Allevatori senza soldi, Coldiretti:
«Lavoriamo perché i fondi arrivino
nelle prossime settimane»

ALLARME - L'associazione parla di ritardi ingiustificabili e che i pagamenti sono ancora più fondamentali visto che sono 15.300 le aziende agricole del cratere sismico. «I tempi devono esser rispettati, o si creano danni a volte irreversibili»

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Fondi per gli allevatori in arretrato da anni, dopo le proteste riportate da Cronache Maceratesi (leggi l’articolo), interviene anche Coldiretti Marche «Si lavora alacremente perché i fondi arrivino nelle prossime settimane e comunque entro febbraio». L’associazione parla di ritardi «ingiustificati e intollerabili» che riguardano non solo le aziende zootecniche del Maceratese ma tutta Italia. Velocizzare le procedure, dice Coldiretti, magari individuando metodi compensativi per quelle aziende che dopo aver subito il danno economico, in attesa dell’erogazione, non sono a pari con gli adempimenti fiscali e contributivi. «Il paradosso è chi ha subito un danno economico – dice Coldiretti –, con i capi di bestiame uccisi dai lupi o i campi devastati dai cinghiali e selvatici in genere, e trovandosi in difficoltà economiche non riesce a far fronte a tutte le incombenze, poi si vede negare il sostegno». Attenzione massima da parte di Coldiretti: «tanto che i fondi dedicati ai danni provocati dalla fauna selvatica sono stati sbloccati, ora i preposti devono velocizzare i pagamenti a chi a suo tempo ne ha fatta richiesta». Un aspetto fondamentale le risorse, dice ancora Coldiretti, «se si considerano le 15.300 aziende agricole che rientrano nel cratere sismico. Imprese che hanno, almeno, trovato conforto nella solidarietà della categoria attraverso le iniziative nazionali come “adotta una mucca”, “dona un ballone di fieno” o la “caciotta della solidarietà”, oltre 40 camper, per non parlare dell’assistenza costante nella fase dell’emergenza e ora della difficile ricostruzione. Coldiretti Marche da mesi lavora sia a livello nazionale che regionale su questo fronte. «Da tempo chiediamo alla Regione Marche più impegno e coraggio per arrivare ad abbattere la mole di burocrazia che grava sull’attività delle imprese. Burocrazia che si può abbattere delegando più competenze al super Caa, evoluzione degli odierni Centri di assistenza agricola, per erogare sempre maggiori servizi agli utenti, limando al massimo adempimenti tempistica. Ora – continua Coldiretti – vigileremo quotidianamente, perché i diritti sacrosanti delle tante imprese agricole marchigiane vengano rispettati, a cominciare dai pagamenti. I tempi devono esser rispettati, contrariamente saremo tutti responsabili dei danni a volte irreversibili che queste imprese subiranno».

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