di Michele Carbonari
Alla fine della partita, torna in campo e corre verso l’arbitro: lo colpisce con una borraccia piena d’acqua, poi gli rivolge insulti razzisti. Protagonista un giocatore senegalese, vittima un arbitro italiano. Il giudice sportivo per questo episodio ha squalificato il calciatore per tre anni. E’ successo sabato scorso a Macerata, al termine della partita di campionato tra Sforzacosta e Pievebovigliana, di terza categoria. Il calciatore, Abdoulaye Fall, 21 anni, centrocampista dello Sforzacosta, potrà tornare in campo nel 2020. Il giudice sportivo lo ha squalificato fino al 31 dicembre 2020, con multa di 350 euro. L’episodio è avvenuto al termine della partita casalinga persa 1-0 contro il Pievebovigliana. «Al termine della gara – recita la nota della Figc -, (Abdoulaye Fall, ndr) rientrava all’interno del terreno di gioco dopo che era stato già sostituito, e correndo in direzione dell’arbitro lo attingeva al volto e, poi, alla spalla, con una borraccia piena d’acqua procurandogli conseguenze lesive. Contestualmente tentava di aggredirlo ma tale proposito veniva impedito solo grazie all’intervento di alcuni compagni di squadra – continua la nota della Figc Marche -. Nell’occasione lo stesso calciatore rivolgeva frasi gravemente minacciose e ingiurie a contenuto razziale. Tenuto conto della gravità della condotta ascritta al calciatore e delle lesioni cagionate all’arbitro, accertate in sede medica con prognosi di 7 giorni, ritenuto che le sanzioni comminate devono essere anche orientate a prevenire e contrastare tali episodi, dispone a carico del calciatore Abdoulaye Fall congiuntamente con la sanzione disciplinare della squalifica, l’ammenda di euro 350». L’episodio arriva una settimana dopo la vicenda che ha coinvolto un giocatore della Sefrense, squalificato fino al 31 dicembre 2019 per aver aggredito l’arbitro nel derby contro la Folgore Castelraimondo (leggi l’articolo).
Lo Sforzacosta è stato inoltre multato di 400 euro perché «durante la gara alcuni sostenitori hanno rivolto frasi offensive e gravemente minacciose nei confronti dell’arbitro – dice la Figc -. Al termine della gara due sostenitori della società ospitante sono entrati all’interno dello spogliatoio dell’arbitro ed uno di questi ha rivolto frasi ingiuriose e minacciose dopo di che ha tentato di aggredirlo ma ciò è stato impedito dall’altro sostenitore». Una gara particolarmente tesa, quella di sabato, con altri 2 giocatori squalificati (per due e sei gare) e con un dirigente fermato per due settimane.
per essere stato squalificato per 3 anni, doveva essere un insulto molto grosso
Ben gli sta
Colpa di mamma Boldrina....adesso chissà cosa gli dirà...
Non è vero che lo sport educa, è pieno di violenza e di interessi economici...e poi in questo caso, saranno in serie z e tutto questo casino a che serve????
Ben gli sta così imparano a prendere giocatori stranieri. Non credo che siano tutti sti fenomeni!
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il mondo si è ribaltato e rasentiamo la farsa!
bianco d’orina?
Il cronista (Mi.Car.) nell’ennesimo caso di violenza nei confronti dell’arbitro ancora scrive di “mazzata del giudice sportivo e di pena più dura” ! Sembra che voglia vestire la toga dell’avvocato difensore, manca solo il rito abbreviato e il giocatore potrà tornare dopo qualche settimana a tirare una nuova borraccia ad un altro direttore di gara.
” Bianco poco pulito torna a casa tua “. Gli avrà detto più o meno così. Però per un fatto meramente culturale, sarebbe interessante conoscere il contenuto delle frasi del giocatore straniero.
che dice la boldrina?
Radiazione per condotta violenta no?
Mi porgo una sola domanda: ma chi scrive, rilegge il pezzo prima che venga pubblicato??
Penso che no.
Se un giudice squalifica un giocatore fino al 31 dicembre 2020, presumo sia improbabile se non impossibile, che lo stesso torni in campo nel 2020! Andiamo avanti.
“è correndo in direzione dell’arbitro lo attingeva al volto e,poi,alla spalla procurandogli conseguenze lesive “. Eppoi.
“congiuntamente con la sanzione…..”.
L’Accademia della Crusca…….insorge.
Usare il verbo attingere al posto di: toccare o raggiungere, secondo me è un uso improprio. È un verbo usato in senso figurativo: il mar si leva e quasi il cielo attinge (Ariosto). Infine usatissimo quando si vuol dire: tirar su acqua, prendere dal…..
Le virgole (e,poi, alla spalla) non si distribuiscono come caramelle!!
“Congiuntamente con la sanzione ” non Le sembrano troppi i due con? Bastava: congiuntamente alla sanzione.
“Procurandogli conseguenze lesive ”
Non era più semplice: procurandogli lesioni…etc.?!
Ragazzi, la lingua italiana e soprattutto l’uso corretto della stessa, è importante per tutti…..basilare per chi scrive “articoli”!!!!!
Nulla di personale ma a volte leggere e comprendere non è facile.
Ho letto sulla cronaca locale di un giornale le dichiarazioni dei dirigenti della società ospitante che volevano giustificare l’azione del loro tesserato e che addirittura dichiaravano mendace il rapporto dell’ufficiale di gara.
L’unica cosa che sembra certa è che l’arbitro abbia subito delle lesioni.
Il principale compito di una società sportiva è quello di educare i giovani allo sport e al rispetto di tutti i partecipanti.
Se un giocatore scende in campo deve essere consapevolmente convinto che l’arbitro DEVE ESSERE RISPETTATO e che ogni violenza fisica o verbale nei suoi confronti è inaccettabile.
Auguro ai dirigenti della squadra di prodigarsi nell’educazione sportiva dei loro tesserati con maggior successo.
Invito a tutto il mondo dello sport di non permettere mai più di scendere in campo all’autore della violenza che è stato squalificato per SOLO TRE ANNI.