“Il presidente Cerolini ha deciso di cedere la società“. Lo scrivono, in una nota, i deleganti del club: l’avvocato Domenico Basile, Maria Giuseppina Marinozzi e Antonio Cardinali. “Da oggi abbiamo il mandato per avviare trattative. Per il bene della Civitanovese sarà preso in considerazione solo chi può garantire il proseguo della storia e del nome di questa società. Il presidente Cerolini si prende tutte le colpe delle scelte sbagliate dell’ultimo periodo e affida ai sottoscritti il compito di portare avanti la squadra fino alla cessione“. Nelle ultime ore il malcontento in casa rossoblu è aumentato ed anche l’allenatore Bruno Caneo aveva spiegato di vivere una situazione difficile (leggi l’articolo): “Dopo la partita di domenica verranno pagati acconti sia ai calciatori che allo staff – scrivono gli uomini di fiducia del patron – Il signor Cerolini è una persona che ci mette la faccia. In tempi normali, il presidente è agli arresti domiciliari, avrebbe risolto i problemi in mezza giornata”.
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La Civitanovese è così sfortunata che incorre in incidenti che sono iniziati ad accadere a qualcun altro.
(Don Marquis riveduto)
VALENTINI, OVVERO IL “CAZZARO” SBUGIARDATO
L’aveva sentenziato il superinformato e incontestabile Valentini, leggiamo il suo post: “Ribadisco che la società sportiva Civitanovese è sotto sequestro insieme ad altre 50 società che fanno riferimento al galeotto Cerolini. La Civitanovese può giocare perchè il Tribunale ha nominato un curatore…”. Nel frattempo, però, da quanto riferisce CM – malgrado le “certezze” di Valentini – l’attuale dirigenza della Civitanovese ha “deciso di cedere la società” e dichiara che “verranno pagati acconti ai giocatori e allo staff”. Così il “cazzaro biancorosso” è stato sbugiardato pubblicamente e ora vediamo se andrà a nascondersi o avrà la “faccia come il di dietro” di reintervenire sul tema. Piuttosto lo stesso Valentini dovrebbe aggiornarci, ma anche su questo argomento presenta vistose lacune (nonostante le sue “fonti sicure”) sullo stato della cessione della Rata. Ossia sull’avvento della nuova proprietà “forestiera” che, secondo Valentini, dovrebbe la prossima stagione “conquistare la Serie B”, mancata dal tecnico Bucchi. Ci renda edotti, Valentini, delle “situazioni a dir poco critiche e gravi inadempimenti nella gestione della società e del settore giovanile” riscontrati dal presidente in pectore Spalletta. Che succederà ora: la Rata rimarrà alla Tardella (tra penalizzazioni e multe), che l’accompagnerà per mano nel calcio dilettantistico? Intanto il “fanfarone” Valentini, sparasentenze fasulle, è pregato di occomodarsi in bagno per liberarsi dello “sterco polemico” che porta dentro e che dispensa di continuo ai lettori di CM.
Non mi sembra un linguaggio consono al futuro assessore alla cultura del Comune di Civitanova Marche
Il post di Caporetto si commenta da solo. La situazione delle quote e’ spiegato nell’articolo del carlino del 23 marzo scorso.
Una cosa e’ sicura: la rata non ha come presidente in galera.
@ Caporaletti
Il linguaggio del suo post definisce chiaramente quale sia la sua personalità, in effetti sarebbe un ottimo assessore alla cultura.
Per quanto riguarda le quote della Civitanovese riporto uno stralcio dell’ordinanza di sequestro dei beni di Cerolini tratto dal Resto del Carlino del 25 marzo 2016.
“Tra i beni sequestrati, si annoverano società riconducibili – in particolare – all’indagato Giuseppe Cerolini, che sono state raggiunte dal vincolo cautelare secondo il principio del sequestro per equivalente.
