di Federica Nardi
(foto di Lucrezia Benfatto)
«Hai sempre lottato, non era questo il tuo destino. Non dimenticheremo mai la tua voglia di vivere. Che il tuo sorriso e i tuoi occhi illuminino i nostri giorni». Sono le parole rotte dal pianto di Giovanni, il cognato di Chiara Scirpoli, la 23enne trovata morta a Siviglia. Le pronuncia in chiesa, a Santa Croce, dove una folla di persone questa mattina ha partecipato al funerale della giovane, a Macerata. La mamma Raffaella, all’uscita del feretro si è sentita male.
«Amavi la semplicità, vivere, sognare. Ricordo quando giocavi con le nostre figlie, che ti amavano così tanto», ricorda Giovanni, prima del saluto finale a Chiara. «In un momento così doloroso e toccante occorre coraggio. Quelli che la famiglia deve avere per affrontare questa perdita incolmabile, aiutata dalla comunità di Macerata», dice nell’omelia don Alberto Forconi, che ha officiato la funzione accompagnato da don Aldo Pieroni, parroco di Camerano, e che al termine ha ringraziato tutti gli intervenuti a nome della famiglia.
Fiori bianchi e viola sulla bara, palloncini degli stessi colori sono volati alti in cielo quando il feretro è uscito dalla chiesa. In molti hanno urlato il nome di Chiara, fra gli applausi commossi della gente, in tanti hanno gridato «Perché?». Rantoli di dolore accompagnati dal pianto singhiozzante dei familiari, della nonna e della madre, che ha avuto un leggero malore mentre scendeva le scale della chiesa, sorretta dal marito e dalla sorella. Una scena che ha colpito e commosso le tantissime le persone presenti per dire addio alla ragazza. Tra di loro anche il sindaco Romano Carancini, che dopo aver abbracciato la mamma e il papà di Chiara ha preso posto vicino ai familiari e agli amici della 23enne, in piedi intorno all’altare. Alcuni amici di Chiara si sono avvicinati al feretro durante la cerimonia e hanno posato sulla bara fiori bianchi e viola, i colori preferiti della ragazza.
«Non abbiamo parole, era amica di tutti. Sempre sorridente e solare. Ci dispiace tantissimo», hanno commentato alcuni degli amici più stretti di Chiara, che all’uscita della chiesa di Santa Croce hanno raccolto su un foglio le firme dei presenti: un modo semplice per testimoniare la vicinanza a una famiglia distrutta dal dolore e ancora in cerca di risposte. Mentre alcuni palloncini bianchi e viola venivano liberati nel cielo, un applauso ha rotto il silenzio, denso di tristezza, che aveva accompagnato la funzione, tra le grida dei familiari che hanno seguito il feretro chiamando il nome della giovane scomparsa. È una città intera a dare l’ultimo saluto a Chiara. Il feretro della giovane, arrivato ieri pomeriggio in città, è stato accolto dai presenti, stretti nel dolore per la sorte così tragica accaduta alla 23enne che si era trasferita a Siviglia ai primi di dicembre e che è morta, secondo l’ipotesi delle autorità spagnole, per una intossicazione da farmaci.
(Servizio aggiornato alle 12,16)
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Riposa in pace!!! :-*
Che Dio aiuti la tua famiglia piccola!!!
Riposa in pace