Arte da salvare dopo il terremoto. Le scosse hanno peggiorato lo stato della chiesa di San Francesco a Visso, che presenta la facciata parzialmente crollata e l’interno gravemente lesionato, dopo il succedersi di scosse, a partire dall’agosto del 2016. Per il momento non sono stati ancora eseguiti interventi di messa in sicurezza della facciata esterna, su cui si è accentuata la fessurazione. Il timore è che i continui terremoti possano causare dei crolli dello storico edificio, in cui dimorò anche San Giacomo della Marca.
La chiesa è stata edificata nel 1300, in stile romanico gotico e presenta al suo interno una serie di affreschi sia dell’epoca che successivi, di cui alcuni scoperti nel corso dei lavori di riparazione dei danni del sisma del 1997. Lo splendido rosone che sovrasta il portone di ingresso è stato protetto, così come la parte superiore con copertura in plastica per evitare infiltrazioni, ma la condizione della facciata appare molto precaria, per evitare cedimenti servirebbe un puntellamento. Potrebbe evitare quanto accaduto nella vicina Pieve Torina all’interno della zona rossa, al palazzo più antico del paese in via XX Settembre, risalente al Rinascimento, di proprietà di Luigi Alessandro Lucarelli, con un salone di oltre centro metri quadrati, la chiesa interna come si usava nei palazzi nobiliari ed un pozzo. Era stato approvato il progetto per la sua messa in sicurezza, ma il terremoto è arrivato prima e la forte scossa di martedì 10 aprile di magnitudo 4.6 ha fatto crollare parte di una parete esterna.
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