di Andrea Marchiori *
In questi giorni è tornata all’attenzione della stampa la situazione degli immigrati irregolari, senza dimora, i quali hanno chiesto, giustamente, aiuto e sostentamento per affrontare la stagione gelida. Chi non l’avrebbe fatto al loro posto? Mi sento anche di apprezzare l’ausilio offerto dal collega consigliere Omar Cherqaoui, rappresentante degli immigrati, il quale per Statuto ha “facoltà di intervento e di interrogazione sulle materie attinenti l’immigrazione e le condizioni degli immigrati nel territorio comunale”, e che ha dichiarato di voler interessare il Consiglio della questione; sarà una ulteriore occasione di confronto.
Chi rappresenta le istituzioni ha, però, il dovere di pretendere il rispetto della legalità ed anche in questo contesto la solidarietà ed il rispetto per la dignità delle persone deve interrogarci sulle iniziative da intraprendere. La legge, ancorché “dura”, è legge: gli immigrati irregolari devono essere rimpatriati. Non c’è spazio per diverse valutazioni considerata l’entità del fenomeno. E se il Governo è latitante e inadempiente nel far rispettare la legge, chiunque si occupa di amministrazione degli enti locali ha il dovere di battersi per far rispettare la legge.
Resta, però, da affrontare la delicata situazione della povera gente nell’immediato, nel frattempo che lo Stato torni ad essere animato dal sentimento del rispetto della legalità. L’amministrazione comunale, corresponsabile per aver intrapreso una politica di sovrabbondante ed incontrollata accoglienza, ha più volte annunciato di aver risolto la situazione: cecità o imbarazzante inettitudine? Sistemare queste decine di persone, significa tamponare il problema per qualche settimana dato che, poi, ne verranno altre a dormire in strada, non appena saranno “cacciati” dai progetti di accoglienza, solidali con i rifugiati, impietosi con gli irregolari.
Con queste considerazioni invito ad una ulteriore riflessione sul paradossale, quanto insensato, finanziamento dei progetti di accoglienza: davanti al parco Fontescodella circola un veicolo acquistato anche grazie al contributo elargito dagli aspiranti rifugiati che, loro malgrado, non hanno superato l’esame. Dormono in tenda e vedono passare i loro ex compagni di stanza accompagnati a lezione di integrazione. E’ possibile che con tutti quei soldi, non ci siano avanzi per un po’ di sostentamento a chi dorme in strada? Se non ci sono, almeno non chiamatele associazioni umanitarie.
Foto del passaggio pedonale verso via Dei Velini, scattata alcuni giorni fa dal consigliere Andrea Marchiori
L’ordinanza 899 del 28 dicembre scorso, emanata dal sindaco, con lo scopo di far sgomberare gli accampamenti nel parco di Fontescodella è la dimostrazione che il problema da noi sollevato era reale e che la soluzione temporanea sempre da noi proposta non poteva che essere quella di responsabilizzare il Gus, il quale aveva in affidamento quegli immigrati. La motivazione dell’ordinanza contiene, peraltro, le medesime motivazioni delle mozioni che abbiamo presentato in Consiglio: «le suddette persone bivaccano, importunano i passanti, disturbano e consumano alimenti e bevande sul suolo comunale, disseminano rifiuti con pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, creando difficoltà alla libera fruizione degli spazi pubblici e generando una percezione di insicurezza tra i cittadini». Certo è che il problema non può dirsi risolto visto che l’ordinanza resterà in vigore sino al 28 febbraio 2018 e che l’accoglienza dei senzatetto da parte del Gus sarà garantita per poche settimane.
* Consigliere comunale di Forza Italia
Blitz interforze al parco Fontescodella, smantellati i bivacchi
Sbagliato Consigliere. Devono continuare a dormire dove hanno dormito fino ad ora. Obbligando i loro tutori alla tutela anche se non più momentaneamente pagati. Comunque potrebbero chiedere l'ospitalità nelle sedi del PD e Coop e nei centri sociali
Un raccordo tra richiedenti asilo e Comune è indispensabile, il sindaco dovrebbe fare un'ordinanza velocemente. In breve arriveranno altri profughi e terminata l'ospitalità delle onlus non si può permettere che vivano in bivacchi improvvisati. Per il loro bene.
A chi ha respinto domanda di asilo a casa bisogna rimandarli e non vederli tutti i giorni a Fontescodella o presso i giardini a bivaccare. Ma è possibile farli vivere in queste condizioni !!!!!!!!
Imbarazzanti contraddizioni.... Figlie di malgoverno e incapacità
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Certo era difficilmente prevedibile che un rifugiato, completamente assistito e poi lasciato a se stesso dopo un anno, vaghi per la città senza una casa ed un lavoro…ci voleva proprio la palla di vetro per poterlo immaginare.
Alt! Consigliere comunale Andrea Marchiori… Mozione d’ordine…
La Messa di Mezzanotte di Natale al Palazzetto dello Sport nella zona industriale di Corridonia, che ha creato una frattura in seno al popolo parrocchiale tra chi voleva la tradizionale Messa nella chiesa parrocchiale di San Pietro, riaperta dopo il terremoto, e chi l’ha voluta nella zona industriale al palazzetto, ha scatenato un sentimento di amore verso il prossimo che ha di miracoloso. Non solo i membri del consiglio parrocchiale, ma pure comuni fedeli senza etichetta hanno sfoggiato un amore evangelico che mai c’era stato prima, quando si celebrava la storica Messa in San Pietro. Ora, se al sentimento evangelico seguono i fatti, nulla osta al Comune di Macerata di dirottare i tanti migranti privi di assistenza e di un tetto verso i membri del consiglio parrocchiale e verso le tante anime pie (fornirò i loro nomi), che schierandosi con la parrocchia per la scelta del palazzetto dello sport, hanno elevato al cielo il loro amore concreto e fraterno. Quale migliore occasione per dimostrare il loro amore ospitando nelle loro case questi migranti che fuggono “da guerre e carestie?”…
Sono del parere che se fossero stati italiani,i profughi, quindi più veloci nel capire di essere stati buttati in mezzo alla strada dopo essere stati usati se pur sfamati ed ospitati per qualche tempo, sarebbero già andati alla sede del xxx a spalancare le finestre per far uscire un po’ d’aria e non come abitualmente si fa per farla entrare. Trovo veramente vergognoso, al di là delle discussioni profughi sì, no, forse, nì, che si possano trattare le persone come yogurt scaduti. Non vedo umanità in questo e vorrei sentire il Papa che cosa ne penserebbe di quello che succede a Macerata. Per evitare di non essere messo tra i commenti, non parlo delle affinità tra xxx e xxxxxxxxx naturalmente e rigorosamente di Macerata. Non so come ci si comporta in altre aeree, ma a Macerata, lo vedo io e lo vedono tutti.
Finalmente una critica politica fatta con criterio che lascia a trasparire un senso di umanita’.
Grazie Alberto Poloni, lo raccolgo come un bell’auspicio per l’anno che verrà. Buon anno a tutti i lettori