di Marco Ribechi
L’ombra della Sibilla appare sul Monte Priora. Il profilo del volto dell’indovina, sulla quale esistono infinite leggende, è stato immortalato in uno scatto fotografico realizzato dal gruppo “The X plan” formato da tre ragazzi umbri in cerca di misteri, giunti alle sorgenti del Tenna in seguito a complessi calcoli numerologici. E’ proprio lei? Lo pensano i ricercatori del mistero. «Da sempre siamo interessati alle storie che circolano riguardo la presenza su questi monti della famosa Sibilla, per passione studiamo folclore, astronomia e scienze antiche – dice Diego Antolini, portavoce del gruppo – Avevamo fatto il calcolo numerologico e astronomico del luogo e dai risultati avevamo deciso che il giorno migliore per avere “un segno” sarebbe stato il 4 luglio. Così abbiamo setacciato l’area, alla ricerca della presenza della leggendaria Sibilla».
I ricercatori prima di affrontare il viaggio hanno fatto dei complessi calcoli numerologici e astronomici dell’area
I ragazzi, tutti 34enni, viaggiano alla ricerca di messaggi esoterici, in Italia e all’estero. Con dei calcoli basati anche sui tarocchi identificano le probabilità di catturare questi messaggi, proprio come è avvenuto al Pizzo della Regina dove sono riusciti a fotografare quello che hanno chiamato “L’urlo della Sibilla”. «Abbiamo passato tre giorni sull’Appennino – continua Diego Antolini – Siamo partiti da Rubbiano attraversando l’Infernaccio e risalendo il Monte Zampa e tramite la cresta siamo arrivati alla grotta della Sibilla. Qui siamo rimasti un po’ delusi anche se sapevamo dell’inagibilità della grotta. Allora abbiamo deciso di proseguire fino a Casale Lanza ed è in quella valle che abbiamo avuto l’apparizione. Dal nulla, immenso su tutto il fianco della montagna abbiamo visto la sagoma del volto della Sibilla».
L’immagine è rimasta immobile per circa 8 minuti, per poi confondersi con la luce e le ombre circostanti. «Guardavamo la parete della Priora che si chiama anche Pizzo della Regina. Il nome ci è sembrato subito evocativo di qualche arcano. Per alcuni minuti era come essere immersi in un film muto: non si sentiva nessun uccello, nessun grillo. E’ sceso come un velo di silenzio che ha catturato tutto l’ambiente circostante». Il gruppo tiene a precisare che non sono alla ricerca di scoop sensazionalistici, il loro approccio è scientifico: «Abbiamo una visione obiettiva, ricorriamo a spiegazioni di tipo esoterico solo quando ogni ipotesi scientifica crolla. Si tratta di esoterismo perchè sono scienze che non vengono insegnate ma non sono assolutamente segrete. I nostri calcoli erano basati sulle date astrali e sulle congiunture tra i pianeti, infatti in quei giorni Venere e Giove erano allineati nel punto più vicino alla Terra. Questi calcoli sono poi riportati ai tarocchi che aiutano a capirne il senso con la loro complessa e vasta simbologia».
Secondo “The X plan” la Sibilla ha voluto lanciare un messaggio ambientale: «Abbiamo avanzato varie ipotesi – continua il membro del gruppo – che fosse un lamento, un canto. Ma poi ci siamo soffermati più sull’idea che esso sia un grido di avvertimento. Considerando lo scenario di deforestazione la Sibilla ha voluto ricordarci che lei è presente e che sta soffrendo. E’ un invito quindi a rispettare il suo regno naturale». I tre amici hanno anche effettuato delle ricerche in internet e su vari testi ma non è possibile trovare in nessun testo altre testimonianze di questa apparizione: «Non c’è traccia dell’ombra in nessun racconto. Ci piacerebbe approfondire questo filone di studi. La nostra sfida è capire se il prossimo anno nello stesso giorno e alla stessa ora si verificherà lo stesso fenomeno. Tutti sanno che i Sibillini sono dei monti magici, intrisi di leggende mai verificate ma che hanno influenzato molto la tradizione e la vita su queste terre. Non importa se si creda o no alla Sibilla , quello che conta è comprendere i messaggi della natura che ci vengono inviati ogni giorno sotto molte forme differenti».
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Degno di Giacobbo e dei grandi approfondimenti di Voyager
Avete mai sentito parlare del test delle macchie di Rorschach? Bene, quello della Sibilla è come il test delle macchie di Rorschach.
Oltretutto la villeggiatura è finita e i turisti non arrivano più fino al prossimo anno.
Per Nardi. Giacobbo è il divulgatore che tra la spiegazione esoterica e quella scientifica preferisce la prima.
una bella nuvola
D’accordo. Non cogliendo una grande scientificità e non dando molto peso allo status di divulgatore di Giacobbo ero ironico.
Spettacolare!!!
Lo callo fa brutti scherzi!
è Ozzy Osburne
Sembra Matteo Renzi
Mi sembra sia più serio, ma molto più serio e preparato Crozza con Kazzinger (https://www.youtube.com/watch?v=KZ1K8qo5M1s) piuttosto che il divulgatore Giacobbe.. 😀
Uau!!!!
Purtroppo le ombre che incombono sul Parco dei Monti Sibillini sono altre, non quelle della Sibilla.
Eeeeeeeee booooomm!!!! Eccola!!!!
a me sembra la Boldrini di profilo
i primitivi riversano nella loro religione animistica tutto il male che circonda la loro vita piena di angosce a causa delle difficoltà esterne.
va bene siamo nel 2015 ma la fantasia e il mistero esisteranno sempre non credete???????
Facile con photoshop…
la strega Sibilla
E mi mancava il commento col photoshop! quando non si sa come giustificare determinate cose si tira sempre di mezzo Photoshop
Quello che più mi stupisce è che Cronache maceratesi possa dare tanto spazio a notizie simili.
Per Corridoni. Giusta osservazione. Potrebbero fare una bella inchiesta giornalistica sulla vita delle cooperative. Ma ne sono capaci? Mah!
Niente Photoshop! Spesso le condizioni di luce creano strani fenomeni, probabilmente insignificanti il giorno prima o il giorno dopo! E chissà che questo fenomeno, che chiaramente può verificarsi solo uno o due giorni all’anno, non abbia contribuito alla leggenda (ripeto leggenda non realtà) della Sibilla!
Quindi la notizia è invece interessante, ci sarebbe da studiarla di più!
die Tragen und die Traumerischen
misstrauen ihren eignen Gluten
und wollen, dass die Berge bluten,
denn eher glauben sie dich nicht,
A me, più che la Sibilla (che non sappiamo com’era e se c’era), l’ombra ricorda la silhouette di Billie Holiday (che invece sappiamo bene com’era e come cantava). A me tuttavia non dispiace che questi ragazzi abbiano fatto questa foto: mi dispiace per loro se credono davvero in un messaggio extrasensoriale da parte della Sibilla, ma la cosa in sé è affascinante. Come certe sagome che si formano nelle nuvole soffiate dal vento: piccoli capolavori della natura, quando incontra la nostra fantasia.