di Enrico Maria Scattolini
UN NUMERO MERITA L’ATTENZIONE DI TUTTI: Con il pareggio contro la Lucchese, i biancorossi hanno raggiunto quaranta partite consecutive d’imbattibilità in campionato (+). L’ultima sconfitta risale infatti al 6 aprile 2014.
UN RECORD che ha pochi paragoni nel calcio italiano. Passerà alla storia nel segno di Mariella.
TARDELLA (+). Questo le deve essere unanimamente riconosciuto!
UN EPISODIO FRA IL SIGNIFICATIVO E L’INCREDIBILE (-) che merita subito di essere raccontato. Si è verificato nel pomeriggio dell’altro ieri all’Helvia Recina, poco prima di Maceratese-Lucchese (leggi la cronaca).
SIGNIFICATIVO perché l’accaduto dimostra che non c’è limite umano alle conseguenze della normativa per l’accesso agli stadi che ospitano il calcio professionistico.
INCREDIBILE per l’assurdità del suo contenuto..
AL SITO DI CONTROLLO si è disciplinatamente presentato un avvocato maceratese, munito di regolare biglietto nominativo, con in braccio il figlio, un bimbetto poco più che neonato. Al quale è stato però negato (-) l’ingresso perché non in possesso del medesimo tagliando che, seppure ovviamente gratuito, avrebbe dovuto permettere ai controllori di accertarne l’…identità. Questo infatti prescrive la legge, al di là di ogni ragionevole dubbio o eccezione.
IL GENITORE E’ STATO ALLORA COSTRETTO (-) ad affidare il piccolo alla premurosa attenzione di un parente che lo stava accompagnando allo stadio, a riguadagnare in tutta fretta a ritroso il percorso verso la (fortunatamente) vicina segreteria della Maceratese ed a munirsi dell’indispensabile documento. Solo così ha ottenuto il sospirato via libera.
CIONONOSTANTE IL PUBBLICO BIANCOROSSO HA SAPUTO VINCERE (+). Moralmnete recuperando quello che alla Benamata è sfuggito sul campo. In parte anche per colpa di sviste/errori arbitrali (—).
DUEMILA SPETTATORI ALL’HELVIA RECINA (+), al netto di una ventina di tifosi toscani.
UN OTTIMO RISCONTRO ALLE ATTESE DEL VERTICE SOCIETARIO (+)!, anche se il ritorno della Maceratese ad un campionato professionistico, dopo un digiuno d’oltre quarant’anni, forse avrebbe meritato un saluto ancor più solenne.
TANTO DA PRODURRE l’elogio della dottoressa Tardella (+). Nel quale ha sciolto, al limite delle lacrime, il nervosismo delle notti di vigilia di insonne trepidazione.
IL SUCCESSO L’HA CONQUISTATO la capacità (leggi pazienza) dei concittadini di sopportare e superare le notevoli difficoltà per raggiungere lo stadio (+).
CERTO DI GENESI ISTITUZIONALE per le ormai note regole; però con il sospetto che siano ulteriormente appesantite dalla rigidissima interpretazione da parte delle autoctone autorità preposte all’ordine pubblico (-).
PUR A CONOSCENZA DELLA SPARUTA PRESENZA DELLA TIFOSERIA OSPITE, in conseguenza dei biglietti anticipatamente acquistati nel rispetto dei tempi a tal proposito stabiliti, nulla è stato fatto per contenere, nei limiti del possibile, i sacrifici di quella maceratese (-).
ILLUMINANTE ESEMPIO (—) la conferma del blocco dei 250 posti macchina riservati ai supporters toscani a sud di via Dei Velini. Se al contrario fossero stati messi a disposizione dell’…intera collettività, avrebbero evidentemente alleggerito l’affanno dei “pistacoppi” nella ricerca di adeguata sistemazione delle proprie auto lungo la strada di scorrimento verso il parcheggio “Garibaldi” e/o in via Panfilo.
SUCCESSIVAMENTE COSTRETTI A COMPLETARE IL CALVARIO con code ai check-points di verifica delle identità all’ingresso della tribuna e della gradinata dell’Helvia Recina. Attività nella circostanza rivelatasi tutt’altro che fluida (-).
NONOSTANTE LA CAPILLARE PRESENZA di una trentina d’inflessibili stewarts, pressappoco al costo di cento euro cadauno. Rigorosamente a carico della Maceratese. Facile fare i conti di quanto sia costato – e costerà in futuro!- il servizio (-)
COMPRENSIBILE IL COMMENTO POST PARTITA DELLA DOTTORESSA TARDELLA, espresso con la consueta chiarezza all’interno della nuova sala stampa dello stadio. Stavolta coram populo, dal momento che il suo intervento è stato ripreso in diretta streaming nazionale dalle telecamere della Lega Pro Channel You Tube Sport: “Tutti i maceratesi hanno diritto di vedere la propria squadra. Anche chi non è in perfette condizioni di salute e non ha quindi la possibilità di raggiungere a piedi il campo di calcio.”(+). Con l’appendice della seguente promessa: ”In settimana mi incontrerò con chi di dovere per affrontare il problema.”
