Canil dà un calcio ai rumors
“Maceratese? No, grazie”

SOMMA ALGEBRICA - Il patron del Matelica chiude al possibile approdo in biancorosso. A cinque giornate dalla fine del campionato la capolista deve difendere quattro punti di vantaggio sul Fano

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Enrico Maria Scattolini

Enrico Maria Scattolini

 

di Enrico Maria Scattolini

I CONTROLLI DI CANIL (-) Ho incontrato il presidente del Matelica al termine della partita (leggi la cronaca). Non dentro la sala stampa, luogo istituzionale stavolta disertato dal medesimo, ma al check point davanti all’ingresso degli spogliatoi. Rigorosa verifica delle mie credenziali di accesso. Anche abbastanza sorprendente, al punto d’innervosirmi al di là della tensione per la conclusione thrilling dell’incontro.

E LA SUA SMENTITA (+). Ma non da impedirmi di approfittare della circostanza per chiedergli la verità sulle voci, abbondantemente circolanti in città nei giorni precedenti, di un suo robusto interessamento all’acquisto della Maceratese. ”Assolutamente no!-è stata la secca risposta-. Molti dicono che io voglio acquistare tutto. Il vero è che invece ho intenzione di uscire dal calcio.”

Mauro Canil, presidente del Matelica

Mauro Canil, presidente del Matelica

MI E’ SEMBRATO SINCERO (+), almeno riguardo alla società biancorossa. Sul contenuto generale, i suoi propositi di abbandono probabilmente sono stati influenzati dalla delusione per la sconfitta un attimo prima subita, in extremis, dal suo Matelica.

VITTORIA CHE INVECE HA OVVIAMENTE ESALTATO il clan biancorosso (+++), anche per il modo con cui è maturata. All’ultimo minuto, con l’espulso Garaffoni già negli spogliatoi e senza alcuna possibilità di appello..

IN UN VORTICE DI EMOZIONI (+) difficilmente controllabili e dimenticabili.

INIZIANDO DALLA RABBIA (-) per il calcio di rigore puntualmente fallito dalla Maceratese. Magi, nelle interviste di fine gara, ha difeso Romano: “Non è stato lui a sbagliare; è stato bravissimo Spitoni a pararlo.” Chiosando ironicamente: “Vorrà dire che il prossimo lo calcerà …Kouko”.

CERTO, il centrocampista biancorosso ha inquadrato lo specchio della porta avversaria ed ha mirato all’angolino basso alla destra di Spitoni. Preferendo la precisione alla potenza. A mio avviso invece necessaria (+) per due motivi: il forte vento contrario che ha ovviamente rallentato la velocità della palla e la riconosciuta bravura di Spitoni. In assoluto per le sue qualità di portiere (il migliore del girone insieme al fanese Ginestra) e, nello specifico, per la sua abilità d’opposizione alle conclusioni dal dischetto degli undici metri (+).

L'attaccante della Maceratese Bartolini

L’attaccante della Maceratese Bartolini

IN OGNI CASO LA CAPOLISTA non può permettersi di continuare a sprecare simili occasioni. Ne ha fallite cinque su dodici, in totale: quattro delle quali (due a Fano, poi domenica scorsa con il Chieti all’Helvia Recina e ieri a Matelica) in matches fondamentali. Un record insostenibile (-).

TANTO VARREBBE RINUNCIARVI (-). Si eviterebbe almeno lo shock delle conseguenti turbe psicologiche. O addirittura anafilattiche.

NE E’ OCCORSO DI TEMPO perché il sorriso ritornasse sulle labbra dei cinquecento magnifici tifosi biancorossi del “Comunale” di Matelica (+). Dalla mezz’ora della frazione d’avvio al 27’ della ripresa. Una vita intera! E, per di più, dopo aver attraversato le forche caudine di un’altra amarezza per una girata di Bartolini stimata vincente ed invece finita fuori bersaglio (il centravanti sosterrà poi negli spogliatoi di essere stato spintonato da un difensore avversario).

