La crisi del mattone travolge Macerata
“Marcelletti” in concordato preventivo

EDILIZIA - Il tribunale ha dato l'ok al piano di rientro dai debiti della storica azienda, legati a immobili che sono rimasti invenduti. Il segretario della Fillea Cgil: "La prima causa delle difficoltà delle imprese è il lavoro nero"

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ediliziaCrisi alla Marcelletti Giuseppe spa: per far fronte ai debiti l’azienda, storico nome del settore dell’edilizia maceratese, ha chiesto e ottenuto un concordato preventivo in tribunale.

Una azienda storica che, si può dire, ha edificato mezza Macerata non è rimasta immune dalla crisi che da anni sta colpendo duramente il settore edile. L’azienda per far fronte ai debiti accumulati è andata in concordato e pagherà i debiti, secondo la formula che ha ottenuto l’ok dal tribunale, e che prevede la cessione di immobili, partecipazioni societarie e crediti, consentirà all’impresa di rilanciarsi. Una crisi, quella della Marcelletti, che sarebbe legata a edificazioni di immobili che poi non sono stati venduti. Due o tre sono i dipendenti dell’azienda al momento del concordato. Una ditta, la Marcelletti che è attiva da 40 anni a Macerata. “Quella della Marcelletti è l’ultima storia di una impresa edile che messa con le altre fotografa il dramma del settore – dice Massimo De Luca, segretario della Fillea Cgil di Macerata –. Aveva immobili costruiti e rimasti invenduti e così si è arrivati a quella che è l’ultima storia, simile a quella di altre aziende maceratesi. Si è costruito in modo sconsiderato e senza progettualità e sulla stretta creditizia delle banche che strozza chi pensava di investire sul mattone”.

La Nuova Via Trento

La Nuova Via Trento

Nella vicenda è coinvolto marginalmente anche il Comune, in qualità di creditore. La Marcelletti si è occupata anche della costruzione della Nuova via Trento. E proprio relativamente a questa edificazione la ditta ha contratto un debito di 49mila euro con il Comune di Macerata. Ma per effetto del concordato, il giudice ha sospeso le procedure esecutive pendenti sulla Nuova via Trento, starà al Comune accettare la proposta.

Un settore, quello edile che, dice De Luca, “è un dramma. Nel frattempo l’unico indicatore che cresce in modo sconsiderato è quello del lavoro nero: difficile quantificare in modo preciso un dato, ma è di certo in doppia cifra. O lavoro nero o se va bene lavoro grigio, tra virgolette, con dipendenti a cui su un mese di stipendio viene denunciato nemmeno la metà delle ore lavorate in cassa edile. Il primo fenomeno da combattere è il lavoro nero. Questa è la prima piaga che va a colpire le imprese storiche come la Marcelletti”.

(Gian. Gin.)



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