di Carlo Cambi
Caro Sindaco,
ha ragione, sono antipatico. Continuo a farle domande, per lei sono un evidente fastidio. E’ che ho sempre fatto il giornalista e far domande è il mio mestiere. A sentir lei Macerata sarebbe la capitale mondiale delle fake news, ovviamente propalate da gente come me. La movida? E’ un’opportunità. Via Trento? E’ una promessa mancata degli altri. La Maceratese? Una sciagurata gestione dei presidenti! La ricostruzione? Faremo il polo scolastico in un anno! Palazzo Ricci? Un sogno! I musei? Il calo delle presenze è un successo! Il centro che si spopola? Lo chiudiamo alle auto e tutto funziona! Le piscine? Beh quelle… ecco sì ci ha fregato la ditta! Se vuole sindaco vado avanti. Perché vede la movida è un’opportunità per quattro o cinque gestori di locali, ma un problema per qualche altro migliaio di persone. Dicono che sono gli studenti a popolarla: pare che nell’ultima rissa abbiano arrestato uno di Morrovalle che ha lasciato la scuola da tempo. E forse agli universitari avere una piscina dove nuotare faceva più comodo che tuffarsi nell’alcol notturno. O no? Via Trento bella o brutta che fosse era una convenzione del Comune e pare che lei sindaco abbia ancora il diritto di nominare il presidente della società immobiliare. O no? La Maceratese pare pagasse per un quasi stadio un canone d’affitto abnorme rispetto a quello corrisposto da tutte le altre squadre di Lega Pro. O no? Palazzo Ricci ci guadagna la città o chi si è liberato dei costi di gestione? O no? Pedonalizzare il centro è una grande opportunità, ma bisogna avere un motivo per venirci. O no? Portare la Mestica fuori dal centro e fare cassa vendendo l’immobile storico è svuotare ancora un po’ le presenze intramurarie. O no?
Vede sindaco non so se capisco male io o se c’è – come direbbe un maceratese doc – qualcosa che non porta però una cosa è sicura: lei ha un evidente problema di comunicazione. E anche di stile. Sa non è mai bello personalizzare quando si è sindaco. Anche perché se lei personalizza, poi non si può lamentare se eventuali inefficienze le vengono messe in conto. Vogliamo dire che poteva risparmiarsi certe affermazioni su Mariella Tardella – peraltro non è più neppure consigliere comunale e non le fa certo ombra – che magari ha fatto degli errori e ha pagato di tasca, anche l’affitto di uno stadio che altre amministrazioni concedono quasi gratis? Lei ha cercato di far bella figura passando da garante della Maceratese, ma non è giunta notizia di un suo vero impegno. Ora su via Trento dice che Domenico Intermesoli – le fa anche lui delle domande alle quali forse le conviene rispondere – vuole spillare quattrini ai maceratesi. La forma caro sindaco a volte è sostanza. E’ vero che quando lei giocava a calcio era un mediano coriaceo e tenace, ma potesse essere meno ruvido sarebbe meglio. Perché metti caso che l’arbitro (il Tribunale) le fischia un fallo ci rimette tutta la squadra (la città).
Vede sindaco da quando le ho mandato la letterina sulla movida alla quale lei non ha risposto, ho il sospetto che stiamo scivolando in una democratura. Insomma le verità ammesse a Macerata sono solo le sue. E perciò mi verrebbe voglia di fare un bilancio della fake news che sono circolate negli ultimi tempi. Per esempio ho visto che c’è un certo fermento sulla cultura. Siccome le stiamo dicendo che il centro è in mano ai barbari lei rilancia raccontandoci che il centro è la culla dell’arte. Ed eccolo il sogno di Palazzo Ricci. Peccato che lei non abbia detto che è aperto solo su prenotazione. Poi ecco i dati confortanti sul turismo e le presenze: meno 20% di biglietti nei musei, ma siccome poteva andar peggio è una gran bella notizia.
