Eccessi di ricoveri e mortalità per alcuni tumori e malattie, rispetto alla media regionale, tra Castelraimondo, Matelica, Gagliole e San Severino, per cui servirebbero studi approfonditi per capire le eventuali cause. Lo dice l’osservatorio di epidemiologia ambientale dell’Arpam, che ha pubblicato oggi sul sito regionale (vedi link) tutti i dati dello studio di 86 pagine, che indaga tra ricoveri e mortalità, segnalando l’incidenza di alcune patologie, in eccesso rispetto al livello medio delle Marche. “In conclusione – scrive l’Arpam –, si rilevano eccessi di eventi sanitari che in letteratura sono stati associati, seppur con limitata o inadeguata forza dell’evidenza, all’esposizione alle emissioni degli inceneritori (tumore maligno dello stomaco e del tessuto emolinfopoietico, malattie dell’apparato respiratorio e malformazioni congenite) e in parte segnalati anche nella precedente nostra valutazione e nel rapporto dell’Iss del 2013 (leggi l’articolo)”. Per i redattori dello studio lo scopo “è solo quello di contribuire alla conoscenza dello stato di salute della popolazione in esame per valutare con maggiori informazioni l’opportunità o meno di intervenire sulle pressioni ambientali presenti e future nell’area e di fornire ipotesi di lavoro per ulteriori accertamenti epidemiologico-sanitari con strumenti orientati al riconoscimento delle specifiche causalità”. Lo studio sulla mortalità nei comuni considerati fa emergere eccesso di morti, rispetto alla media regionale, per tumore allo stomaco, per le malattie ischemiche del cuore e, in particolare per le donne, per le malattie dell’apparato respiratorio a Matelica e San Severino. Per l’analisi dei ricoveri ospedalieri, tra il 2006 ed il 2012, c’è un livello più alto rispetto alla media delle Marche, supportata da indici statistici, a Castelraimondo e Matelica per le malattie dell’apparato circolatorio, per i tumori maligni della tiroide e per le nefropatie croniche e acute (infiammazioni dei reni), per cui è stata evidenziata un’area di ricoveri statisticamente rilevante, per un raggio di 15 km. Troppi ricoveri, sempre rispetto al livello medio regionale a Matelica e San Severino, per tumori emolinfopoietici (linfomi non-Hodgkin, la malattia di Hodgkin e il complesso di tutte le leucemie), ed in particolare per leucemie a Matelica e per mieloma multiplo a San Severino. “Sempre a Matelica sono da segnalare eccessi di ricoveri per tutte le cause, per le malattie dell’apparato respiratorio in entrambi i generi e per le malattie polmonari croniche ostruttive nelle femmine – si legge – nel comune di San Severino, oltre ai tumori emolinfopoietici, sono stati riscontrati eccessi di ospedalizzazione per malattie dell’apparato respiratorio e per le malformazioni congenite”. I dati sono stati elaborati secondo il metodo Sentieri, che associa lo studio epidemiologico con territori dove vi sono insediamenti a potenziale impatto inquinante. A Castelraimondo livello di attenzione sei (eccesso conclamato per cui servono approfondimento e sorveglianza) per ricoveri relativi alle malattie dell’apparato circolatorio (+12 per cento rispetto alla media marchigiana), maggiore incidenza per i tumori maligni della tiroide (rispetto alla media regionale +305 per centro i maschi e +103% per uomini e donne insieme), incidenza più elevata per malattie ischemiche del cuore (+53 per cento nelle donne e +29 per cento negli uomini), lo stesso per ricoveri relativi a nefropatie croniche ed acute (+89 per cento donne e +57 per cento i due generi insieme). Per quanto riguarda i ricoveri a Matelica per i tumori maligni della tiroide (+119 per cento rispetto alla media regionale), tumori emolinfopoietici (+ 48 per cento), eccessi di rischio per le leucemie. Troppi i ricoveri rispetto alla media regionale, per malattie dei reni, nefropatie croniche ed acute (+62 per cento), maggiore incidenza di ricoveri per tumori maligni nelle donne (+21 per cento) e nei due generi insieme (+13 per cento). A San Severino livello di attenzione 6 (eccesso conclamato per cui servono approfondimento e sorveglianza), per l’incidenza di ricoveri per malformazioni congenite tra maschi (+34 per cento), i due generi insieme (+30 per cento); livello di attenzione 5 (eccesso in evoluzione, occorrono approfondimenti) per ricoveri sul mieloma multiplo e tumori immunoproliferativi (+62 per cento nelle donne e +52 per cento nei due generi insieme) e sono il 39% in più le morti per malattie dell’apparato respiratorio tra le donne. Per quanto riguarda i tassi di mortalità, a Matelica livello di attenzione 5 (eccesso in evoluzione, occorrono approfondimenti), con eccessi rispetto alla media regionale, per i tumori maligni dello stomaco (+65 per cento), malattie ischemiche del cuore nelle donne (+64 per cento) e nei due generi insieme (+31 per cento), una maggiore incidenza di decessi per malattie croniche dell’apparato respiratorio, specie tra le donne (+97 per cento). Lo studio è stato redatto da Silvia Bartolacci, Marco Baldini, Katiuscia Di Biagio, Rita Simeoni, Mauro Mariottini.
