di Laura Boccanera
«Il concetto “renziano” del senatore Morgoni è alquanto strano e singolare perché non corrisponde affatto a ciò che il segretario del nostro partito, e quindi anche mio e non solo dei così detti renziani, va predicando da tempo». Parole dell’onorevole Luciano Agostini. Bordate nelle Marche dove infuria la battaglia per le elezioni regionali. Al momento però al centro dell’agone politico ci sono gli esponenti del Pd che scaldano i motori per le primarie. E se da un lato i due contendenti Pietro Marcolini e Luca Ceriscioli non alzano i toni del dibattito elettorale, ad accendere la miccia ci ha pensato il senatore Mario Morgoni che ha parlato dell’ex sindaco pesarese (leggi l’articolo) come di un uomo contro il Pd e di una sua eventuale vittoria come di una vittoria della vendetta contro il Pd. A prendere le difese è appunto Agostini che non le manda a dire al collega di partito: «La nuova fase del Pd voluta da Renzi spingeva sul rinnovamento. E’ del tutto evidente, e lo dico anche per me, che la vecchia generazione politica delle Marche debba dare spazio e promuovere una nuova generazione e classe dirigente. Morgoni mi sfidi su questa idea renziana. E poi ci sono le primare, il secondo concetto renziano secondo il quale il Pd fa delle primarie lo strumento di selezione del candidato, chi vince sfida il centrodestra. Tutti dovrebbero richiamarsi a questo principio, anche Morgoni che pur perdendo le primarie per le parlamentarie, per un’applicazione del regolamento discutibile e non corrispondente alla norma, si è ritrovato nelle liste bloccate in posizione utile a discapito di coloro che pur vincendo si sono ritrovati in posizione non utile». Dopo la premessa, Agostini passa alla difesa del candidato Ceriscioli: «Dire che Ceriscioli non ha la titolarità per rappresentare il Pd è un’evidente bestialità – aggiunge – mi auguro che Morgoni voglia contribuire alla campagna elettorale per le primarie, fatta da due persone preparate e stimate, ma che rappresentano due mondi diversi. Da un lato la continuità, dall’altro chi vuole portare una ventata di aria fresca. Io sostengo questa seconda ipotesi, Morgoni sostenga la prima. Se vuole poi portare tutto sul terreno dello scontro politico addirittura adducendo come motivazione che chi sostiene Ceriscioli non rappresenta il Pd dice una menzogna e avvelena i pozzi di una sfida importante ma fatta all’interno dello stesso partito. Ma mi rendo altresì conto che per Morgoni ormai la sfida si gioca all’interno del proprio partito. Se tutta questa verve l’avesse messa contro il centrodestra nelle recenti elezioni comunali a Potenza Picena probabilmente il centrosinistra avrebbe vinto».
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Hai ragione Agostini, uno Renziano non prende doppie indennitá!!