di Michele Carbonari
Colpo di scena in casa Civitanovese: si dimette il direttore generale Mario Cerolini. L’ex dirigente ha annunciato la notizia attraverso un comunicato stampa. Nella nota Mario Cerolini si dice dispiaciuto di non essere stato convocato alla conferenza stampa tenutasi lunedì scorso a cui hanno partecipato invece l’avvocato Domenico Basile, la ragioniera Giuseppina Marinozzi e il vicepresidente Antonio Cardinali (leggi l’articolo). Evento realizzato con decisione da parte della Civitanovese dopo la dura contestazione dei tifosi nei confronti del presidente Giuseppe Cerolini (leggi l’articolo). Sulla diatriba tra tifosi e società proprio ieri sera si era pronunciato l’assessore allo sport di Civitanova Piergiorgio Balboni (leggi l’articolo) il quale chiedeva risposte dall’attuale dirigenza. Che le dimissioni del direttore generale non siano una di queste? Tornando al comunicato che vede protagonista proprio Mario Cerolini, egli stesso comunica che «Visto il clima venutosi a creare con parte della tifoseria e dei sostenitori della Civitanovese, ho ritenuto opportuno in svariate circostanze, di dover esternare un mio personale pensiero sull’eventuale cessione della società sportiva rimettendomi sempre però alla volontà ultima del presidente – dichiara l’ex dirigente -. In coerenza di quanto esposto e sempre manifestato, comunico che in data odierna ho rassegnato le mie dimissioni, irrevocabili, da direttore generale della società sportiva U.S. Civitanovese – conclude Mario Cerolini -. Ad essa auguro ogni bene, società alla quale sarò sempre sentimentalmente vicino».
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La situazione è veramente imbarazzante. Mi chiedo come il patron Cerolini possa vendere un bene sotto sequestro o come possa recarsi in comune a consegnare le chiavi della società trovandosi agli arresti domiciliari!
Su questa situazione civitanovese sarebbe interessante conoscere il parere del sig. Caporaletti tanto prodigo di commenti deliranti e disgustosi sulla rata!!
VALENTINI, PAROLA DI “CAZZARO BIANCOROSSO”
Pare si stia diffondendo sulla piazza per Valentini, dopo le fesserie a raffica che posta su CM, l’appellativo di “cazzaro biancorosso”. L’ultima demenzialità che ha sparato (vedi sopra) è che la Civitanovese calcio sarebbe “sotto sequestro” e quindi nell’impossibilità di essere ceduta. Certo, Valentini attivo in ambito forense, persona “a conoscenza dei fatti”, avrà avuto “accesso agli atti” e può riferire a ragion veduta su come stanno realmente le cose. Non spiega però il noto “cazzaro biancorosso” come la Civitanovese calcio “sequestrata” possa proseguire il campionato nazionale di Serie D, senza subire penalizzazioni e multe. Penalizzazioni che entro novembre arriveranno invece alla Rata (multata per il caso Faisca), sprofondandola in fondo classifica: un “gentile omaggio” al nuovo presidente “siculo-svizzerro”! Insomma fesserie su fesserie, sparse a manciate da Valentini su CM per meritare il titolo di “cazzaro biancorosso”. Come dimenticare la sua replica al mio ricordo del compianto giocatore civitanovese (nato a Civitanova) di Serie A, Claudio Bizzarri. Bizzarri fu protagonista, nel 1957, di una memorabile finale di Coppa Campioni, contro lo stellare Real Madrid di Di Stefano. Valentini ha risposto spacciando per “maceratesi” alcuni giocatori approdati in Serie A (non paragonabili a Bizzarri!) che a Macerata hanno solo giocato. Ne cito solo alcuni, nella lista di Valentini sono più della metà: Agabitini (nato a Perugia), De Rossi (nato a Ivrea, Torino), Malizia (nato a Montenero di Bisaccia, Campobasso), Nobili (nato a Valencia, Spagna), Turchetto (nato a Cordovado, Pordenone), Valiani (nato a Pistoia) ecc. Insomma al netto delle falsità, degli insulti personali da codice penale (prima o poi qualche soldino Valentini se lo gioca) e del viscerale odio anticivitanovese (per la città, prima che per la squadra di calcio) nei post del “cazzaro biancorosso” c’e ben poco. Siccome egli è solito citare l’attore Sordi, pare opportuno chiudere con una domanda: Valentini, “te c’hanno mai mandato a quer paese…”?
Mi sembra che chi continua a utilizzare un linguaggio da scaricatore di porto non sono io. Pongo domande e si risponde regolarmente con insulti. E si ha il coraggio di addossare a me ipotetici insulti che non mi sognerei mai di affibbiare a nessuno ritenendomi una persona educata e civile.
Ribadisco che la Società Sportiva Civitanovese è sotto sequestro insieme ad oltre 50 società che fanno riferimento al galeotto Cerolini. La Civitanovese può giocare perchè il tribunale di Macerata ha nominato un curatore nella persona del dott. Benigni che gestisce per conto del tribunale stesso le suddette società. Prima di sparare epiteti, che si potrebbero essere oggetto di qualche azione, sarebbe bene informarsi come stanno le cose.
Per quanto riguarda calciatori nati nella nostra terra credo che Pino Brizi, capitano per anni della Fiorentina, non sia secondo a nessuno.
