Campus alle ex casermette,
promesse divorate dalla burocrazia:
ritardi per entrambe le scuole

MACERATA - La Mestica e la Dante Alighieri lesionate dal sisma del 2016 hanno un progetto comune in via Roma, ma due procedimenti diversi., Per la prima i lavori potrebbero partire entro giugno, per l'altra c'è stata solo un'aggiudicazione provvisoria. Da annunci ci sarebbe dovuta essere l'inaugurazione in questi giorni. In Consiglio il sindaco ha puntato il dito contro il governo. Insegnanti, personale e genitori annunciano una raccolta firme

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Il personale delle due scuole in corso della Repubblica dopo l’interrogazione

di Federica Nardi

(foto di Fabio Falcioni)

Da annunci doveva essere inaugurata in questi giorni, ma prima di maggio o giugno niente cantiere per la scuola Mestica a Macerata. Mentre per la Dante Alighieri l’aggiudicazione provvisoria dei lavori c’è stata appena sei giorni fa, il 18 aprile. Le due scuole lesionate dal sisma del 2016 hanno un progetto comune alle ex casermette, in via Roma, ma due procedimenti diversi: entrambi da circa 6 milioni di euro ciascuno. 

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Romano Carancini e Paola Casoni

«Abbiamo chiesto a Invitalia di allineare le due procedure», dice il sindaco Romano Carancini in Consiglio comunale, in risposta all’interrogazione di Andrea Marchiori e Riccardo Sacchi (Forza Italia). Una risposta che vale 14 pagine di relazione tecnica. «Pura follia – risponde Marchiori -. Non capisco perché l’Ufficio ricostruzione ci abbia potuto dire che le scuole sarebbero state ultimate nel corso di questo anno scolastico». Anche a Macerata, ai margini del cratere sismico, la burocrazia la fa da padrone. E nel frattempo insegnanti e personale delle due scuole annunciano una raccolta firme anche tra i genitori degli studenti per fare pressione.

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Andrea Marchiori

La convivenza con i Salesiani (per la Mestica) e con il Pannaggi e la Fermi (per la Dante Alighieri) dura da quasi due anni e non è stata sempre facile. Il nuovo campus, nel primo annuncio spalleggiato dalle rassicurazioni dell’Ufficio ricostruzione, doveva essere pronto per la primavera 2018. Come giustamente ricorda Marchiori: «Noi oggi dovevamo stare in via Roma alle casermette a inaugurare le due scuole. Sono state vane anche le successive promesse. A novembre del 2017 –  ha aggiunto – l’assessore Narciso Ricotta disse che nonostante i ritardi di lì a breve sarebbero iniziati i lavori. Adesso non sappiamo nemmeno se faremo in tempo per Natale. Bisogna responsabilizzare chi ci ha chiesto di approvare in fretta quella deliberazione, cioè il governo, il commissario, l’Ufficio ricostruzione». Perché in effetti il Comune si è occupato della sua parte di lavoro in tempi record. Dal decreto di gennaio per la prima tranche di scuole del commissario alla Ricostruzione, Paola De Micheli, in poco più di un mese la delibera è stata votata in Consiglio (il 7 marzo 2017). Le compravendite e cessioni fatte (dato che l’area non era del Comune) e poi l’Ufficio tecnico ha preparato un progetto dettagliato in circa 3 mesi. «Un lavoro impeccabile», ricorda Marchiori.

mestica-e-dante-1-325x244Carancini mette in fila tutto l’iter, anche a beneficio di insegnanti e personale delle scuole seduti nel pubblico proprio per capire che fine hanno fatto i lavori. «La scelta che pesa in modo madornale rispetto ai tempi – spiega il sindaco – è quella del governo che il 28 dicembre del 2016, poco dopo il terremoto, decide di effettuare un controllo di tutte le operazioni di realizzazione delle scuole attraverso un accompagnamento quasi quotidiano di Anac. Cioè tutti i passaggi sono verificati da Anac. Da marzo in poi – aggiunge – ci sono anche state altre ordinanze. Abbiamo consegnato il progetto definitivo, con un alto livello di dettaglio, a luglio 2017  Noi stessi eravamo scettici sui tempi». La situazione attuale è che mentre la Mestica è stata aggiudicata in via definitiva e quindi tra una quarantina di giorni, forse poco più, il cantiere potrebbe partire, la Dante Alighieri è ancora in fase di aggiudicazione provvisoria. «L’Anac deve svolgere verifiche sostanziali – spiega Carancini -. Noi abbiamo spiegato a Invitalia l’urgenza che si allineino le due procedure, soprattutto per i lavori comuni ai due istituti. Anche in altri comuni i cantieri dovrebbero essere programmati nel mese di maggio». In attesa di risposte, nelle prossime settimane, cominceranno le demolizioni degli edifici esistenti nel parco delle ex Casermette. I cantieri una volta partiti, dovrebbero concludersi in 150 giorni. Resta anche il nodo per la viabilità e per l’allestimento degli interni: di entrambi dovrà occuparsi il Comune.

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Una scuola per ripensare la città “Ex Casermette: lavori al via a gennaio, campus pronto per luglio”

 

 



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