di Alessandro Trevisani
Trenta giorni per rimuovere tutto: torre faro, uffici, bagni e gru per caricare le barche. È l’ordine perentorio che oggi il Comune di Porto Recanati ha inviato alla Lega navale di viale Scarfiotti. Motivo: i manufatti, che sono autorizzati solo per 8 mesi all’anno, con la condizione che siano rimossi a ogni chiusura di stagione, sono risultati abusivi il 31 marzo scorso, dopo un’ispezione della Delegazione di Spiaggia. Da lì è partito il procedimento del settore Urbanistica, che è andato avanti nonostante che l’associazione avesse chiesto, lo scorso 9 aprile, un vero e proprio permesso a costruire.
Finché oggi è arrivata l’ordinanza di demolizione firmata dalla segretaria comunale, che ha gettato nello sconcerto gli associati della Lega navale, e in teoria potrebbe aprire l’ennesimo capitolo giudiziario con protagonista il Comune di Porto Recanati, come spiega l’avvocato Francesca Risito, che rappresenta la Lega navale: Alla diffida del Comune (arrivata il 5 maggio, ndr) non abbiamo ritenuto di adempiere, perché c’erano dentro diverse inesattezze. Abbiamo cercato un accordo extragiudiziale col Comune, per evitare un ricorso al Tar e mantenere un rapporto cortese come finora è stato”. Ma finché c’è stata la giunta Montali non c’è stato nulla da fare. Dopo l’arrivo di Passerotti, però, la Lega navale ha cercato subito un incontro col commissario.
“Lo abbiamo incontrato ieri – riprende Risito – e lui si è reso disponibile a verificare la questione con l’ufficio tecnico, e a provare a evitare un giudizio in tribunale. Nonostante la straordinaria gentilezza e disponibilità del commissario stamattina il segretario comunale ha emesso un’ordinanza di demolizione. A questo punto puntiamo a una soluzione bonaria, da cercare in tempo utile per poter fare, in caso di mancato accordo, un ricorso al Tar, per ottenere, intanto, una sospensiva del provvedimento di demolizione”.
A questo punto non mancheranno le polemiche in salsa politica, soprattutto a partire da questo ventilato disaccordo (o non accordo) tra il commissario e la segretaria comunale Maria Donato. Dopodiché sarà importante capire come è stata gestita la questione Lega navale – un ente che in città esiste da 25 anni e che si dedica a numerose attività di carattere sociale, come i corsi di educazione nautica nelle scuole – fino all’anno scorso. Senza contare che nella questione è entrata anche la Santa Casa di Loreto, cui appartiene il suolo che, escludendo la spiaggia, confina col cavalcavia su viale Scarfiotti, e che già lo scorso 26 giugno aveva diffidato l’associazione a demolire le opere che insistono sul suo terreno.
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Il comune interessato è Loreto o Porto Recanati?
Il manufatto è abusivo o no?
In ogni caso il commissariamento del Comune di Porto Recanati è stata una fortuna. Peccato che durerà poco.
e tutte le strutture fisse esistenti a scossicci ecc. sono regolari!!!!!!!!
Dopo che in Italia si è cementificato il 90% della costa (rendendolo spesso inaccessibile come fosse una proprietà privata) giusto per fare cassa ci si preoccupa di un prefabbricato…
Per Morelli, il prefabbricato non è in quel 90% di cui parli? E allora il Comune fa bene ad intervenire.