di Monia Orazi
Stato di agitazione all’Antonio Merloni Cylinder Ghergo Group, l’azienda produttrice di serbatoi esterni per gpl dove lavorano oltre ottanta persone, proclamato dopo l’assemblea dei dipendenti di giovedì scorso (leggi). Questa mattina dalle sei i dipendenti hanno iniziato un presidio permanente ai cancelli dell’azienda matelicese per chiedere garanzie sul futuro aziendale e sul mantenimento dei posti di lavoro. Durante la mattinata alcuni di loro hanno fatto volantinaggio, fermando le auto in transito lungo la provinciale 256, distribuendo fogli per informare sulla situazione dello stabilimento matelicese. Domani mattina la protesta si sposterà ad Ancona, sotto al palazzo Raffaello, sede della Regione Marche, dove si svolgerà l’incontro tra proprietà aziendale, organizzazioni sindacali e l’assessore regionale al lavoro Loretta Bravi.
L’obiettivo è di giungere alla firma di un accordo di programma in cui siano specificati i tempi di smontaggio della vecchia linea produttiva da 50 mila pezzi l’anno, ormai venduta, e quelli del montaggio della nuova linea di verniciatura e produzione, tecnologicamente più avanzata, annunciata da Luciano Ghergo, il proprietario, nell’ultimo incontro in Comune, a Matelica, da cui dovrebbero uscire circa seimila pezzi l’anno. I sindacati provinciali di Fiom, Fim e Uilm, Rossella Marinucci, Rocco Gravina e Boris Basti hanno chiesto anche l’ordine scritto di acquisto del nuovo impianto con clausola di non rescissione, la definizione di un accordo su ammortizzatori sociali e formazione dei dipendenti, per attenuare l’impatto occupazionale della nuova linea.
Ghergo ha sempre assicurato che ci saranno gli investimenti nello stabilimento di Matelica, sia con l’installazione della nuova linea, che con l’attività di rigenerazione dei serbatoi usati, per i quali ci sarebbe un aumento di richieste da parte del mercato, assicurando il pieno mantenimento dei livelli occupazionali. “Noi chiediamo le garanzie minime per i lavoratori, attendiamo la definizione e la firma dell’accordo di programma, vogliamo tutto scritto nero su bianco, perché la nuova linea avrà delle ripercussioni sul livello occupazionale, chiediamo la salvaguardia dei dipendenti, anche tramite gli ammortizzatori sociali”, hanno affermato Basti, Gravina e Marinucci.
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