Maceratese, la rabbia dei tifosi
“L’addio a Magi è colpa della Tardella”

LEGA PRO - La Curva Just e il gruppo gradinata 40+: "Il mancato accordo ci ha ferito. Le motivazioni sono da ricercare nel modus operandi della presidente che interferisce nelle scelte tecniche con telefonate poco professionali". Sul flop della festa promozione all'Helvia Recina: "Ci è sembrata una disperata pubblicità elettorale e abbiamo deciso di rimanere a casa"

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I tifosi della Gradinata Just

I tifosi della Gradinata Just

di Andrea Busiello

Dopo l’addio a Beppe Magi (leggi l’articolo), i gruppi di tifosi storici della Maceratese Curva Just e 40+ (gruppo gradinata) intervengono in maniera decisa: “In merito a quanto scritto nei giorni scorsi dalla dottoressa Tardella ci sentiamo di dire la nostra – si legge all’inizio del comunicato emanato dai supporter – Ci sembra giusto ricordare i suoi meriti visto che ha preso il club dopo i play-out di Eccellenza nella stagione 2010-2011 e in soli quattro anni lo ha riportato nel professionismo. Fatta questa doverosa premessa ci preme ricordare che se questa splendida stagione sarà ricordata per decenni non lo dobbiamo solo a lei, lo dobbiamo ai ragazzi che hanno indossato la maglia biancorossa onorandola ogni domenica; lo dobbiamo allo staff; lo dobbiamo a Giuseppe Magi che oltre ad essere un invincibile mister si è dimostrato un grande uomo”.

Maria Francesca Tardella con la coppa vinta quest'anno

Maria Francesca Tardella con la coppa vinta quest’anno

Ed è proprio sull’addio del mister peserare che la frangia di tifosi intende prendere posizione: “Il mancato accordo ci ha ferito. Non contestiamo la scelta, che rientra nelle prerogative presidenziali, ma il motivo per cui è avvenuta. Le motivazioni sono da ricercare nel modus operandi della presidentessa che quasi quotidianamente mette alla porta collaboratori, non ultimo il giardiniere reo chissà di cosa, che interferisce nelle scelte tecniche con telefonate poco professionali, che utilizza i social network per rispondere a tifosi o per esporre i propri progetti societari che a suo dire saranno realizzati “finalmente” da professionisti. Bene ce lo auguriamo, ma che tali professionisti siano “finalmente” lasciati liberi di lavorare come meglio credano”. La piazza rischia di perdere parte dell’amore verso la Rata: “Il mancato accordo con Magi a cui mandiamo un grande abbraccio – scrivono i tifosi – rischia di spegnere quel sano entusiasmo di cui ogni squadra ha bisogno per dare il meglio in campo. Forse per qualcuno non è chiaro ma senza tifosi, senza ultras il calcio perde la sua anima. Parte del merito del ritorno in C va anche a chi da anni segue la Rata in tutti gli stadi d’Italia, va agli oltre mille di San Benedetto e ai 5.000 del 3 maggio e la loro volontà merita rispetto così come le loro idee”.

L'allenatore della Maceratese Beppe Magi

L’allenatore della Maceratese Beppe Magi

I supporter hanno deciso di disertare la festa promozione perchè “in tutta onestà ci è sembrata una disperata pubblicità elettorale evidentemente non andata a buon fine più che una serata di festa e proprio per tale motivo molti di noi hanno deciso di non partecipare, di rimanere a malincuore a casa – dicono i tifosi targati Just – Forse andrebbe rivisto il modo di pubblicizzare e di organizzare gli eventi, e in questo campo manca un professionista in società. Nonostante tutto invitiamo la città a non demoralizzarsi, a compattarsi e rimanere vicini ai colori biancorossi, a gremire gli spalti la prossima stagione la quale ci vedrà dopo anni nella categoria che ci compete”. Le conclusioni dei tifosi sono tutte per la Maceratese che verrà: “Facciamo un grosso in bocca al lupo al prossimo allenatore e ai prossimi giocatori che verranno all’Helvia Recina, perchè quello e solo quello è il nostro stadio. Già lo stadio. Nella serata di martedì si è tenuto un incontro fra gli sfidanti per la carica di sindaco (leggi l’articolo) e con sconcerto abbiamo dovuto assistere all’assenza del più importante portatore d’interesse e cioè la società Maceratese. Ora non ci si venga a dire che l’avvocato Nascimbeni, a cui va il nostro ringraziamento per il lavoro che sta svolgendo, ne era il rappresentante perchè così non ci è sembrato. La presenza della presidente, o di un suo delegato, non era forse il miglior modo per far sentire la propria voce e per far capire a chi governerà la nostra città l’importanza di questa gloriosa società sportiva? Ben vengano questi professionisti”.



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