SEMBRA CHE LA SOCIETA’ BIANCOROSSA voglia ufficializzare la richiesta di una lettura meno rigorosa dei dettami ministeriali, sovente troppo passivamente recepiti dalla Federcalcio. Nel contesto dell’auspicio dell’avvocato Giancarlo Nascimbeni, finalmente ritornato all’Helvia Recina dopo 28 anni di latitanza: “Che si dia spazio pure al buon senso, ovviamente nel rispetto di queste misure di prevenzione.” (+).
UN CHIARO INVITO a ….” Non essere più realisti del re”. Rischio ora come non mai incombente dalle nostre parti (-).
DOVE ANCORA SI RESPIRA SALUBRE ARIA DI SERENITA’ IN UN PIANETA CALCIO sempre più stonato e confuso (-). Come dimostrato dai nove clubs di Lega Pro recentemente deferiti ai competenti organi disciplinari per inadempienze oscillanti fra il mancato rispetto della tempistica per il completamento delle procedure d’iscrizione al campionato (traduzione: fidejussioni) e ritardi negli impegni economico-finanziari. Nella black list comparirebbero anche nomi importanti.
LA MACERATESE DI MARIELLA NOSTRA, ben lontana da questi impicci, meriterebbe maggiore considerazione (+). Soprattutto in casa porpria..
RISPETTO SINORA SICURAMENTE RICEVUTO DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE (+). Che l’ha messa in condizione d’iniziare regolarmente il campionato all’Helvia Recina (+). A differenza di altre consorelle distribuite fra nord, centro e sud Italia.
(NON A CASO SANTARCANGELO ospiterà Rimini-Maceratese di sabato prossimo).
PERFORMANCE DI CUI HA PUBBLICAMENTE GIOITO l’avvocato Carancini. Legittimamente orgoglioso del risultato, brillante regista (+) dei festeggiamenti per l’inaugurazione dell’impianto.
ANCHE SE, PER LA VERITA’, QUALCHE SMAGLIATURA E’ AFFIORATA (-). Come, ad esempio, la carenza di sedie (non dico comode poltrone) in alcune cabine della tribuna stampa, difficoltà di uscita dallo stadio dei cronisti alla conclusione del loro impegno nelle interviste di fine incontro …e qualche altra cosuccia.(-). Solo dettagli, però. Sicuramente rimediabili nel prossimo appuntamento casalingo con il Pontedera.
IL SINDACO è poi se n’è andato sugli spalti, a tifare e soffrire biancorosso (+).
NON SO SE ANCORA IN COMPAGNIA DEL VESCOVO DI MACERATA. Anche lui simpatico protagonista del vernissage (+). Soprattutto quando ha celiato sull’augurio di pragmatica alle due squadre. Al consueto “vinca il migliore”, ha fatto seguire un inusuale (per l’ufficialità della cerimonia) “…spero che questa sia la Maceratese! C’è sempre riuscita da quando sono fra voi.”
CONQUISTANDO ALFINE LA MIA SIMPATIA PERSONALE, allorchè ha confessato la sua fede interista (ma questo è un altro discorso).
POI C’E’ STATO L’EVENTO TECNICO, su cui stavolta vi risparmierò il tedio e/o il fastidio della mia analisi.
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Che strano, nessun commento tecnico da parte di Scattolini sull’esordio interno della Maceratese, si limita al solo dato statistico del quarantesimo risultato utile. Primato ovviamente destinato ad essere perso in un torneo professionistico, con corazzate come Spal, Pisa e via dicendo. Per il resto propone considerazioni logistiche sul nuovo Helvia Recina, che un lettore ha paragonato più che ad uno stadio di calcio al penitenziario di Guantanamo. Scattolini si comporta come quella persona che invitata in una casa si limita a descrivere l’arredo e non le persone che si incontrano. Peccato, perchè sarebbe stato interessante conoscere il suo parere sulla mancata vittoria sulla Lucchese, diretta concorrente alla “salvezza” e sulla squadra ad una punta schierata in casa da mister Bucchi, con altre due in panchina. Ciò mentre la Lucchese, che giocava in trasferta, ne aveva in campo tre, nel suo tipico 4-3-3. Con il risultato finale che i toscani portano a casa il punto che cercavano, lasciando l’esiguo rimanente alla Maceratese. Non starà ancora meditando, Scattolini, su quel top player in attacco che aveva annunciato nella sua rubrica, raccondando la discrezione per non disturbare le trattative? Abbiamo poi saputo che si trattava del capocannoniere di Lega Pro Donnarumma, che è giustamente approvato su palcoscenici che gli competono: la Serie B. Comunque il problema attacco per la Rata è solo rinviato, i nuovi arrivi in panchina si commentano da soli. Kouko non è una prima punta e non potrà mantenere la media di un gol a partita, i miracoli come noto non durano a lungo e il problema del deficit in attacco si ripresenterà
E’ vero che il tempo passa veloce ma forse la data precisa è il 6 Aprile del 2014! Altrimenti le partite di imbattibilità sarebbero più di 70 e i campionati da invincibili ben 2 (dall’Aprile 2013 ad oggi sono trascorsi infatti 2 anni e 5 mesi!).
