di Claudio Ricci
La Raci si farà. A prendere il posto della Provincia nell’organizzazione della Rassegna agricola del Centro Italia sarà il Comune di Macerata. L’ente si farà carico della fiera agricola nella fase, in piena attuazione, del trasferimento delle funzioni alle Regioni avvalendosi comunque dell’esperienza della Provincia. Proprio palazzo Raffaello delegherà al Comune il compito di mettere a punto l’evento che giungerà così alla 32esima edizione. Primo obiettivo reperire le risorse necessarie: in parte recuperabili da fondi regionali e in parte da individuare grazie a sponsorizzazioni e con il coinvolgimento dei privati.
«Con orgoglio e soddisfazione – annuncia il sindaco Romano Carancini – voglio comunicare che, grazie alla collaborazione del presidente della Provincia Pettinari e della Regione Marche, riusciremo a dar vita all’edizione 2016 di questo tanto atteso appuntamento che coinvolge molte realtà del settore e che dà lustro alle ricchezze del nostro territorio. Saremo, più che mai, una squadra unita che saprà mettere insieme i successi e l’esperienza maturata dalla Provincia con l’entusiasmo e l’energia necessari per affrontare questa sfida che rappresenta una grande opportunità per la nostra città».
Non ancora certa la data che comunque dovrebbe collocarsi, come sempre, nel mese di maggio. Una manifestazione fiore all’occhiello della Provincia che nonostante i tagli della riforma Delrio è stata difesa fino all’ultimo dal presidente Antonio Pettinari che a dicembre scorso, rassicurando gli allevatori sui rimborsi, aveva lanciato le basi per la 32esima edizione (leggi l’articolo). Le cifre della passata edizione rendono conto dei motivi per cui salvare la rassegna: 11 aree espositive, oltre 40 eventi, decine di laboratori, degustazioni e animazioni, oltre 60mila visitatori in due giorni e mezzo, con + 20% rispetto al record, del 2014. Visitatori ed espositori da Umbria, Emilia Romagna e Abruzzo.
Le autorità durante l’inaugurazione dello scorso anno. Al centro il presidente Antonio Pettinari e il sindaco Romano Carancini
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… le patate bollenti passano di mano èhhh !!!
Una consuetudine….
Ne sono felice