“5 minuti con…” Barbara Cacciolari:
“Criticità nel terremoto?
Quella di Errani è una nomina politica”

VIDEO RUBRICA - (29esima puntata) - La vice coordinatrice di Forza Italia Marche sulle carenze nella gestione dell'emergenza: "La nomina del commissario, aldilà della persona, non ha tenuto conto dell'estensione del problema sisma e di tutte le conseguenze". La proposta: "Il centro Italia diventi modello di nuovo sviluppo urbano, economico e sociale. Sono disposta ad ascoltare chi ha idee e progetti ma il Pd allarghi i tavoli tecnici alle altre forze politiche"

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L'intervista di Claudio Ricci a Barbara Cacciolari

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di Claudio Ricci

Sottovalutazione delle ripercussioni del terremoto, svilimento del ruolo dei presidenti di Regione, mancanza di tempestività nelle decisioni, spoliazione dell’entroterra e un disagio economico che si riflette anche sulla costa. E’ un’analisi a tutto raggio quella dell’imprenditrice e vice coordinatore di Forza Italia Marche Barbara Cacciolari ospite di “5 minuti con…” sulle carenze nella gestione dell’emergenza sisma nel territorio. Una disamina che non risparmia eventuali responsabilità politiche dei problemi oggettivamente riscontrati: “Quando è stato incaricato commissario Errani ritengo sia stata una nomina politica, senza considerare poi tutto quello che ne sarebbe seguito, non per quello che riguarda la persona ma per l’estensione del problema terremoto”.

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Barbara Cacciolari alla manifestazione di Roma

“Qui parliamo di vite umane – dice Cacciolari – ed occorre avere la possibilità di fare scelte che siano risolutive, senza aspettare i tempi della politica che sono lunghissimi”. Cacciolari, presente nella manifestazione dei terremotati a Roma dove ha interceduto per l’incontro a palazzo Madama tra la delegazione di cittadini e il presidente Pietro Grasso rivolge un appello alle istituzioni: “Dobbiamo sbrigarci, non abbiamo tempo da perdere. Chiunque fa politica, dal più piccolo al più grande, rappresenta da 1 a 100mila cittadini ed è per loro che dobbiamo lavorare. Il mio pensiero va a chi non ha ancora una destinazione abitativa, a chi vive nelle roulotte, a chi nonostante siano passati 6 mesi percorre decine di chilometri al giorno per andare a lavorare, ai poveri bambini portati sulla costa costretti ad andare a scuola ogni giorno altrove. Un disagio di cui ognuno di noi si deve farsi carico perché in questo caso è l’indifferenza che uccide. Oggi la dignità della persona vale più di tutto, quindi sta a noi farci portavoce di queste istanze e dire sbrighiamoci e interveniamo il prima possibile”. La proposta: “La ricostruzione può rendere il nostro Centro Italia un nuovo modello urbano, sociale economico. Su questo possiamo lanciare una sfida architettonica a livello mondiale e sono disposta ad incontrare ed ascoltare chi ha progetti da proporre. Occorre confrontarsi su questo. Creare delle occasioni di incontro e lanciare dei laboratori di idee. E’ necessario però che i tavoli tecnici a cui partecipa solo il Pd vengano allargati alle altre forze politiche e si possa discutere in un rapporto armonioso ma plurale”.

 



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