Gli allevatori del cratere hanno protestato a Roma e il ministero delle Politiche agricole ha sbloccato le procedure per ottenere i fondi per le stalle danneggiate dal sisma. Si tratta di aiuti diretti consistenti in 400 euro per ogni capo bovino, 60 euro per ogni capo ovino e caprino, 45 euro a capo per le scrofe, 20 euro a capo per suino e 100 euro a capo a equino (riferito ai capi presenti in azienda prima del terremoto). Per ottenere i fondi occorre presentare domanda entro il 27 marzo. Gli uffici del Caa Coldiretti sul territorio regionale sono già operativi per l’inoltro delle richieste, che saranno a costo zero per le aziende.
Coldiretti Marche in una nota chiede però “un cambio di marcia”, sia nel percorso di realizzazione delle stalle provvisorie, “abbattendo anche gli adempimenti burocratici per gli agricoltori che vogliono acquistare da soli le strutture”, sia sul fronte del sostegno al reddito, alla sistemazione della rete viaria e degli incentivi per il turismo. Per quanto riguarda le stalle provvisorie ancora niente di fatto per la possibilità di costruirsele da soli da parte degli allevatori. La misura è “prevista dall’ordinanza 5 del decreto terremoto – dice Coldiretti -ma ad oggi è rimasta sostanzialmente inapplicata a causa dei troppi vincoli a partire da quello che impone strutture similari a quelle dei bandi, mentre basterebbe dare semplicemente un tetto massimo di spesa e permettere agli allevatori di costruirsi la stalla provvisoria più adatta alle loro esigenze. E lo stesso dovrebbe valere per i moduli abitativi per gli agricoltori”. Ma sono urgenti anche, spiega Coldiretti, “il ripristino delle reti viarie e misure concrete di sostegno alle imprese terremotate, dall’erogazione immediata dei fondi previsti dal decreto legge Sisma Italia per garantire liquidità e far fronte dai danni subiti (bestiame morto, crollo di vendite) agli sgravi fiscali per famiglie, imprese e per chi investe nelle aree terremotate, fino agli incentivi per favorire e accelerare la ripresa e i flussi turistici, con la detraibilità delle spese sostenute dai turisti per i soggiorni nelle strutture ricettive agrituristiche e un sostegno ai consumi dei prodotti delle aree colpite”.
Stalle tradite, allevatori a Roma: “Sono sfollati 9 animali su dieci, 10 mila quelli morti”
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Questo è l’unico modo per protestare!!