Ombrellate sulla testa, calci e mazzate. Se le sono date di santa ragione due pachistani, venditori abusivi di ombrelli che ieri pomeriggio attorno alle ore 18,30 hanno iniziato a discutere animatamente all’angolo tra corso Umberto I e via Duca degli Abruzzi. Ignoto il motivo del diverbio che nel giro di qualche minuto si è trasformato in una lite vera e propria con i due che hanno usato gli ombrelli come “armi” dandosele sulla testa.
Uno è finito a terra e lì è rimasto per circa una quindicina di minuti. L’altro è fuggito via e prima dell’arrivo del 118 e della Polizia municipale che cercano ancora di ricostruire l’accaduto. Il pachistano rimasto a terra è stato portato al pronto soccorso un pò malconcio, ma senza lesioni tanto che oggi è stato dimesso. A vedere la scena anche alcuni commercianti del centro come Edoardo Giordano: “C’è ancora l’arma del delitto qui davanti a me – dice facendo riferimento agli ombrelli rimasti abbandonati sul cassonetto del corso e anche loro piuttosto malconci – il problema, al di là dell’aggressione, è anche quella del commercio abusivo: sia d’estate che d’inverno proliferano merci contraffatte, che siano costumi o ombrelli”.
(l. b.)
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Tu chiamale se puoi..percezioniii….
Non sono razzista;mi sono semplicemente rotto!
commercianti siete voi che dovete unirvi per mandarli via, le nostre forze dell’ordine non si sporcheranno mai le mani con i venditori abusivi. Negli stabilimenti balneari lido del carabiniere e lido della polizia è possibile che nessuno dice nulla chi compra i costumi dai marocchini che passano col carretto. Mi sembra impossibile che in questi due chalet non si sia accorto nessuno. La cosa che mi fa rabbia è che se io fossi un medico fuori servizio e qualcuno si sente male lo devo soccorre invece le forze dell’ordine una volta tolta la divisa ciao ciao…. riflettete commercianti
Pensa se avessero venduto coltelli……
Se nessuno acquistasse più le loro cianfrusaglie… non avrebbero più ragione di esistere. Vengo spesso a mangiare a Civitanova e vado sempre dallo stesso ristoratore perché credo sia l’unico che non fa entrare i vari venditori di rose e cazzate varie. Possibile che uno non possa stare in pace neanche mentre sta mangiando? Lode al ristorarore in questione! 🙂
Strano! Stando a quello che dicono gli amministratori la situazione è più tranquilla di due anni fa: civitanovesi rilassatevi che è normale che ci siano queste cose!
Il problema di Civitanova era cambiare il nome di via “Almirante”. Questi non sono problemi seri!!!!
Anticipo la soluzione di qualche sindaco o novella assessora: gli diamo un negozio ciascuno con rispettive licenze pagati dal comune.
La vera problematica non si e’ ancora manifestata. Dopo gli sbarchi “regolari” per non parlare di quelli clandestini che stanno portando centinaia di migliaia di disperati in Italia, i quali si vanno ad aggiungere a quelli già esistenti, stanno portando al collasso del nostro sistema assistenzialistico, riversando la problematica sulle strade. Il caso di Macerata, Jesi ed ora Civitanova dimostra che anche le Marche, isola felice per integrazione multietnica , sta raggiungendo uno stato di criticità simile a quello riscontrato nelle città del nord dove episodi simili sono all’ordine del giorno. Poi magari scopri che oltre a spacciare prendono un sussidio giornaliero per le “sigarette” ed hanno più soldi in tasca di molti italiani!