Sempre sulla movida lei nulla ha detto, però ha convocato i commercianti. Sicuro che fossero i commercianti? Risulta che fossero alcuni esercenti di alcuni dei locali interessati alla movida. E lei ha fatto dire che ci sono nuove regole. Non è vero. Esiste una legge dello Stato (decreto n° 14 del 20 febbraio 2017 convertito il 12 aprile u.s.) che lei per ora disattende, e quanto lei annuncia è già contenuto nei regolamenti comunali. E’ che non le va di farli rispettare. O meglio non le va di farli rispettare a tutti. Da cittadino le dico che a me non va di pagare un euro in più per i bagni chimici, né mi va che il servizio di nettezza urbana sia gravato di ulteriori costi per favorire i pochi che lucrano su questa movida che è un’emergenza di sicurezza pubblica come dimostrano le continue risse. Lei dopo quell’incontro che non ha coinvolto tutti i commercianti – i quali peraltro si stanno organizzando per conto loro con esposti e denunce per i danni che subiscono – ha auspicato che la nuova regolamentazione del traffico eviterà le scorribande di auto. Ma dove vive? Le scorribande di auto in centro non ci sono, ci sono le risse, ci sono i danneggiamenti, ci sono le molestie. Ma lei non vuole vederle perché afferma con orgoglio “il centro è di tutti: dei residenti che hanno diritto al riposo, ma anche delle attività commerciali che devono avere la possibilità di vivere la vita naturale della città”.
Scusi sindaco, per vita naturale della città lei intende che alcuni esercenti di locali che sprovvisti di licenza di discoteca, che fregandosene dei regolamenti comunali sugli orari notturni, che probabilmente evadendo sia gli obblighi fiscali che quelli della Siae e utilizzando il bene pubblico a scopo privato senza pagare, posso fare come meglio loro aggrada mentre lei annuncia che porterà la Mestica nel nuovo polo scolastico dove sorgerà l’ennesimo centro commerciale svuotando il centro degli alunni e facendo un ulteriore danno ai negozianti? Lei si è interrogato su quale modello di città ci sta proponendo? Si è chiesto di cosa e come si vive in un centro storico? Non sarà che avendoci spiegato che comprare il Park-sì era un affare ora lei deve trasformare il cuore di Macerata in un luna park per vendere i biglietti della sosta che i residenti nonostante lei picchi duro con le multe si rifiutano di comprare? E sempre sul Park-Sì ci spiega se è vero che dobbiamo spendere un milione per metterlo a norma? Ma se è così perché lei Sindaco non ha fatto un’ordinanza per obbligare il concessionario a fare i lavori? Sa Sindaco in città si sente aria di democratura. Le fake news sono di chi le illustra il degrado del centro plasticamente confermato dalle risse, dai laghi di orina, dalle siringe abbandonate, dal fatto che gli operatori ecologici sono impegnati dall’alba a ripulire le pozzanghere di vomito ma poi lasciano i sacchetti dell’immondizia fino al tardo pomeriggio davanti alle case perché non ce la fanno o le sue che promette provvedimenti amministrativi mai arrivati? Sono di chi vorrebbe un’assemblea pubblica sul centro storico o di chi come lei pensa che quegli esercenti di locali che lucrano sulla movida si facciano “educatori” dei barbari?
Non vorrei che per negare che esiste un problema movida, che esiste un problema centro storico, una di queste mattine lei si affacciasse dal balcone di palazzo Civico arringandoci così: “Sullo Swatch (trattasi di orologio di plastica) della Torre scocca l’orina delle decisioni revocabili”. Perché sa, caro sindaco, tanto per stare sull’urbanistica anche avere immaginato la lottizzazione di via Trento e poi lasciarla a metà non è un bel vedere. Come annunciare il polo scolastico dicendoci che è un’opera straordinaria non è un bel dire. Abbiamo appreso da lei caro sindaco che costruiremo il polo scolastico portando via la Mestica dal centro e mettendola in diretta concorrenza con la Dante Alighieri sfruttando due opportunità: quelle della ricostruzione e indebitandoci ancora un po’ con la Cdp e un generoso contributo del Conad. Perfettamente aderente al suo programma. Come dice la pubblicità del Conad? Persone oltre le cose! Anche i residenti del centro sono persone. Ma evidentemente per lei hanno un difetto: sono pochi e in più non la votano. E perciò non vanno oltre le cose. Perché lei caro sindaco nel presentare questa bellissima (e ipotetica) realizzazione che prevede anche un palestrone di cui però non si conoscono esattamente i tempi ci fa sapere che “abbiamo rivitalizzato un’area addormentata che avrà un valore incredibile”.