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Certo la discarica di san Severino lasciata li’ in abbandono, le ecoballe a castelraimono e matelica!
Per risolvere il problema autorizziamo qualche altra centrale a biogas o biomassa, aumentiamo le polveri sottili sui nostri terreni, sui nostri orti e sulle nostre teste.
Ringraziamo gli imprenditori agricoli che per il nostro bene costruiscono nuovi impianti e ringraziamo la provincia che li autorizza.
Ci vorrebbe un Savonarola: mentre sei in colonna ricordati che devi morire.
State pur tranquilli, che a breve faranno un inceneritore che bruciando immondizia di ogni sorta chiamata css farà uscire dai propri comignoli un aria curativa miracolosa, vedrete che le percentuali scenderanno a zero ed avremo un aspettativa di vita di almeno 110 anni.
3 sindaci medici – non guariremo mai
I candidati Governatori della regione, dovrebbero eprimere le loro intenzioni riguardo alla ormai certezza di incenerire a Castelraimondo!
non Ho capito, dove le prende queste informazioni? a Morrovalle siamo al 10% della popolazione
Non siamo alla fine del problema, però si comincia a ragionare con delle informazioni precise. C’è una cosa importante: alla lunga viene fuori l’integrità professionale di alcuni che rappresentano le istituzioni. Il Dott. Mariottini era partito da una posizione critica rispetto ai risultati epidemiologici che venivano resi noti: era tra quelli che dicevano che non c’erano pericoli e che potevamo stare tranquilli. Questo Dottore ha avuto lo scrupolo di controllare e di firmare, con altri, una relazione che rivela che veramente qui, nella nostra zona, i pericoli ci sono e mette in evidenza la necessità di approfondire le cause delle nostre malattie e delle nostre morti in alcuni casi eccessive. Personalmente ringrazio, come ringrazio i funzionari dell’Istituto Superiore di Sanità che hanno sbloccato una situazione di incertezza: una situazione di incertezza che faceva il gioco di quanti, per speculazione, affermavano ed affermano, che qui non abbiamo problemi di salute.
x Capponi: maggiori infirmazioni puo’ chiederle alla sua compaesana giannini, dovrebbe essere documentatissima sull’inquinamento del territorio, sulle cause un po’ meno, sui perche’ delle cause forse un po di piu.
Abbiamo chiesto al comune di Tolentino di svolgere una indagine sul latte materno.
Tale esame evidenzia la,percentuale di diossina nel latte somministrato a neonati.
Ma sembra non serva……
cementificio?
Circa un anno fa venne presentato uno studio dell’ISS, richiesto dal comitato di Castelraimondo con l’appoggio dell’on. Terzoni, che sostanzialmente diceva le stesse cose. Apriti cielo!!! Ci accusarono di essere allarmisti, terroristi, ce ne dissero di cotte e di crude. Ora che l’ARPAM è arrivata alle stesse conclusioni come la mettiamo? Saranno allarmisti e terroristi anche loro? E ora che questi dati sono stati resi pubblici cosa faranno i sindaci che sono i responsabili sanitari del comune? Vediamo quanti avranno il coraggio di esporsi in prima persona (credo pochi) per studiare bene il quadro sanitario, o quanti continueranno a tenere la testa sotto la sabbia (credo, ahimè, tanti). E i medici come si comporteranno vista la loro assenza sulla questione?
Se anche l’ARPAM dice che potrebbe esserci un problema…. Allora c’è da preoccuparsi veramente….