Il presidente di Anpi Macerata, Lucrezia Boari ha postato una foto per testimoniare la sua partecipazione alla manifestazione
In migliaia in piazza ad Ancona per #Svegliatitalia, la manifestazione pacifica che vuole rimettere le lancette del Paese, unico dei 28 dell’Unione europea senza una disciplina sulle unioni civili. L’iniziativa nazionale è stata lanciata nelle Marche da Arcigay, Agedo, Fabriano Arcobaleno, Dirittoforte e rete Chegender in occasione dell’inizio della discussione al Senato del ddl Cirinnà. Circa 2 mila secondo gli organizzatori tra lavoratori e lavoratrici, studenti e studentesse, famiglie con bambine e bambini, persone di ogni età, etero e omosessuali i partecipanti al corteo. Al grido di “Svegliati Italia, svegliati Ancona”, i manifestanti sono partiti da piazza Roma, ed esibendo striscioni con scritto ‘Lo stesso amore, gli stessi diritti’, hanno percorso corso Garibaldi per poi raggiungere piazza della Repubblica e piazza del Plebiscito, dove hanno dato vita ad un flash-mob suonando contemporaneamente centinaia di sveglie.
Erano 90 le piazze coinvolte in tutta Italia. Tra queste non c’era Macerata, che domani alle 15 sarà invece teatro del sit in delle sentinelle in piedi in piazza della Libertà, ma diversi maceratesi in un video sondaggio realizzato da Cronache Maceratesi si sono dimostrati tendenzialmente favorevoli al riconoscimento di diritti alle famiglie non tradizionali (leggi l’articolo).
In piazza, a Piacenza, è scesa anche la maceratese Irene Ferramondo che lo scorso mese ha avuto un bambino dalla sua compagna Sara Dibi (leggi l’articolo). Le due mamme del piccolo Alessio fanno parte dell’associazione Famiglie Arcobaleno che le ha sostenute nel loro percorso verso la maternità. Hanno raccontato la loro storia per sensibilizzare sull’importanza dell’amore e oggi hanno partecipato all’iniziativa con il piccolo Alessio e con i suoi nonni.
(a.p.)
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bene adesso scendiamo in piazza per il lavoro, la sanità, la sicurezza, la gente che cerca cibo nei cassonetti ecc.ecc.
Io penso che il miglior commento sia un
“NO COMMENT”
Questa gente non diritto a nulla. Se diamo retta a loro allora dovremo pensare anche al pastore che si accoppia con le pecore.
ancora le due mamme coraggio??? ma non le si doveva considerare normali e non particolari???? a proposito duemila persone in tutta italia…cavolo un successo neanche la lega lgbt e’ riuscita a far scendere in piazza i suoi iscritti
Renzi è nato da una coppia etero… questo fa pensare…
Uno schifo assoluto, vergognatevi.
Se siamo l’unico paese che non ha norme a riguardo è perchè forse, nonostante stiano cercando in ogni modo di distruggerci, siamo ancora il faro della civiltà.
@Pavoni: Renzi per carità, è quello che è, ma presumo che anche lei e tutti gli altri che leggono siano nati da coppie etero…
@CM: patetico articolo, ditelo che siete spudoratamente a favore di questo scempio! Ammettetelo perchè tanto si capisce! Non siete liberi, imparziali, indipendenti! Questa non è civiltà, questi non sono Valori!
Lo schifo è una risposta tipicamente isterica di fronte al corpo dell’Altro e al proprio corpo ridotto a puro oggetto di godimento. Lo schifo segnala la presenza di un piacere rimosso, impossibile da soggettivare. L’effetto di questa impossibilità di soggettivazione del piacere sessuale, comporta una riduzione del corpo a puro oggetto, per esempio, del fallo a puro pene, del corpo alla nuda carne. E quando il corpo erotico è ridotto alla nuda carne appare il fenomeno della schifenza che è un fenomeno che segnala, appunto, la difficoltà del soggetto a soggettivare il godimento sessuale del proprio corpo.. Le forme della schifenza variano da forme di desensibilizzazione, all’anestesia del corpo, alla frigidità, alla difficoltà della penetrazione, o alla moltiplicazione del godimento sessuale che porta con sé un senso profondo di eccesso, di nausea. Si tratta sempre di un fenomeno ambivalente perché per un verso manifesta un piacere sessuale ma solo in una forma negativa, sotto false spoglie, solo nella misura in cui lo rimuove, respingendo proprio ciò che desidera: “ ti dico di no, ma solo perchè voglio dirti di sì!”. Con una mano il soggetto si spoglia e con l’altra si riveste. La schifenza rientra, quindi, in questa strategia isterica del “no!” che è un “sì!”, del piacere sessuale che può manifestarsi solo se rimosso, quindi solo in maniera negativa, nel rifiuto. L’altra faccia del disgusto è che esso segnala la riduzione del corpo-erotico al corpo-carne. E’ l’estremo tentativo di evitare l’incontro sessuale. Di fronte alla difficoltà dell’incontro sessuale si possono costruire fobie, rituali ossessivi, ci può essere angoscia…Nell’isterica incontriamo il disgusto come difesa dal reale del sesso.
Per Banci. Secondo me CM non scrive quel che scrive per ‘épater les bourgeois’ o per partito preso, ma allo (unico?) scopo di tenere alto l’interesse dei lettori. E dal suo punto di vista è logico o quanto meno comprensibile.
Perdinci Banci, invece di cercare in ogni modo di distruggerci dovrebbero darci una mano per pagare le bollette, a tenere sempre acceso il faro della civiltà il contatore gira.
Le famiglie gay potrebbero traumatizzare i bambini, le famiglie tradizionali lo fanno da sempre, quindi fidatevi di chi ha più esperienza.
Consideri, Pavoni, che in epoche buie, cioè prima che noi italiani, faro della civiltà, se ne portassero alla
luce, con ripetuti e fulgidi esempi, le fin lì insospettate ed immense doti di condottieri, anche sovranazionali, certi prodotti di punta della famiglia “naturale”, o “tradizionale”che dir si voglia, venivano popolarmente definiti, ed ormai sappiamo bene quanto a torto, come “scherzi di natura”.
Si parla sempre male dei gay. Eppure, come abbiamo appreso al liceo, due leggi sui gas perfetti (quella sulle trasformazioni isocore e quella sulle trasformazioni isobare) sono state scoperte XIX da un gay, il Gay Lussac.
Si dà tanto risalto a duemila (nessuno può sapere quanti) persone che non avevano altro di meglio da fare, in una città di 100.000 abitanti.
E gli altri 98.000 che non manifestavano?
Forse erano contrari a questa pagliacciata?
e poi che c’entra l’anpi coi gay?
Dove stava tutta questa gente quando ci è stato imposto il governo di Monti/Letta/Renzi?
Siamo in una dittatura, e voi pensate agli orientamenti sessuali…svegliatevi!