A quando la variante di Prg? E non sono più o meno le parole usate a suo tempo per Valleverde? Ma questa straordinaria opportunità delle Casermette non sarà che nasce perché visto che non si è fatto il centro commerciale delle piscine, e non si sono fatte nemmeno le piscine (a proposito di fake news ci fa sapere come stiamo messi? Perché torna l’estate e ancora non si può fare un tuffo…) c’era bisogno di accontentare qualcuno da qualche altra parte? Non le pare che in fatto di urbanistica, di infrastrutture, di ricostruzione, di impianti sportivi, di destinazione degli spazi urbani ci sia un po’ di confusione, molta improvvisazione e forse qualche agevolazione in questa città? Perché anche il centro è un’area addormentata, che grazie alla movida e ai centri commerciali (uno nuovo arriva proprio alle Casermette) ha perso valore. Ed è un danno collettivo perché come giustamente dice lei il centro è di tutti! Non vorrei sindaco che di questo passo per ravvivare l’estate maceratese lei sempre affacciato da palazzo Civico ci deliziasse con un’imitazione di Petrolini nel suo celebre Nerone indicandoci che: “Macerata risorgerà più bella e più splendente che pria!”. Bravo. Anzi: grazie!
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L’avete votato, adesso tenetevelo!
Fin troppo gentile l’articolo, quando uno è un fallimento falimentare su tutta la linea…
Caro Prof.Carlo Cambi, se non le va bene “la movida”, vada ad abitare altrove, glielo dice uno che l’ha fatto. Anzi, se permette le consiglio di vendere la sua abitazione a qualche oste o birraio, pagano bene! Saranno essi secondo il Sindaco Carancini a provvedere al rilancio della città. Pretende di vivere tranquillo senza che nessuno gli vomiti addosso? Dia retta a me, la sua è una battaglia già persa dal sottoscritto e da centinaia di altri suoi concittadini che sono andati altrove. Il disegno di trasformare la nostra città storica in una succursale dell’Università e delle sue particolari “esigenze” è un disegno che è databile a partire dagli anni ottanta, quando i nostri Sindaci senza idee in testa e con le tasche altrettanto vuote, decisero di regalarla ad essa. Tutti i migliori e più significativi edifici furono acquistati o regalati all’Università, le proprietà edilizie smembrate e ridotte a monolocali, gli uffici pubblici e le scuole trasferite altrove. L’arredo urbano del centro storico, chiacchiere o penose prove senza arte e parte. Non vorrà per caso mettere in discussione l’arte murale che è il vero arredo delle antiche mura? In questo l’attuale amministrazione è stata preveggente. Invece di lasciare la bomboletta spry nelle mani di chissà quale inqualificato giovane ubriacone, a creduto opportuno invitare una nutrita associazione di “writer” provenienti da tutta Italia. Ratatà appunto. Bella e utile iniziativa patrocinata dalla nostra amministrazione Comunale, non conviene? Così nel giro di pochi giorni sono stati “arredati” muri e finestre, di tutto il centro storico che erano così squallidamente e perfettamente restaurati con i nostri soldi. Pensi al palazzo della ex Standa che dopo lunghi anni di abbandono e di puzzo di piscio, era stato appena ripulito dai proprietari. Oggi sembra uscito da una immagine televisiva del “Bronx” pieno di scritte prive di senso, ma così….. artistiche. Bisogna avvicinare la nostra realtà silvo-pastorale e provinciale alle grandi città del mondo. Peccato che l’attuale Sindaco non potrà fare un altro mandato, almeno così gente come lei non potrà più accusarlo di non aver portato a compimento un bel nulla.
I miei ossequi.