Salvatore Zizzi, segretario provinciale del sindacato Ugl. E’ stato aggredito sul bus questa mattina. “E’ l’ennesimo episodio di violenza”
di Gianluca Ginella
Momenti di follia su di un autobus della linea Contram che, partito questa mattina alle 7,50 da Macerata, era diretto ad Ancona: all’altezza di Valle Cascia, poco prima di arrivare a Montecassiano, un nigeriano che era salito con un biglietto contraffatto ha aggredito con calci e pugni un controllore e un autista. L’uomo è poi riuscito a scendere, ma è stato identificato dai carabinieri. Ora controllori e autisti, esausti dalle continue aggressioni che subiscono da parte di passeggeri che non sono in regola con il biglietto chiedono che, come accade in altre province, come Ancona, sui bus viaggi, in maniera saltuaria, personale di polizia o carabinieri in borghese. Su questo era già stato chiesto un incontro in prefettura.
«Sembrava un forsennato, sputava bava dalla bocca, non si riusciva a tenerlo a bada dopodiché è fuggito via». A dirlo è Salvatore Zizzi, segretario provinciale del sindacato Ugl, controllore della Contram, che questa mattina alle 8,20 è stato aggredito insieme ad un autista da un passeggero del bus che era diretto ad Ancona. Si tratta di un uomo nigeriano che era salito con un biglietto contraffatto e quando il controllore lo ha scoperto ha perso la testa e si è avventato contro di lui con spintoni, pugni, calci.
Questo quando il bus era arrivato all’altezza di Valle Cascia. L’uomo, come racconta Zizzi, ha prima aggredito lui e poi l’autista dell’autobus, Graziano Cervelli, di Montecavallo. Entrambi hanno riportato ecchimosi nel tentativo di parare i colpi del nigeriano che alla fine è riuscito a guadagnare l’uscita e a scappare. Zizzi e Cervelli hanno chiamato i carabinieri che sono riusciti a rintracciare il nigeriano e a identificarlo. «Lo denunceremo» dice Zizzi. Che poi rimarca il fatto – come altre volte aveva fatto in passato – che episodi simili sono ormai diventata la triste quotidianità del personale che viaggia sugli autobus. Aggressioni che avvengono di continuo, con episodi gravissimi come quello accaduto il primo aprile dello scorso anno al controllore Vitangelo Corvatta a cui una donna nigeriana aveva strappato la falange di un dito con un morso (leggi l’articolo). «Questo di oggi è l’ennesimo episodio di violenza ai danni del personale ogni giorno impegnato a garantire il diritto della mobilità ai cittadini – dice Zizzi –, abbiamo chiesto una riunione in prefettura per fare delle richieste precise in merito, cioè la presenza in maniera saltuaria di personale delle forze dell’ordine in borghese a bordo degli autobus. Questa ipotesi – continua Zizzi – è stata già adottata in varie località italiane è ha dato i frutti sperati in quanto da parte di coloro che non rispettano le regole si crea un dubbio sul fatto che in mezzo agli altri passeggeri possano esservi dei poliziotti o carabinieri creando di fatto un deterrente- Stiamo in attesa di essere convocati dal prefetto per proporre idee fattibili e concrete in quanto il personale è veramente messo a dura prova in special modo nelle corse serali e notturne. Speriamo che il prefetto tenga conto della situazione ormai diventata insostenibile, si vive nel terrore».
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Una persona perfettamente integrata, il futuro dell’Europa… Ma fatemi il piacere….
Basterebbe dare un taser ai controllori…
Mo do lo porta in albergo tre stelle all inclusive ?!!! A da rvenì quel signore…vedrai che raus…!!! Roba fa matti !!!
nella savana sono abituati cosi’….è la loro cultura,va rispettata.
