La pista ciclabile allagata, a Civitanova
Il percorso ciclabile off limits
La pioggia incessante (leggi l’articolo) gonfia il fiume Chienti che supera gli argini riversandosi sulla pista ciclabile. Succede a Civitanova dove il percorso è stato sommerso da acqua e fango arrivati dal letto idrico ora sorvegliato speciale. Tutti i sindaci del tratto interessato dal fiume sono stati allertati per l’apertura della diga delle Grazie, a Tolentino, che porterà più acqua a valle. La situazione al momento è sotto controllo. Nel tratto civitanovese il Chienti è arrivato alla capienza piena uscendo anche fuori per brevi tratti al punto di allagare il percorso ciclabile.
(foto Federico De Marco)
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Non è il Chienti che ha superato gli argini….. dalle foto si evince che è ancora al di sotto, e di molto, di una massima piena…. prevista anche dal progettista del ponte.
Cosa chè, invece non ha previsto chi, ha progettato o chi ha approvato la pista ciclabile, i quali non hanno minimamente tenuto conto di questo …. INSIGNIFICANTE … particolare idrogeologico…. stessa cosa per i sottopassi……
A meno chè, non la si voglia utilizzare, durante l’esondazioni, come partenza o arrivo per rafting lungo il Chienti…… sarebbe un’ottima idea sportiva.
Non è il Chienti che ha superato gli argini….. dalle foto si evince che è ancora al di sotto, e di molto, di una massima piena…. prevista anche dal progettista del ponte.
Cosa chè, invece non ha previsto chi, ha progettato o chi ha approvato la pista ciclabile, i quali non hanno minimamente tenuto conto di questo …. INSIGNIFICANTE … particolare idrogeologico…. stessa cosa per i sottopassi……
A meno chè, non la si voglia utilizzare, durante l’esondazioni, come partenza o arrivo per rafting lungo il Chienti…… sarebbe un’ottima idea sportiva.
Accidenti, la Quadriciclo che dovrà scavalcare i Sibillini per raggiungere Foligno e che secondo il sindaco Corvatta potrebbe essere usata anche per il trasporto delle merci ( leggere l’articolo dedicato alla riunione dei sindaci interessati all’estensione dei ciclopezzi già delineati, per credere ),è solo una idea ed è già allagata. Forse che la natura, prima che si comincino a fare inutili e perniciosi danni ha voluto lanciare il suo monito? Buttare via cinque milioni per questa faraonica opera e tenerne altrettanti per la prima manutenzione, si può definire una splendida idea? I signori sindaci quando si riuniranno tutti assieme per prospettarci un altro splendido progetto non inferiore per maestosità, al Quadriciclo? Coloro che non erano d’accordo con la costruzione della Quadri, preferendogli il primario progetto che prevedeva la costruzione di un’autostrada ciclotronicautomatica, prenderanno la palla al balzo per difendere quest’ultima? Ma prima di farsi venire certe idee che in fondo lavorando di fantasia male non farebbero, però, quando poi si parla di applicarle, non avrebbero forse bisogno oltre che di un supporto amministrativo, logistico, anche di uno psicologico che metta d’accordo ” ommini e bestie “.
Annullare il progetto di costruzione del sotto passo alla ferrovia di via Carducci / SS 16 di CIVITANOVA MARCHE per tutte le ragioni che il COMITATO NO SOTTOPASSO ha più volte spiegato su questo giornale, non ultima il rischio di isolamento del centro della città in caso di allagamenti catastrofici che si stanno verificando sempre più spesso in Italia; dirottare le risorse finanziarie, oltre SEI MILIONI di euro (13 con il progetto rotatoria) ad altre opere infrastrutturali più utili e necessarie.
Castellucci, tra i miei progetti, ne ho trovato uno all’uopo. L’ ho chiamato: ” Prete e Monaca ” il famoso scalda letto dei tempi andati, quando ci si riscaldava con il caminetto e poi la sera, si prendeva la brace e la si metteva in un recipiente di terracotta ( la monaca) che andava sistemata tre due assi di legno ricurvo verso l’esterno ( convesse ) Il progetto prevede la costruzione di un sottopassaggio ( asse inferiore del ” prete”, sovrastato dalla ferrovia ( ” la monaca “ ) e dai lati di entrata e uscita del sottopassaggio ( “ mezzo prete inferiore “, la Costruzione nella stessa forma del sottopassaggio , di un cavalcavia “ 2° mezzo prete superiore “però che sovrasta il tutto e che rende inalterato il progetto iniziale appunto, ” il prete e la monica. ” La spiegazione del perché usare l’innovativo progetto e semplicissima: quando il sottopassaggio verrà completamente allagato e per settimane gigantesche idrovore pomperanno l’acqua con cui innaffieranno e spero puliranno anche, il Parco Cecchetti, le auto per superare il sottopassaggio che come abbiamo già detto è intransitabile causa i dieci minuti di pioggia scrosciante, potranno semplicemente usare il cavalcavia che essendo chiuso il sotto, non corrono il pericolo di incocciare con auto precluse al traffico sotterraneo. Il prezzo non sarebbe neanche eccessivo, diciamo il triplo del semplice progetto del comune, ma così si direbbe STOP alla città spaccata in due, per lo meno su quel trattino di strada. Volendo se la giunta è interessata ho anche qualche altro progettino per ogni evenienza.