Il comune di Civitanova rinuncia alla prelazione su Villa Eugenia per 220mila euro. Potrebbe non andare a giudizio il contenzioso che si è aperto con la proprietà della villa napoleonica nel 2006, quando il Comune, con l’allora sindaco Marinelli, decise di far valere il diritto di prelazione e impossessarsi del bene storico artistico. La decisione verrà discussa in consiglio comunale dopo che è passata in Commissione urbanistica e lavori pubblici, ma non è detto che questo accada proprio venerdì come previsto dall’ordine del giorno. In maggioranza infatti le posizioni non sarebbero così nette e qualcuno potrebbe non votare a favore. Contrario anche Stefano Ghio che l’altro giorno in commissione chiedeva la possibilità di riservare per il comune una parte del bene storico che però giace inutilizzato e in stato di abbandono ormai da anni. La storia di Villa Eugenia parte da lontano, negli anni 70 quando l’erede Luigi Girolamo Vittorio Napoleone Bonaparte decise di vendere ad un privato (la Lumar spa) tramite il suo procuratore Oliviero Casari Bucci la villa e il giardino per un prezzo di 250 milioni di vecchie lire. Nel 2006 però il Comune, tramite il segretario Vecchi contesta la vendita in quanto con una nota la Sovrintendenza comunica che quell’immobile è un bene storico e architettonico e così l’Ente avvia un contenzioso con il privato esigendo il diritto di prelazione che avrebbe avuto il Comune sulla vendita della villa. Il tribunale ordinario rimanda la materia al Tar che però ancora non si è pronunciato e proprio con il voto del consiglio di venerdì il Comune si appresta a rinunciare a quella prelazione. Tra le ragioni espresse in commissione ci sarebbero quelle di un parere legale che darebbe il comune perdente nell’eventuale sentenza del Tar. A giugno la Lumar ha protocollato una richiesta nella quale offre una transizione e a fronte di 150mila euro chiede al comune di rinunciare alla prelazione. Il sindaco risponde che la proposta economica risulta inadeguata e il privato alza l’offerta a 220mila euro. Ed è su questa cifra che si vorrebbe porre la parola fine alla vicenda con la rinuncia da parte del comune ad acquistare il bene. Sulla proposta formulata però la maggioranza non sarebbe compatta e c’è chi vorrebbe provare a monetizzare in maniera ancora più cospicua la rinuncia alla prelazione.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Villa Eugenia dovrebbe diventare di proprietà comunale! Altro che rinuncia, una decisione quanto mai inopportuna. Se riuscissero nel loro intento dovrebbero dirci come spenderebbero quei soldi. Da venti anni nessuno è capace di intercettare i fondi europei per la cultura e i beni culturali!
[email protected]
[email protected]
È un immobile storico importante nella storia non solo civitanovese, peccato che non possa essere restaurato ed acquisito nella proprietà comunale magari con le risorse parziali derivanti dalla vendita di Gas Marca ed anche da fondi come al commento precedente!
Fará la stessa fine di Villa Conti. Incapaci di decidere!Poveri noi
Dopo tanti anni di abbandono, evidentemente per colpa del nostro Comune ( allora perchè non si è pensato all’epoca di acquistare Villa Eugenia, invece di farla prendere allora da un privato ? ) ora, VICINI MAGARI ALLA META per fare della Villa un polo culturale della nostra città ove francamente di cultura se ne fa poca, si decide di ” mollare tutto ” per 220mila euro…questo migliorerebbe molto la nostra città ? Si dovrebbe andare avanti e vedere se c’è una possibilità di fare Villa Eugenia proprietà comunale.
il problema penso e’ che il Comune non avrebbe i soldi per la ristrutturazione, quindi tanto vale darla ad un privato,
con l’obbligo però di conservare e valorizzare il bene
Civitanova non e” Macerata ,cultura fa rima con coltura.
Le tradizioni non esistono, come dicevano gli antichi
“rustica progenie semper vllana fuit”
Per Yuri Paoletti. Esaminando il bilancio preventivo comunale la copertura finanziaria forse si potrebbe trovare.
QUELL’ULTIMA VOLTA DI VILLA EUGENIA NELLA STORIA
Eravamo nel settembre del 1962, quando possiamo dire che Villa Eugenia recitò per l’ultima volta una parte nella storia. I giornali nazionali pubblicarono in prima pagina che la Polizia aveva accertato presso la storica dimora civitanovese la presenza di Georges Bidault. Bidault è stato una figura di primo piano nella politica francese del secondo dopoguerra. Fondatore dell’MRP (Movimento Repubblicano Popolare), più volte capo del Governo tra il 1946 e il 1950. Bidalut si era battuto al tempo della crisi d’Algeria – con la Francia dilaniata dagli attentati della guerriglia – per il ritorno al potere di De Gaulle. Per poi abbandonarlo, avendolo giudicato favorevole all’indipendenza algerina. Nel maggio del 1962, Bidault costituì a Roma il comitato esecutivo del CNR (Consiglio Nazionale Resistenza). Dichiarato decaduto da parlamentare, si stabilì quale rifugiato politico in Italia. In questo periodo venne segnalata la presenza di Bidault a Villa Eugenia di Civitanova. Non essendoci un trattato di estradizione per ragioni politiche, il capo antigollista venne accompagnato quale indesiderato all’aeroporto, da cui prese il volo per la Spagna franchista. L’avvenimento, affatto secondario, segnalò la politica degli eredi Bonaparte, in questo caso il principe Luigi, di sfuttare le crisi dei poteri istituzionali francesi per tentare il ritorno ai “fasti del potere”. In seguito Bidault visse in clandestinità in Germania, Portogallo, Brasile e Belgio, prima di tornare in patria nel 1968 e fondare il “Fronte Nazionale”. Fin qui Villa Eugenia di Civitanova nell’ultima vicenda storica che l’ha vista protagonista. Risparmiamo i suoi anni gloriosi, che non sappiamo se a conoscenza di chi amministra Civitanova: Ciarapica (sindaco) e Gabellieri (Cultura e Turismo). Figure che certamente non rimarranno nella storia (forse nemmeno nella cronaca) che oggi preferiscono “speculare” sulla prelazione per uscire dal discorso Villa Eugenia. Dimora storica che acquisita al patrimonio pubblico costituirebbe un eccellente Polo Museale, vanto di Civitanova in Italia e nel Mondo.
Ricordo benissimo i fatti commentati da Aldo Caporaletti nel lontano 1962 divulgati sia dal telegiornale nazionale (in bianco e nero) della RAI TV che dalle maggiori testate giornalistiche e citata Civitanova Marche; rinnovo l’invito all’Amministrazione Comunale a ripensarci per creare il top delle possibilità per manifestazioni di carattere culturale, non c’è migliore immobile di Villa Eugenia!!!