Il 10% dei civitanovesi non vaccina i propri figli. Uno su dieci dice no. Anche in città aumenta la tendenza nazionale a non sottoporre i nuovi nati sia ai vaccini obbligatori che a quelli facoltativi suggeriti dal sistema sanitario. Un trend che preoccupa i servizi sociali che hanno segnalato l’escalation a sindaco e all’Asur, oltre che al tribunale dei minori. E nella risposta da parte della responsabile del servizio dipartimento igiene e sanità si allerta ad una maggiore attenzione dato che il crollo dei vaccini potrebbe far insorgere nel lungo periodo il ritorno di malattie infettive molto dannose e potenzialmente letali. La maggiore informazione e l’accesso a dati e aspetti clinici hanno portato i nuovi genitori ad un maggiore scetticismo verso le forme di vaccino esavalente e trivalente che immunizzano nei confronti di malattie come poliomielite, difterite, tetano, epatite b, pertosse e hib, ma anche morbillo, parotite e rosolia. Dal 2006 al 2012 sono state solo 4 le famiglie che hanno deciso di non vaccinare i figli, mentre nell’ultimo triennio la percentuale è triplicata. Su 383 nascite del 2013 sono 13 i non vaccinati, e salgono quasi del doppio nel 2014 con 25 rifiuti su 359 nascite. Un aumento considerevole anche a fronte del calo delle nascite. Al 6 agosto di quest’anno il dato che ha poi allarmato i servizi sociali: sono già 20 i rifiuti pari quasi al 10% delle nuove nascite (205 al momento i bebè venuti al mondo in città). Un rischio per la responsabile del servizio Asur Tiziana Bentivoglio che sottolinea come la situazione sia ormai nota e lancia l’allarme sui rischi: «Da qui a non molto – scrive in risposta ai servizi sociali – riavremo casi di malattie infettive tra la popolazione non vaccinata, compresa la polio». I servizi sociali hanno contattato i genitori, tutti adulti ben consapevoli e informati, con un elevato livello di scolarizzazione, circa i rischi, ma la totalità dei contatti ha preferito evitare la vaccinazione.
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forse non è chiaro il discorso che vaccinarsi riporta a galla di nuovo la malattia ….
Sarebbe troppo cinico poi rifiutare le cure a chi si ammala, dopotutto sono piccoli innocenti vittime dell’idiozia dei genitori. Allora magari un po’ di galera ai genitori se poi si ammalano i figli. Un tale diceva: due cose sono infinite…e costui di infinito se ne intendeva…
Salve , sarebbe interessante sapere anche i dati di Fermo che sicuramente non sono da meno rispetto a Civitanova in fatto di rifiuto ,qualcuno li ha?
La gente proprio non ci arriva, poi quando un altro bambino morirà di morbillo per non essere stato vaccinato (come già successo a Roma) i genitori dovranno convivere con dolore e senso di colpa per tutta la vita… tanto più che è stato dimostrato che il medico inglese che aveva ipotizzato la correlazione vaccini/autismo aveva montato il suo studio per vendere i suoi vaccini alternativi in accordo con una casa farmaceutica. I vaccini servono per proteggere sia chi viene vaccinato sia chi, per motivi di salute, non può vaccinarsi per l’ignoranza non c’è vaccino.
liberi di scegliere, ci mancherebbe, ma non dovrebbero stare in mezzo alla gente a mio parere
L’argomento è delicato un bel pò. Genitori che decidono per il bene dei loro figlI.
Due dottori che dicessero la loro non sarebbe mica male.
Da pragmatico valuterei le percentuali di infezione dovute al vaccino (che esistono come il decesso per tonsillectomia), contro quelle naturali.