Caporaletti…fai più bella figura a stare zitto. Non è mai bello lamentarsi degli arbitri, ma quello che è successo sabato all’Helvia Recina, onestamente, faccio fatica a ricordarlo, per la gravità e la sistematica avversità degli episodi.
Una terna arbitrale palesemente inadeguata, per non dire peggio, ha fatto sì che la Maceratese non raggiungesse la seconda vittoria in campionato, non concedendole un rigore evidente, ed annullandole due reti validissime, nel corso del primo tempo.
Per quanto riguarda il gioco, a me la Maceratese non è dispiaciuta, anche se a tratti la Lucchese ha fatto valere un buon possesso di palla e la maggiore esperienza nella categoria; al netto degli episodi appena citati, la Maceratese, dopo essere passata in svantaggio, ha macinato gioco ottenendo meritatamente il pari, ed ha avuto sui piedi di D’Anna un’occasione clamorosa per portarsi sul 2-1.
Quindi, caro caporaletti, vai a vedere la tua civitafognese, che sicuramente ti darà maggiori spunti…
Casoni, lei sì che capisce, complimenti, ha proprio indicato la strada giusta per la Rata in Lega Pro: prendersela con gli arbitri! Una linea di condotta che produce un duplice risultato: deresponsabilizzare il settore tecnico della società, assicurandogli che ha agito bene in sede di mercato, e “ingraziarsi” le simpatie del settore arbitrale, che non tarderà a ricompensare per gli “elogi” ricevuti. Altro risultato del suo modo di fare, e questo vorremmo proprio si evitasse, è “aizzare” i tifosi contro i direttori di gara procurando “casini” allo stadio. Come scrivevo in un altro commento, le critiche sull’operato degli arbitri sono il modo più facile per mascherare le “magagne” tecniche dell’organico. Non si attacchi, Casoni, ad episodi che accadono durante le gare, per segnare e vincere le partite ci vogliono gli attaccanti e la Rata centravanti forti e di categoria non ne ha. Se lei ricorda bene nella partita di sabato scorso i biancorossi hanno rischiato di subire la beffa nei minuti finali. La Rata ha trovato difficoltà sul proprio terreno con la Lucchese, in Lega Pro dalla scorsa stagione, che i tecnici danno con il Prato tra le formazioni più deboli. Quando la Maceratese incontrà corazzate come Spal e Pisa o squadre di alta classifica si aggrapperà ancora alle ingiustizie arbitrali? Sotto l’aspetto tecnico la Rata manca anche a centrocampo, non ha un regista ma solo interditori, precludendosi la possibilià di giocare per linee interne. Sviluppa gioco sulle fasce, vietandosi valide alternative per impensierire gli avversari. Comunque, potendo, c’è possibilità di tessseramento tra gli svincolati oppure bisognerà attendere la riapertura del mercato del gennaio 2016
Ha ragione,signor Conti.Sono i colori biancorossi che mi fanno vedere (quasi)doppio.Al di là,ovviamente,del disturbo dei miei anni.Grazie comunque della cortese segnalazione. Correzione effettuata.
Spettacolo!!! …avanti tuuuutta!!! …eh FORZA RATA!!! ✌
Scattolini, scusami, perché non proponi alla redazione di Cronache maceratesi di assumere Aldo “Brera” Caporaletti come secondo opinionista della Maceratese? Almeno sarebbe felice di avere una rubrica tutta per sé e a noi poveri tifosi della Maceratese, del tutto privi della sua cultura calcistica frutto dei suoi onorati 40 anni e passa di tifo rossoblu, encomiati pubblicamente dalla sua squadra del cuore 2 anni fa sul sito della Civitanovese, eviterebbe di farci usare il tasto di scorrimento in basso del nostro PC per leggere commenti più semplici dei suoi “editoriali”, per noi troppo elaborati…