionale lo strumento per applicare tale strategia – prosegue Costa -, bensì una normativa statale. Tra l’altro uno dei rilievi di incostituzionalità riguarda proprio la sovrapposizione della legge marchigiana con lo Sblocca Italia che, imponendo una gestione dei rifiuti contraria a quanto previsto dal contratto di governo, dovremo modificare. Le polemiche non aiutano la virtuosa gestione dei rifiuti, lavorare insieme per il bene comune invece sì».
No incenerimento nelle Marche, l’allarme di Bisonni: «Il ministero vuole impugnare la legge»
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Il consigliere regionale Bisonni ha perso l’ennesima occasione per tacere, cosa che avrebbe fatto bene a fare, dal momento che la Legge da lui presentata, seppur in astratto condivisibile nel contenuto, presenta evidenti profili di incostituzionalità. Il M5stelle ha come priorità la qualità della vita dei cittadini ed il solo fatto che Bisonni metta in dubbio principi che conosce bene, e che a suo tempo condivise, mostra la caratura dell’uomo, forse in questo momento più interessato ad ottenere una futura poltrona col Pd
Non capisco le motivazioni, ma vedo nell’intervento che mi precede un atto intimidatorio a zittire l’avversario, che non mi piace. Penso che una sana critica motivata sarebbe stata più utile per tutti. Grazie
Il fatto che si facciano attacchi alla persona (tra l’altro senza sostanza) e non si risponda nel merito “mostra la caratura della donna”. Chi mi conosce sa bene quante lotte e quanto io abbia fatto, insieme a numerosissimi cittadini, per chiudere l’inceneritore di Tolentino. Questi argomenti che toccano l’ambiente e la salute delle persone sono, per me troppo importanti e non accetto di farmi prendere in giro da nessuno tantomeno dal m5s che a parole si è detto sempre contrario agli inceneritori ma che alla prova dei fatti si sta dimostrando favorevole (salvo ripensamenti che mi auguro) con la minaccia di voler impugnare una legge, che vuol vietare proprio gli inceneritori. Forse la fede di partito e la tifoseria da stadio sta accecando molti del m5s che invece farebbero bene a sollecitare i loro rappresentanti istituzionali a risposte più coerenti. La legge regionale di cui sono orgogliosamente il primo firmatario è stata votata da tutti anche dai consiglieri regionali del m5s che evidentemente la condividevano nei contenuti e nella forma. La preoccupazione che a Tolentino possa ritornare un inceneritore è reale e concreta; alle dichiarazioni verbali di Costa devono seguire fatti concreti, che attendo per il bene comune di tutti, fino a quel giorno continuerò a vigilare senza essere accecato come altri da alcuna faziosità politica.
http://www.leggerifiutizero.org/2018/07/24/il-ministro-allambiente-sergio-costa-conferma-la-validita-del-decreto-attuativo-10-8-2016-dello-sblocca-italia/
intervento di Peppino Giorgini in Regione in fase discussione Legge…a dimostrazione che era evidente il problema:
PDL 192 IN COMMISSIONE – POI DIVENTATA LEGGE 22/2018
Peppino GIORGINI. Grazie Presidente. Detto che siamo stati e siamo contrari, per nostra natura, per nostro Dna, a bruciare per produrre energia e non, siamo contrari a qualsiasi tipo di combustione che sia a scopo di lucro, debbo porre all’attenzione di questo Consiglio due questioni che ritengo importanti.
Ne abbiamo parlato in Commissione, in realtà credo che probabilmente, per non dire sicuramente, questa legge verrà impugnata dalla Corte Costituzionale, sicuramente o probabilmente, non so cosa sia meglio dire, e spiego i motivi.
