di Marco Ribechi
Niente di politico nelle defezioni della maggioranza al consiglio comunale di Civitanova. Le assenze sarebbero giustificate e impreviste. E’ così secondo il sindaco Claudio Corvatta e la capogruppo Pd Mirella Franco per la chiusura dell’assise cittadina di ieri sera, causata dalla mancanza del numero legale per votare (leggi l’articolo). Assenze pesanti quelle dei quattro consiglieri di maggioranza che però sono state causate da «coincidenze sfortunate» come le ha definite il sindaco Corvatta. Nessuna frattura nel partito. «Non c’è nessun problema di sostanza – spiega il primo cittadino – I due medici assenti erano impegnati uno con la notte in ospedale e l’altro con un convegno. Angelini era occupato a causa del suo lavoro di farmacista. E l’ultimo aveva un impegno improrogabile».
Lo stesso sindaco aveva però affermato che la decisione da dibattere, sulla riduzione delle partecipate, sarebbe stata una data storica (leggi l’articolo): «Certo questi eventi potevano confluire in cento altri consigli meno importanti – conclude il sindaco – Vorrà dire che la giornata storica sarà rimandata a venerdì (domani, ndr)». Sulla stessa linea Mirella Franco, capogruppo del Pd in consiglio: «Non è niente di preorganizzato – commenta il consigliere – Si tratta però di casualità. Angelini ad esempio aveva avvisato che avrebbe fatto tardi. Non voglio minimizzare, resta una cosa grave e estremamente antipatica. Anche nei confronti dei tanti presenti che si aspettavano i dibattiti sulle partecipate e sulle unioni civili. Il Pd dimostrerà domani che voterà compatto al fianco del sindaco i punti all’ordine del giorno».
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Ultimamente la nostra amministrazione usa termini carichi di enfasi, come: passaggi storici, pietre miliari, scelte epocali, passi verso il progresso. Conscio che stiamo attraversando un periodo pieno di promesse, che cambieranno di bene in meglio, di male in peggio, di male in meglio o di bene in peggio… insomma in qualche modo si cambierà, come umile pecora del gregge, guidato dal grande Pastore, vorrei dare il mio contributo a questo moderno linguaggio con alcune frasi che giudico adatto al grande periodo di trasformazione a cui stiamo andando incontro e spero risulteranno piacevoli al Re della transumanza.
Qui si fa la storia o non si fa
Si deciderà tutto qui
Chi può aspettare aspetterà.
V. Rossi
Se la storia la facciamo raccontare solo a chi ha vinto, che storia è?
(G. Pansa)
Qui si fa l’Itàlia o si muòre.
G. Garibaldi ( Non c’entra niente però ci sta bene ).
I piccoli uomini non fanno la storia, raccontano storielle. Leonida Rubistein
La storia è fatta più di strette di mano segrete che di battaglie, bollettini e proclami.
(John Barth)
Abbiamo scritto la storia con il sangue. Se non siete schizzinosi, leggetela!
(Ninus Nestorovic)
Storici e cordiali saluti per una serata che si annuncia….purtroppo.
Credo pienamente nelle parole del Sindaco. E’ logico e torna. Perchè mai i Consiglieri di Maggioranza del Centro-Sinistra dovrebbero spaccarsi sulle partecipate? Nella vicenda Civita Park hanno votato di tutto e di più. E secondo me, ripeto, secondo me, la vicenda ha anche gravi profili di illegalità. Ma su ciò deciderà la Magistratura che è l’Autorità competente in materia. Rimangono comunque sulla vicenda gravissime responsabilità politiche. Continuare i lavori in assenza di polizze valide, concedere continue proroghe, accettare garanzie immobiliari in luogo di polizze, concedere costruzione ( per i 3 milioni che eccedevano la vecchia convenzione) e gestione del Palas senza bando. Tutto ciò, se anche non dovesse avere conseguenze penali, è politicamente scandaloso. Gente che ha votato tutto ciò, sicuramente non avrà problemi a votare l’accorpamento (e/o vendita) delle partecipate nella modalità conveniente o sconveniente per il Comune che sia. Hanno già fatto di tutto e di più……… solo le Autorità preposte al controllo li possono far cadere. Sperare in un loro ravvedimento o in una frattura interna è un sogno………..
L’accorpamento delle Partecipate per alcuni settori della maggioranza è un boccone dolce-amaro ma per la città e a medio termine amaro amaro per la città.L’accorpamento-taglio delle Partecipate arriva con due anni e mezzo di ritardo. L’accorpamento era presente già dall’aprile del 2012 nel Programma del Sindaco e del centro sinistra ,dato per imminente nel dicembre dello stesso anno,proposto ma dal “Comitato dei Saggi” inascoltato, ri/promessa nel 2013 ,successivamente oggetto di una formale decisione con una Delibera di Giunta poi immediatamente revocata per i tanti mal di pancia della maggioranza. In seguito oggetto di una richiesta di verifica politica per arrivare ad una consulenza esterna. La proposta in discussione è in qualche modo la sintesi trovata dopo mesi di lotte e polemiche interne alla maggioranza per mantenere gli equilibri di potere al suo interno.
Di certo questa riorganizzazione accorpamento non sarà quella Multiservizi che si ipotizzava nel Programma Elettorale del 2012.La proposta attuale sarà in qualche modo ulteriormente peggiorata dalle nuove legislazioni nazionali sul taglio delle Partecipate volute dai Presidenti Monti e Renzi..
Al Sindaco voglio rivolgergli due domande:
1°ha calcolato quanto di negativo in più sul piano finanziario ,del walfare,dei servizi probabilmente nell’occupazione a medio termine c’è nella proposta di riordino delle Partecipate rispetto alle diverse possibilità se un riordino delle stesse lo avesse proposto al Consiglio pochi mesi dal suo insediamento?
2° quale è stato il rapporto Sindaco ,Giunta ,CDA delle Partecipate civitanovesi con i Sindacati di categoria . Una osservazione questa perché le decisioni che inevitabilmente saranno adottate non sono “neutre”. Riguardano i cittadini ma anche i lavoratori delle Partecipate compresi quelli precari ,le professionalità,le prospettive a medio e lungo termine. Due questioni queste di cui non si stente parlare da parte degli amministratori comunali.
Sulle assenze del precedente consiglio comunale non c’è niente di eclatante si voterà punto. L’unica nota che da il senso della tensione in maggioranza è stato l’intervento del Consigliere Piero Gismondi di “ Nuova Città” che ha voluto,cosa rara in questa consiliatura,far mettere a verbale le assenze nel gruppo del PD .Probabilmente per futura memoria politica.