Durissima la mano del giudice sportivo nei confronti di Matteo Rotondo, il secondo portiere della Sefrense, protagonista dell’aggressione all’arbitro Pietro Giuggioloni che ha causato la sospensione della partita di domenica scorsa contro la Folgore Castelraimondo, valevole per la giornata del girone F di Seconda categoria (leggi l’articolo). E’ stato squalificato fino al 31 dicembre del 2019, comminati anche 500 euro di ammenda. Ovviamente, partita persa a tavolino per la Sefrense. «Riporta il direttore di gara nel proprio referto che al 15esimo minuto del secondo tempo, il calciatore Matteo Rotondo entrava nel terreno di gioco dalla panchina, ed avvicinatosi all’arbitro lo colpiva con un pugno alla tempia procurandogli forte dolore – si legge nel comunicato della Figc Marche – A seguito di tale fatto il direttore di gara sospendeva definitivamente l’incontro. Il direttore di gara allega al proprio referto, il certificato rilasciato dal pronto soccorso di Macerata, nel quale viene data una prognosi di tre giorni. Alla luce di quanto sopra, si ritiene di sanzionare la società Sefrense con la punizione sportiva della perdita della gara, con il risultato di Sefrense 0 – Folgore Castelraimondo 3 e di squalificare il calciatore fino al 31-12-2019».
(Mi. Car.)
Un giocatore che picchia un arbitro dovrebbe essere squalificato a vita .così sanno se si comportano male sanno cosa vanno in contro .
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Ma quale mano durissima del giudice ? Un tempo per l’aggressione all’arbitro la condanna era squalifica a vita. Ora il buon Giuggioloni deve solo restituire la tessera all’AIA e a prendere pugni in faccia ci vada chi amministra la giustizia sportiva in maniera così maldestra.
Mano durissima sel giudice sportivo????
Egregio Mi. Car. (così sembra firmato l’articolo )la libertà di informazione ti permette di esprimere il tuo pensiero definendo durissima la mano del giudice sportivo.
Spero che nessuna società sportiva farà mai più scendere in campo il giocatore che ha aggredito l’arbitro.
Spero altrettanto che nessuno leggerà più le informazioni espresse da Mi. Car.
La libertà di sperare esiste ancora, o no??
Solo due anni??????????????????????
Ridicolo.
Purtroppo negli stadi la violenza ha una valenza diversa che altrove,basti pensare al daspo per capire che timore possono avere dei deficienti per quello che fanno.Le pene devono essere riferite al codice penale,ma in Italia purtroppo”IL CALCIO E’ IN MANO AGLI ULTRA'”(F.C.)
Squalifica a vita e basta???? Io direi anche una bella denuncia per violenza con richiesta di risarcimento danni e mi sembra anche poco….
Lo sport è un’altra cosa è questi pseudo calciatori dovrebbero impararlo all’asilo.