di Marco Cencioni
A Civitanova c’era una strada intitolata a Giorgio Almirante, prima che la nuova giunta decidesse di cancellare l’operato di quella vecchia, togliendo il nome dello storico leader del Msi dalla toponomastica cittadina, scatenando così le ire di donna Assunta (leggi l’articolo). Ora, a Tolentino, il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Colosi vuole dedicare una via al politico, scomparso nel maggio del 1988. L’unica certezza è che dalla costa all’entroterra la polemica rimarrà molto accesa. Infatti, dopo l’idea del consigliere tolentinate con delega allo sport – lanciata nei giorni scorsi durante una conferenza di ringraziamento per i voti ottenuti alle regionali – si registra subito una forte presa di posizione da parte dei rappresentanti del Partito Democratico cittadino, che definire critici in merito all’ipotesi è un eufemismo. Colosi ha dichiarato di voler proporre in consiglio l’intitolazione di una via allo storico segretario del partito di destra, anche perché «ricorre quest’anno il 101esimo anniversario della sua nascita». Dopo aver affermato che questa è «un’idea che ho da tempo, da prima della campagna elettorale per le regionali, ma non volevo usarla come pubblicità», il consigliere sottolinea che «questa è una situazione diversa dal caso di Civitanova (leggi l’articolo). Abbiamo tante vie e così come ce n’è una dedicata a Berlinguer, rappresentante della sinistra, non vedo perché non si possa avere una strada intitolata a quello che è stato il leader della parte opposta, la destra sociale e popolare. Sono due figure storiche contrapposte ma che rappresentano la grande politica degli anni settanta e ottanta: ritengo giusto che ad entrambe sia reso omaggio senza strumentalizzazioni o speculazioni di nessun genere».
Il cartello di intitolazione a Civitanova che ha aperto una querelle infinita. Ora la proposta a Tolentino
Il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio, infine, ricorda che «anche l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del centenario della nascita di Almirante, lo definì come un politico animato da “un convinto rispetto per le istituzioni repubblicane” dicendo che “E’stato espressione di una generazione di leader che hanno saputo confrontarsi mantenendo un reciproco rispetto a dimostrazione di un superiore senso dello Stato”. Non vedo, quindi, quale problema possa rappresentare dedicargli una via».
La proposta di Colosi ha subito scatenato la reazione del Pd tolentinate. «Significherebbe uccidere nuovamente i ragazzi di Montalto e dare uno schiaffo alla storia di Tolentino – affermano i rappresentanti democrat in una nota stampa – L’intera città ha pianto i suoi giovanissimi morti ed ogni anno li ricorda andando a rendere omaggio alle loro tombe. I ragazzi di Montalto sono stati uccisi da fascisti. I partigiani che hanno combattuto la guerra di liberazione non erano tutti comunisti, molti di loro erano cattolici che provenivano dall’oratorio. L’ideale comune a tutti era quello di liberare l’Italia dal nazifascismo. Giorgio Almirante non ha mai ripudiato il fascismo. Ha contribuito, anzi, ad organizzare associazioni fasciste ed ha sempre ricercato l’aiuto di frange violente extraparlamentari di estrema destra come Ordine Nuovo – affermano – Dalla fine della guerra ad oggi, nessuna amministrazione ha mai pensato di macchiare in modo così sfacciato e irrispettoso la nostra storia e le nostre medaglie, quelle d’argento al valore civile e al valore militare, e ciò che esse rappresentano, speriamo non inizi Pezzanesi. Con quale coraggio, alla prossima commemorazione dei Martiri di Montalto, l’amministrazione potrà affrontare gli ultimi partigiani rimasti? Con quale coraggio potrà parlare davanti a una platea per ricordare i giovani trucidati dai fascisti? – domandano in conclusione gli esponenti del Pd – Auspichiamo che tutte le forze politiche moderate, anche di maggioranza, si schierino contro questa folle proposta».
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Detto da questi pseudo politicanti………
Se facevano vis Stalin scommetti che non diceva niente nessuno!!!
Dovreste sentirvi onorati…se il PD parla di schiaffi, allora se li va a cercare…
Dato che alle elezioni FdI nn riescono a prendere consensi…si arrabattano facendo proposte di basso profilo…
No, a Tolentino, città medaglia d’argento per la Resistenza, via Almirante non può proprio stare! Ho più anni di tanti commentatori di CM (compresi Calosi e Prugni) e voglio affidare la replica ad una proposta sbagliata ad un Padre della Patria: l’amatissimo Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Il 25 aprile 1975, nella ricorrenza del trentennale della Liberazione, egli tenne uno storico discorso in Piazza della Libertà, proprio a Tolentino, a cui ero presente. Pertini, allora era presidente della Camera dei Deputati, nel suo intervento affermò, suscitando scroscianti applausi dalla piazza: “tutte le idee vanno rispettate, eccetto una: quella fascista!”. Credo non vi sia poco da aggiungere, tranne che il giovane Prugni nel suo comunicato dimentica che Almirante sottoscrisse le leggi razziali del 1938 e le promosse sulla rivista “Difesa della razza”, di cui era redattore. E mentre i giovani di Montalto perivano per mano fascista, Almirante operava nella repubblica sociale italiana di Salò. Quanto a Civitanova, il legittimo diritto di un’amministrazione di cambiare nome ad una via (quella in cui insistono i principali Istituti di Istruzione Superiore cittadini) è stato complicato dalla “alzata d’ingegno” di un giovane assessore di Rifondazione Comunista, che ha mosso una selva di polemiche. Un altro giovane, sul versante politico opposto, Calosi, pensa ora di ripetere l’originario errore di Civitanova, trasferendo via Almirante a Tolentino.
Se in qualche nostra cittadina esiste Via Che Guevara penso che non ci si possa meravigliare di niente.