Il passaggio a livello di via Carducci
Piergiovanni Castellucci del comitato “No Sottopasso”
Il comitato “No sottopasso” di Civitanova torna all’attacco. Dopo le recenti dichiarazioni del presidente del consiglio comunale Ivo Costamagna sullo slittamento dell’inizio dei lavori a giugno e sulla imminente visita del vice ministro ai trasporti Nencini (leggi l’articolo) il tema è tornato all’ordine del giorno. Anche perché nell’ultima settimana si sono verificati alcuni problemi al passaggio a livello.
«Ieri mattina alle 9,51 si è verificato l’ennesimo ritardo di mezz’ora nell’apertura delle sbarre dopo il passaggio del treno verso la stazione di Civitanova – spiega Piergiovanni Castellucci del comitato – Solo grazie all’intervento dei carabinieri, in seguito alla segnalazione di un cittadino, il traffico ha potuto riprendere il suo normale scorrimento. In pratica le sbarre si alzano a comando. In caso di ritardo, si può contattare l’ufficio di Bari che “magicamente” ripristina il passaggio. Invece di realizzare un’opera inutile si deve dare una strigliata alle Ferrovie dello Stato che sono complici di questo sperpero di denaro pubblico».
Le forze dell’ordine hanno riaperto il passaggio a livello in pochi secondi mentre decine di automobilisti aspettavano inutilmente. «Non è accettabile che dei dipendenti statali, pagati dai contribuenti, provvedano ad alzare le sbarre soltanto dopo sollecito telefonico da parte di cittadini – continua il comitato – I politici prendono a pretesto questi disservizi, che debbono essere risolti alla fonte, per sperperare diversi milioni di euro per un sottopasso inutile e sostenere solo i loro giochi di partito. Per farsi fotografare all’inaugurazione. E chi paga è sempre il contribuente, sia per il disservizio sia per la vanità dei politici. Bisogna invece interessarsi all’uso delle risorse pubbliche visto che, anche secondo uno studio della Cgia i danni di questi sperperi sono addirittura maggiori di quelli dell’evasione fiscale. Non è possibile buttare via 13 milioni di euro solo per l’incapacità delle ferrovie. Anche se non sono soldi civitanovesi provengono comunque dalle nostre tasse».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
E’ il frutto di quella mafia di Stato che senza opposizione popolare ha potuto privatizzare le ferrovie che erano di proprietà di tutto il popolo Italiano.
L’avevo detto qualche settimana fa, invece di preoccuparsi se è più o meno green, bisogna chiedersi se comporta più benefici o disagi.
Attualmente le ferrovie italiane sono statali, salvo la compagnia privata ITALO, di cui è socio anche Diego Della Valle, che fornisce servizio passeggeri su alcune principali tratte; di recente il ministro dei trasporti Graziano Delrio ha annunciato una parziale privatizzazione che ritengo necessaria perché, attraverso la concorrenza pubblico/privato si rende più efficiente il servizio per gli utenti ed anche più redditizio per le imprese stesse. I disservizi, a dir poco scandalosi, che avvengono sulla tratta Civitanova / Albacina di cui il COMITATO NO SOTTOPASSO ne parla da circa un anno, i costi per i contribuenti per mantenere questa tratta mai dettagliatamente e globalmente resi pubblici, salvo gli 8.000.000 di euro pagati dalla Regione Marche, dipendono proprio dal fatto che sono statali. In Giappone, al contrario, i servizi ferroviari sono gestiti da 16 compagnie, la maggior parte private ed il resto statali che forniscono un servizio impeccabile, concorrenziale e redditizio, i ritardi medi sono di appena 30 secondi e, se qualche volta sono superiori ci sono le scuse pubbliche ed in qualche caso il suicidio del responsabile. Da noi succede di tutto: passa il treno con sbarre alzate (a Macerata 2 volte l’estate scorsa) a Civitanova passa il treno, o non passa per niente, e le sbarre restano chiuse per 30/40 minuti, ritardi di oltre un’ora per fare 60 km, perdite di coincidenze per utenti imbufaliti giustamente, nuovi treni diesel euro 3 anziché 6 meno inquinanti spacciati addirittura a gas metano dall’ufficio stampa dell’assessore regionale all’ambiente ed ai trasporti sig. ANGELO SCIAPICHETTI senza che ci sia un controllo preventivo prima di diffondere certe notizie, e per ultimo, anziché incentivare l’uso del treno la recente notizia dell’aumento del costo dei biglietti va esattamente nel senso opposto. Allargando il discorso sull’inefficienza dell’apparato statale, una nota estremamente positiva da rilevare è l’annuncio del Presidente del Consiglio Matteo Renzi con il Ministro per la riforma della P.A. Marianna Madia del “pugno di ferro” per gli statali assenteisti definiti, giustamente, TRUFFATORI licenziabili entro 48 ore e corresponsabili i relativi dirigenti che non intervengono a denunciare tali abusi. E per gli assenteisti “momentanei” che creano i disservizi che più volte il COMITATO NO SOTTOPASSO ha denunciato, nulla? Alla prossima!!! A proposito il 29/01/16 arriva il vice-ministro dei trasporti senatore RICCARDO NENCINI
Quanto sta che qualcuno se stufa e lo tira giù?
Io sono sempre del parere che certi servizi non si possono privatizzare e quando non funzionano, al primo reclamo giustificato di qualsiasi cittadino occorrerebbe il licenziamento in tronco del ministro competente; che spesso proprio i ministri, per crearsi il loro serbatoio di voti, sono i massimi responsabili dell’assunzione di personale assenteista ed irresponsabile.
Per Tranzocchi. Eppure hanno privatizzato la fornitura di energia elettrica, di gas e d’acqua, con la scusa che la liberalizzazione implica concorrenza e quindi, a differenza del monopolio, il contenimento dei prezzi.
Costamagna, la colpa è tua che non ti metti il cappellino con visiera da ferroviere e con trombetta e chiavetta non vai a lavorare presso detto passaggio a livello. Lavorare, anche se non lo sai aiuta a crescere, a farti capire perché tanta gente è costretta a muoversi tanto per mangiare. Che si arrabbia se perde il lavoro, che diventa una bestia quanto gli vengono in mente tanti di quei soggetti che pur non avendo fatto niente nella vita sia nel bene che nel male, vanno ancora in giro a pontificare e senza problemi economici. Vai Costamagna, vedrai che al primo euro sudato della tua vita, comincerai a sentirti ” oltre l’uomo “, il famoso Superuomo di Nietzsche. Allora si che potrai dire ” Così parlo Costamagna, altro che Zarathustra ” .