Rientrano nella gestione delle AZIENDE SEQUESTRATE anche una caffetteria sita nel centro storico di Macerata e vari locali (ristoranti e bar) presenti sulla costa, nonché le società (Meg srl e Cerolini srl) CHE DETENGONO LA PROPRIETA’ DELLA SOCIETA’ DI CALCIO DILETTANTISTICA DELLA CIVITANOVESE.”
Come vede “Cazzaro sbugiardato” è un epiteto che dovrebbe usare per qualcun altro. Ho scritto la verità, come si possono vendere queste quote?
Di seguito la dichiarazione rilasciata dal colonnello Amedeo Gravina della G.F. al momento dell’arresto del Cerolini:
“Qui non ci troviamo di fronte ad un imprenditore che costruisce lavoro e sviluppo per il territorio ma ad una criminalità economica allo stato puro, che non costruisce nulla. Un enorme castello di carta. Anche l’imprenditore che crea posti di lavoro e sviluppo economico nel territorio va censurato se evade il fisco e se cerca di risparmiare su tasse e imposte ma è inammissibile quando tutto questo si verifica quando dietro non c’è nemmeno un’impresa ed è tutto falso. Qui siamo all’arroganza pura perché si è continuato nel comportamento illecito anche dopo i sequestri e le indagini”
Con un presidente del genere viene a chiedermi spiegazioni su inadempienze che avrebbe commesso la sig.ra Tardella? Non si vergogna affatto di mettere le due situazione sullo stesso piano? Per tali inadempienze legga la risposta della Società Maceratese che risponde punto per punto al sig. Spalletta e pubblicata su CM.
Con questo chiudo qualsiasi tipo di rapporto con la sua persona e la invito a non nominarmi più nei suoi post.
Il linguaggio del suo post definisce chiaramente quale sia la sua personalità, in effetti sarebbe un ottimo assessore alla cultura.
Per quanto riguarda le quote della Civitanovese riporto uno stralcio dell’ordinanza di sequestro dei beni di Cerolini tratto dal Resto del Carlino del 25 marzo 2016.
“Tra i beni sequestrati, si annoverano società riconducibili – in particolare – all’indagato Giuseppe Cerolini, che sono state raggiunte dal vincolo cautelare secondo il principio del sequestro per equivalente.
Rientrano nella gestione delle AZIENDE SEQUESTRATE anche una caffetteria sita nel centro storico di Macerata e vari locali (ristoranti e bar) presenti sulla costa, nonché le società (Meg srl e Cerolini srl) CHE DETENGONO LA PROPRIETA’ DELLA SOCIETA’ DI CALCIO DILETTANTISTICA DELLA CIVITANOVESE.”
Come vede “Cazzaro sbugiardato” è un epiteto che dovrebbe usare per qualcun altro. Ho scritto la verità, come si possono vendere queste quote?
Di seguito la dichiarazione del colonnello Amedeo Gravina della G.F. al momento dell’arresto:
“Qui non ci troviamo di fronte ad un imprenditore che costruisce lavoro e sviluppo per il territorio ma ad una criminalità economica allo stato puro, che non costruisce nulla. Un enorme castello di carta. Anche l’imprenditore che crea posti di lavoro e sviluppo economico nel territorio va censurato se evade il fisco e se cerca di risparmiare su tasse e imposte ma è inammissibile quando tutto questo si verifica quando dietro non c’è nemmeno un’impresa ed è tutto falso. Qui siamo all’arroganza pura perché si è continuato nel comportamento illecito anche dopo i sequestri e le indagini”
Con un presidente del genere viene a chiedermi spiegazioni su inadempienze che avrebbe commesso la sig.ra Tardella? Non si vergogna affatto di mettere le due situazione sullo stesso piano?
Con questo chiudo qualsiasi tipo di rapporto con la sua persona e la invito a non nominarmi nei suoi post.
P.S. Legga su CM la risposta della rata alle affermazioni di Spalletta, le saranno utili.
他们非常好,我们打得更好