Acquaroli: “Orgoglioso di fare il sindaco
ma davanti agli scempi politici
non potevo voltarmi”

VERSO IL VOTO - Ex consigliere regionale e primo cittadino di Potenza Picena da un anno, è l'unico maceratese in corsa per la presidenza della Regione. Lo sostengono Fratelli d'Italia e Lega Nord: "Siamo noi la vera alleanza di centro destra"

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Francesco Acquaroli con Giorgia Meloni

di Alessandra Pierini

E’ stato consigliere regionale di opposizione fino allo scorso anno quando ha deciso di voler fare di più per Potenza Picena, comune in cui è nato, diventandone il sindaco. Ora però, Francesco Acquaroli, 40 anni, consulente aziendale, sposato, accogliendo l’invito di Giorgia Meloni, leader nazionale del suo partito, ha accettato di correre per la presidenza della Regione. Al suo fianco oltre a Fratelli d’Italia, c’è anche la Lega Nord.

Come mai ha questo ritorno di fiamma per la Regione? Fare il sindaco di Potenza Picena non la soddisfa?
«Sono orgoglioso e soddisfatto e mi piace tantissimo fare il sindaco, rivendico anche i risultati ottenuti in questo primo anno di amministrazione. Magari non sono visibili ma abbiamo gettato i presupposti per un cambiamento a Potenza Picena. Non ho chiesto io di correre per la presidenza ma quando me l’hanno proposto ho scelto di non voltarmi davanti agli scempi politici di questi anni quali l’abbandono delle piccole e medie imprese, della pesca, del commercio e della sanità. Fratelli d’Italia ha una prospettiva differente ed è giusto che politicamente si porti un contributo. Io sto bene a fare il sindaco. Non sono interessato a fare il consigliere regionale, quindi se perderò o sarò eletto (solo il migliore terzo entrerà in consiglio) rinuncerò. Non ho nessun tipo di ambizione personale».

Perchè correte da soli e non siete nella coalizione di centro destra?
«Siamo noi l’alleanza di centro destra. La nostra non è stata una scelta, volevamo una alleanza più ampia, ma Spacca è il governatore del centro sinistra, non potevamo accettare la sua candidatura. Abbiamo quindi costruito l’alternativa di centro destra. Sono gli altri che sono usciti dal centro destra, non siamo noi che corriamo da soli».

Matteo Salvini a Macerata con Francesco Acquaroli, candidato alla presidenza della Regione

Matteo Salvini a Macerata con Francesco Acquaroli, candidato alla presidenza della Regione

L’abbiamo vista al fianco di Matteo Salvini, durante le sue visite nelle Marche. Ne condivide temi e idee? 
«La Lega Nord governa in due regioni che risultano essere le migliori in Italia per economia e sanità, hanno qualcosa da dire. Siamo simili perché guardiamo allo stesso modo alla sicurezza e chiediamo regole sull’immigrazione che non significa essere razzisti».

La sanità è uno dei settori che più stanno a cuore ai marchigiani. Qual è la vostra ricetta?
«Il nostro approccio è differente. I vertici dell’Asur, secondo noi, non devono essere nominati ma scelti tramite concorso che metta al centro capacità e merito. Questo porterà a una maggiore qualità dei servizi ma anche ad un’economicità. La nostra è una visione meno burocratica che dia maggiore dignità ai territori. La spending review non va fatta solo dai cittadini ma dagli amministratori e dalla macchina. Daremo una maggiore autonomia al Maceratese e investiremo sulla figura dei medici di famiglia che dovrà tornare ad essere centrale».

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Francesco Acquaroli con Giorgia Meloni e

Come sosterrete l’occupazione e il lavoro?
«Vogliamo dare  valore all’imprenditorialità marchigiana, con la riapertura del centro fiere regionale, con il sostegno al credito, all’agricoltura e alla pesca, ma un supporto reale non come gli anni scorsi. Fondamentale sarà la sburocratizzazione e rivedere la formazione rapportandoci all’Europa».

Lei è l’unico candidato maceratese. Cosa propone per la sua provincia di provenienza? 
«Nel Maceratese il nostro primo impegno sarà il sostegno dell’imprenditorialità. Poi avrà un ruolo fondamentale la sanità. A seguire il lavoro e l’ambiente con la tutela delle sue peculiarità, con il sostegno della montagna, abbandonata a se stessa. Punteremo molto sul turismo, sull’enogastronomia di qualità e sulla cultura con Leopardi e con lo Sferisterio».

Quale risultato spera di ottenere?
«Molto dipende da quanta gente andrà a votare, se tanta il nostro risultato sarà sorprendente».

 



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