E’ STATO PERO’ PROPRIO BARTOLINI ad illuminare il pomeriggio infrasettimanale dei biancorossi (+). Con due botte in rapida replica, la seconda della quale fatale per Spitoni.

Spitoni para il rigore a Romano

Spitoni para il rigore a Romano

MA I SUCCESSIVI ACCADIMENTI avrebbero dimostrato che il copione della partita era tutt’altro che esaurito (-).

TUTTI DI SEGNO NEGATIVO PER LA BENAMATA (-), sino alla sorpresa pasquale di Villanova (+). Il pareggio di Borgese, il “rosso” per Garaffoni e l’ubriacante giocata personale di Jachetta.

QUEST’ULTIMA DAVVERO SPAVENTEVOLE, a metà dei cinque minuti di recupero. Il suo irresistibile slalom fra tre difensori ospiti, l’incontenibile conversione dalla destra al centro, fin dentro l’area maceratese, ed un mancino forse un po’ strozzato ma impreciso d’un niente (+), hanno fatto paventare l’ineluttabile al clan biancorosso.

IL RISCHIO DEL CRASH ha terrorizzato perfino l’ottimista per antonomasia Magi (+) il quale, a conti chiusi, non ha avuto difficoltà a confessare: ”E’ vero che dobbiamo sudarcela, ma non morire di sofferenza.” Il che è veramente significativo.

Mister Beppe Magi della Maceratese

Mister Beppe Magi della Maceratese

QUEI TRE/QUATTRO FOTOGRAMMI HANNO FATTO PATIRE i pistacoppi (-). Sentimento prontamente recepito e messo nel mirino delle urla di scherno dell’opposta tifoseria. Personalmente, l’immediato ricordo della rimonta matelicese nel confronto dello scorso campionato-auspice lo stesso Jachetta- ha minacciato di arrestare il mio battito cardiaco.

TANTO DA INDURMI a chiedere a Bartoccetti, tecnico del Matelica, il motivo per il quale un’arma devastante-almeno contro i biancorossi-come Jachetta sia stata utilizzata solo nello scampolo finale dell’incontro (-). Francamente non ho capito il senso della sua replica: ”Beh, potrei ripensarci stanotte”. Se di rammarico o, più probabilmente, ironica. Sarà comunque Canil a giudicare. Magi ed i suoi ragazzi nel frattempo ringraziano dal profondo del cuore.

INFINE LA CILIEGINA della rete di Villanova. Esaltante e meritata (+). All’ultimo assalto, ad un amen dalla fine del derby. Sotto di un uomo. Osanna per l’attaccante veneto (+), ma soprattutto per Cordova, l’autentico eroe (+++). Ha raccolto le ultime energie per una profonda percussione sulla sua fascia: un’infilata di cinquanta metri con il fiato in gola per la fatica e la rincorsa di un nugolo di avversari, ed alfine la lucidità per il cross dal fondo che sarebbe risultato vincente. Attraverso anche l’…intermediazione di De Grazia (+).

La tifoseria della Maceratese a Matelica

La tifoseria della Maceratese a Matelica

EMBLEMATICA ESPRESSIONE del gran cuore di questa Maceratese. Che non molla mai e poi mai.(+)

BUONA PASQUA A TUTTI, in compagnia dell’”I N V I N C I B I L E”!!!

MA ANCHE CON LA SEGUENTE RIFLESSIONE (-): gli scivoloni casalinghi del Campobasso con la Sambenedettese e del Chieti addirittura contro la Recanatese mi fanno sorgere il dubbio che saranno solo parole al vento i proclami dei propri tecnici. Di giocare al massimo contro il Fano, loro prossimo avversario. Fedelmente registrate dalla mia telecamera.

TRADUZIONE: i biancorossi dovranno fare tutto da soli (+).



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