La scheda Atn che ci è pervenuta in Commissione è molto chiara su questo e leggo testualmente quello che dice per far capire quello che abbiamo vissuto in Commissione e che riporto dentro quest’Aula: “La Pdl 192 ( oggi legge 22) è diretta inoltre a vietare in modo permanente nel territorio regionale qualsiasi forma di combustione dei rifiuti e dei suoi sottoprodotti. Sotto tale profilo si evidenzia il palese contrasto con l’articolo 35 del Decreto legge ‘Sblocca Italia’ (e con il conseguente D.P.C.M. 10 agosto 2016), il quale definisce gli impianti di incenerimento in questione quali ‘infrastrutture ed insediamenti strategici di preminente interesse nazionale’ diretti tra l’altro a limitare il conferimento dei rifiuti in discarica. Attualmente, quindi, il legislatore regionale non può vietare nel proprio territorio la combustione dei rifiuti in quanto verrebbe pregiudicato in tal modo quel ‘bilanciamento di interessi’ sopra descritto che la norma statale è preordinata a garantire”. Questo è il primo problema, noi sappiamo, io so, pur essendo d’accordo sul principio che è contenuto nella legge presentata dal Consigliere Bisonni, che questa legge probabilmente, non sicuramente, verrà impugnata.
A questo aggiungo: “Per completezza di informazione (come dice la scheda Atn) si precisa, a tale proposito, che il Tar del Lazio, sezione prima, con una recente ordinanza del febbraio 2018 ha rinviato l’articolo 35 del suddetto decreto legge n. 133/2014 e la normativa secondaria di attuazione (D.P.C.M. 10 agosto 2016) alla Corte di Giustizia dell’UE per verificarne la conformità con il quadro normativo europeo vigente, sospendendo la sua decisione su un ricorso proposto da alcuni comitati ambientalisti contro la normativa statale richiamata”, quindi non solo è pendente un ricorso al Tar, ma il Tar si è rivolto alla Corte di Giustizia europea, quindi c’è un conflitto, un vulnus che ancora si deve dipanare.
Detto questo, non possiamo non essere d’accordo sul concetto che esprime la proposta di legge perché il percorso politico che ci sarà nel Ministero dell’ambiente, che da sempre è quello nostro, sarà quello di evitare di bruciare rifiuti e ripartire dalla produzione di base, che darà i rifiuti del futuro, più del riciclo e del riuso, per quello che noi intendiamo come economia circolare. Dobbiamo imparare a considerare quanto produciamo prima di creare il danno, non dopo che lo abbiamo fatto, quindi il riuso ed il riciclo non è sovraordinato alla produzione nell’economia circolare, l’attenzione sulla produzione per creare meno rifiuti è la base di tutta l’economia circolare.
Detto questo, per i concetti politici che ho espresso, voteremo a favore di questa proposta di legge anche se credo che probabilmente, come ho detto all’inizio, la legge verrà impugnata. Grazie.
In realtà il M5S è contro i termovalorizzatori perché generano polveri ultrasottili, però va anche detto che impianti di questo genere sono da tempo inseriti in contesti urbani come a Vienna, Parigi, Londra, Copenaghen. E allora, chi ha ragione?
INCENERITORI – AUTOGOL CLAMOROSO DEI 5S: “la verità viene sempre a galla” leggete cosa risponde il costituzionalista Prof. Enzo di Salvatore, già punto di riferimento del m5s in più occasioni, al consigliere comunale del m5s Gabriele Gigli nel suo post di difesa alla posizione del Ministro Costa: ” Comunque non è un atto dovuto. Il CdM può deliberare di impugnare, se vuole. E ancora: “Non arrampichiamoci sugli specchi. Non è dovuto un bel niente e se qualcosa è incostituzionale non lo stabilisce un governo. Quando erano gli altri governi a deliberare l’impugnativa questo argomento non veniva utilizzato. Non intendo certo difendere il governo regionale marchigiano (ci mancherebbe altro), ma sia il suo argomento sia quello utilizzato dal ministro Costa finiscono per essere pretestuosi e per questo irritanti: non si può dire lo abbiamo impugnato perché si sovrappone allo Sblocca Italia che tanto dobbiamo modificare.”
COMPLIMENTI al Prof. Enzo di Salvatore per l’onestà intellettuale dimostrata.
https://www.facebook.com/sandro.bisonni/posts/10212253713514358