Il sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli entra in Prefettura
Da sinistra Romano Carancini (sindaco di Macerata) e Alessandro Gentilucci (sindaco di Pieve Torina)
di Federica Nardi
(foto di Lucrezia Benfatto)
Riunione fiume in Prefettura a Macerata per trovare una sintesi insieme a sindaci e Regione sul problema del trasferimento degli sfollati dalle strutture ricettive della costa. In particolare dal Natural village di Porto Potenza, che al momento ospita 200 persone di diversi Comuni terremotati e che dovrebbero spostarsi in strutture dell’entroterra il 21 maggio. Una soluzione che però non convince né sfollati né sindaci. Oltre al rischio di disgregare le comunità, spostarsi all’interno è un problema per chi ha i figli iscritti già alle scuole di Loreto o per chi, come i 50 lavoratori della Svila di Visso, viene accompagnato a lavoro da una navetta bus che dovrebbe quindi ulteriormente modificare il percorso.
A sinistra Mario Baroni, sindaco di Muccia
“Incontreremo una ad una le persone – assicura l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, presente all’incontro – ascolteremo le problematiche e studieremo soluzioni per il trasferimento, alternative a quelle prospettate. La Regione vuole seguire tutti e non lasciare nessuno in mezzo alla strada. Fra una settimana intanto ci si rivede”. Presenti anche i dirigenti regionali Piccinini e Rossini e i sindaci Francesco Acquaroli (Potenza Picena), Rosa Piermattei, (San Severino), Mario Baroni (Muccia) e Alessandro Gentilucci (Pieve Torina), anche in rappresentanza in qualità di presidente dell’Unione montana di Castelsantangelo, Gualdo, Monte Cavallo, Camerino e Fiastra. Per Valfornace il commissario Giuseppe Ranieri. Per Visso l’assessore Filippo Sensi, per Ussita il vicesindaco Massimo Valentini e l’assessore Paolo Bravi. Gentilucci sintetizza l’umore del suo intervento: “le persone devono restare dove sono a meno che non scelgano volontariamente un’alternativa”. Valentini, presente oggi, tra gli altri, per i 41 sfollati di Ussita ospiti al River village ribadisce che “parecchi dovrebbero avere la possibilità di restare almeno fino alla fine della scuola, a giugno. Inoltre nell’entroterra non potremmo tenere le persone tutte insieme e il riavvicinamento è relativo. Ad esempio, da Sarnano a Ussita il tempo di percorrenza è più o meno lo stesso che per Porto Potenza. Ma insieme alla Regione troveremo sicuramente una soluzione”, conclude.
Rosa Piermattei, sindaco di San Severino
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