Solo ancora gli imbecilli del multiculturalismo e della fratellanza credono che questi nostri fratelli neri siano come noi e integrabili. Sono invece selvaggi, impulsivi, opportunisti, sanguinari, che fuggono da regimi selvaggi, impulsivi, opportunisti, sanguinari e ladri. Gli Africani dell’Africa nera scappano da regimi che li massacrano e fanno loro la pelle se laggiù accadesse ciò che è accaduto ai due della Contram. Qui è per loro una pacchia: mangiano, sono riveriti, coccolati, scusati, amati, preferiti da tutti gli altri Italiani agli Italiani che stanno nella povertà. Saranno cazzi amari per le nuove generazioni aver accolto fraternamente Africani che sono 3000 anni indietro a noi, e musulmani rimasti a 1300 anni fa. Purtroppo è una eredità che lascerò ai miei figli e nipoti.. Levatevi dalla testa che possono essere integrati e cambiati. Pure noi siamo rimasti ancora come eravamo cento anni fa. Figuriamoci questi che cento anni fa giravano nudi con la pannella e la lancia.
grazie Boldrini,grazie Alfano,grazie Renzi,queste sì che sono risorse!
Ma lo hanno anche arrestato o soltanto identificato?
Razzista ? Certo che lo sono. Non posso non credere che la razza degli onesti sia superiore a quella dei criminali. Discrimino e continuerò a discriminare chi delinque e tutti coloro che calpestano la legge e quindi di riflesso anche la storia italiana! Non è un problema di colore o di etnia, è un problema di adattamento. Per quanto concerne i nuovi arrivati, credo che nel momento in cui sei ospitato sei tu che devi adattarti alle leggi e agli usi del nuovo popolo. Se in Italia si pagano i biglietti dei mezzi di trasporto (così come credo in tutti gli stati civili del mondo) li paghi, altrimenti rimani dove sei oppure usi le “motofette” (piedi n.d.r) … italiano, nigeriano, americano, o giapponese che sei …!
non posso che condividere al 200% l’analisi di Giorgio Rapanelli
Non bisogna generalizzare, invece occorre chiedere la certezza della pena (e il braccialetto elettronico).
In America per salire sul pullman non c’è il biglietto, c’è il tornello: se metti monetina entri, se non metti monetina resti fuori.
Per Blanchi: chi ha la tessera non sale?
La misura è (da tempo..) colma…
sarà pazzo il negeriano o magari il controllore non è nuovo ad arroganza nei confronti degli stranieri?
Dobbiamo far capire che la persona umana va rispettata e non aggredita fisicamente al di là dell’arroganza caroFederico Bozzi. E quando si giunge al l’aggressione violenta che la persona, straniera o non va sempre condannata. O forse tale concetto non le è chiaro!?
sciocco pensare che il leone possa convivere pacificamente con l’agnello
Per Bozzi. Il controllore che contesta il REATO di contraffazione di titolo di viaggio non può che essere visto come arrogante da chi ha commesso quel reato. Ma in ogni caso non si deve permettere non solo di alzare le mani, ma neanche di replicare in modo sgarbato.
Intendo la persona che ha commesso il reato.
Quell’autobus io l’ho preso abbastanza spesso in passato, per fare la tratta Macerata – Ancona, e devo dire che non c’erano mai stati problemi, salvo qualche bisticcio di ordinaria amministrazione con qualche studente che provava a non pagare il biglietto oppure acquistava il biglietto per una tratta inferiore rispetto al tragitto che doveva fare…….ora mi è capitato soltanto l’anno scorso di prenderlo e devo dire che non sempre gli autisti sono tranquilli. E’ vero che ci sono gli extracomunitari che se non pagano debbono essere invitati a scendere, e se non scendono vanno chiamate le forze dell’ordine, ma è anche vero che spesso gli autisti ci vanno prevenuti e li trattano male a prescindere. Capisco che quel tipo di lavoro, sempre per strada, è altamente stressante e non è facile avere a che fare tutti i giorni con la gente, però non è possibile innovervosirsi solamente alla vista di un extracomunitario. Chiaramente l’episodio accaduto riguarda una persona che sta fuori di testa e per me è solo un caso che si tratti di un extracomunitario.
Non conoscendo i fatti e non essendo stato presente alla lite,sono più propenso a porgermi delle domande piuttosto che sparare sentenze e sentirmi nel giusto a prescindere …sig.ra Ornella e sig. Aldo
Poi quando si tratta di uno straniero iniziano i commenti razzisti;li considerate come una aggressione oppure vi aspetta di diritto essere arroganti con gli stranieri???