Il gommista Andrea Rapari indica la panchina dove ha visto il sacchetto. In alto il fermo immagine della donna scesa dal furgone bianco
di Marina Verdenelli
Il sacchetto marrone con dentro la neonata morta è stato visto alla fermata del bus da un gommista che lavora proprio davanti alla pensilina, a Trodica di Morrovalle. «L’ho notato alle 16,30 – racconta Andrea Rapari, 50 anni, titolare dell’officina in via Dante Alighieri – andavo a prendere il caffè al bar così ho attraversato la strada. Sono passato davanti alla fermata, ho notato un sacchetto scuro. L’ho aperto ma dentro c’era un altro pacchetto di plastica che non ho toccato per educazione». Il gommista oggi si è presentato in Commissariato, a Civitanova, per rilasciare la sua testimonianza che ora avvalora le dichiarazioni fornite sin da subito dalla 15enne che ha sempre sostenuto di aver preso quel sacchetto marrone, il 23 dicembre, alla fermata del bus di Trodica, davanti alla gioielleria Dora Lombardi e di averlo portato poi a Civitanova, nel condominio di via Dalmazia 176/a dove è stato aperto facendo la macabra scoperta.
Intanto ci sono le immagini (video in alto), riprese dalle telecamere della gioielleria Dora Lombardi, del furgone bianco sospetto, da dove scende una donna. Il mezzo è stato notato nel parcheggio vicino alla fermata del bus, alle prime luci dell’alba, dove poi è stata trovata la busta con la neonata morta. Segnano le 7,35 quando il mezzo arriva. Sul fronte delle indagini è stata risentita la 15enne ed è stata sentita anche la donna straniera, sui 30 anni, medicata al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata la sera prima del ritrovamento della neonata morta. Altre segnalazioni, di donne che si sono rivolte ad altri pronto soccorso della provincia, sono arrivate alla squadra mobile che sta vagliando 4-5 casi.
La donna che si avvicina alla pensilina
GOMMISTA – Rapari ha lasciato il sacchetto alla fermata pensando di prenderlo dopo il caffè. «Ho pensato che chi lo aveva dimenticato sarebbe tornato a prenderlo – continua l’artigiano – mi sono detto che se al rientro dal bar era ancora lì allora lo avrei preso per custodirlo in attesa che qualcuno lo reclamasse». Ma tornando dal bar il gommista è stato preso da altro. «Ho visto due clienti davanti al mio negozio – prosegue Rapari – quindi mi sono affrettato a riaprire e mi sono completamente dimenticato del pacchetto. Non so se stava ancora sulla panchina. Poi non ci ho fatto più caso». Solo leggendo poi le notizie sulla stampa si è deciso questa mattina a fornire la sua testimonianza alla polizia. «Prima non gli avevo dato peso – continua Rapari – poi mano a mano che leggevo le cronache e parlando anche con un amico abbiamo chiamato la polizia e sono andato in Commissariato. La busta era al centro della panchina e non ho visto nessuno vicino».
La pensilina e davanti il negozio del gommista (foto Federico De Marco)
IL VIDEO DELLA DONNA – Dalle immagini si vede il furgone bianco. Scendono in due. La donna, con gonna e cappotto, e una figura che sembra maschile che la raggiunge passando dal lato di guida. Si fermano per pochi secondi. Lei se ne va a piedi, verso la fermata del bus, ha qualcosa in mano. Passa davanti alla pensilina. Le immagini non permettono di vedere oltre. Se si ferma o se lascia qualcosa. Indietro non torna. La figura maschile sale a bordo del furgone, dal lato del passeggero. Il mezzo poi riparte, forse a bordo c’era una terza persona alla guida o l’uomo risalito si mette lui al volante. Il tutto dura un minuto e venti secondi. Poco dopo inizia a farsi giorno. Se il furgone e la donna c’entrino con la busta marrone è ancora in fase di indagine.
INDAGINI – La 15enne è stata risentita oggi in Commissariato. La donna straniera, sui 30 anni, medicata al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata la sera prima del ritrovamento della neonata morta non avrebbe fornito elementi utili alla vicenda. Sarebbe quindi stata esclusa, per ora, sulla possibilità che sia la mamma della neonata. La polizia ha altri 4-5 casi da verificare, pazienti che si sono rivolte alle strutture sanitarie dell’entroterra per problematiche compatibili ad un aborto. Ancora sospesa l’autopsia sul corpicino dopo l’esame esterno effettuato la vigilia di Natale. Il pm Claudio Rastrelli ha rinviato l’esame autoptico e anche quello del Dna a data da destinarsi. Il fascicolo, per aborto illegale, è ancora aperto a carico di ignoti.
Andrea Rapari (foto Federico De Marco)
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Domanda : se ci fosse stata una bomba ?
Adesso parlano tutti, ma prima regnava un silenzio omertoso.
Meditate gente.
Mi viene da pensare, che il sacchetto sia stato fatto trovare per dare al corpicino una degna sepoltura. Certo, potrei sbagliare, ma considerando che c’è chi getta bimbi nati sani nei bidoni della spazzatura…
hanno voluto che qualcuno trovasse il pacchetto