VALENTINI TRA DISINFORMAZIONE E RISCHIO DI QUERELA
Molti aspetti non tornano nelle notizie che Valentini fornisce a proposito della Civitanovese calcio, certamente uniformate ai suoi desideri antirossoblu o tratte da un giornale di cui è editrice la sua mente faziosa. Non si nota nella conduzione della Civitanovese calcio la presenza di delegati del Tribunale. Mario Cerolini – di cui Valentini commenta le dimissioni – di cosa sarebbe stato direttore generale negli ultimi 9 mesi (dal momento cioè dei sequestri) se la Civitanovese calcio fosse stata seguita da altri? Mario Cerolini nella sua nota fa riferimento a decisioni concordate con il fratello, tuttora presidente. La conferenza stampa tenuta in società, di cui riferisce CM, in cui si ribadisce che la Civitanovese calcio “non è oggetto di sequestro” e l’intenzione di “provvedere a risolvere i problemi” in essere nella società, è stata una fiction? Insomma c’è molta differenza tra ciò che afferma Valentini e come si svolgono realmente i fatti, riportati dagli organi di informazione. Quanto agli insulti Valentini sa bene che per ciò che scrive nei miei confronti ci sono gli estremi della querela. Il mio legale aspetta che egli trascenda, potrebbe accadere poichè agisce con poco senso di responsabilità, per citarlo. Non comprendo il motivo per cui egli debba riversare le “frustrazioni senili” sulla mia persona. Lasci stare l’educazione, poichè per quanto lo riguarda dimostra quanto sia un elemento accessorio. Anzi, alcuni amici lettori si stupiscono come un ultrasettantenne, invece di mostrare maturità, abbia modi più estremi degli ultras. Quanto ai giocatori nati nella nostra terra – appurato che molti di quelli elencati da Valentini non lo sono – Brizi ha giocato e vinto come Bizzarri in campo nazionale. In campo internazionale, invece, il civitanovese Bizzarri ha disputato la finale di Coppa Campioni contro il Real Madrid di Di Stefano, Gento e Kopa, mentre il maceratese Brizi quella dei Giochi del Mediterraneo con la Tunisia di illustri sconosciuti! Una persona con minimo di senso critico, immune dal fanatismo di Valentini, la differenza la nota
Il tempo sarà galantuomo e si vedrà da che parte si trova la ragione.
Per pura informazione i giocatori della Civitanovese hanno dichiarato che domenica prossima non scenderanno in campo se non riceveranno i rimborsi arretrati (dal Corriere Adriatico).
Quando scrivo post seri cerco di essere preciso e non racconto favole per bambini. La parola “cazzaro” credo che vada riferita a qualcun altro. Quanto riporto non è frutto della mia immaginazione o dalle mie visioni anticivitanovesi. Sono fatti reali dei quali l’attore principale è l’attuale presidente della Civitanovese Cerolini.
RESTO DEL CARLINO DEL 25 MARZO 2016
Il gruppo Cerolini nella bufera, sequestri per 8 milioni di euro
Evasione fiscale: nel mirino immobili, società e attività commerciali. Guai anche per la Civitanovese
Macerata, 25 marzo 2016 – Su disposizione del gip del tribunale di Macerata, a seguito di richiesta della Procura, il nucleo di polizia tributaria di Macerata e la Compagnia di Civitanova della Guardia di finanza hanno sottoposto a sequestro beni mobili e immobili, tra cui un noto bar/caffè di Macerata, distributori di carburanti, quote societarie, nonché locali commerciali e disponibilità bancarie per un valore di 8 milioni e 300mila euro. I sequestri sono stati disposti a carico di due indagati, l’imprenditore Giuseppe Cerolini e Cornel Moldovan.
Omissis
A cadere sotto la lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle sono state le imprese riconducibili a Cerolini, in particolare la Effemme srl, società al cui interno si annoverano svariate attività commerciali: dalla gestione di punti di distribuzione di carburante alla gestione di noti locali bar e ristoranti.
Le indagini svolte hanno consentito di segnalare alla Procura complessivamente 10 persone – ritenute responsabili, a vario titolo, di reati tributari – nonché, soprattutto, di ottenere il sequestro preventivo, anche per equivalente, di somme di danaro, beni mobili e immobili e quote societarie, fino alla concorrenza delle imposte evase.
Omissis
L’esecuzione del provvedimento ha portato al sequestro di disponibilità finanziarie, 11 beni immobili (8 fabbricati e 3 terreni), 9 società di capitali e una ditta individuale comprensive delle seguenti unità locali: un negozio di calzature, una macelleria, una pizzeria, sei ristoranti, cinque bar, quattro distributori, un centro estetico e 16 veicoli.
Tra i beni sequestrati, si annoverano società riconducibili – in particolare – all’indagato Giuseppe Cerolini, che sono state raggiunte dal vincolo cautelare secondo il principio del sequestro per equivalente.
Rientrano nella gestione delle AZIENDE SEQUESTRATE anche una caffetteria sita nel centro storico di Macerata e vari locali (ristoranti e bar) presenti sulla costa, nonché le società (Meg srl e Cerolini srl) CHE DETENGONO LA PROPRIETA’ DELLA SOCIETA’ DI CALCIO DILETTANTISTICA DELLA CIVITANOVESE.
Le attività di sequestro hanno interessato le province di Macerata, Ancona, Fermo, Foggia, Firenze, Prato, Crotone, Roma, Terni, Ravenna e Chieti.
STRALCIO DA PICCHIO NEWS
Rientrano nella gestione delle aziende sequestrate anche una caffetteria sita nel centro storico di Macerata e vari locali (ristoranti e bar), presenti sulla costa nonché le società (MEG Srl e Cerolini Srl) che detengono la proprietà della società di calcio dilettantistica della Civitanovese.
P.S. In seguito vi è stato un ulteriore sequestro di 21 milioni di euro e la decisione del Gip di arrestare il sig. Cerolini con il socio Melillo.
Gradirei due righe di scuse e l’invito a chiudere qui questa annosa e inutile guerra che ormai ha stancato me, credo lei e i lettori. Naturalmente ognuno rimane ancorato alle proprie fedi calcistiche nel bene e nel male.