Pullman da mezza Italia
per la Beata Mattia
Continua il miracolo delle presenze

MATELICA - Tantissimi i fedeli arrivati tra ieri e oggi. Tra gli scout il nuovo sindaco Delpriori. Afflusso massiccio da Napoli e Torre Annunziata, legatissima al culto della Beata per via del miracolo attribuito per la guarigione del farmacista Alfonso D'Anna

- caricamento letture

Fedeli Beata (10)

 

Fedeli Beata (3)di Monia Orazi

Continua il più grande miracolo della Beata Mattia. Per chi crede sta tutto nel rivolo color ruggine, che fuoriesce dai piedi e dalla mano sinistra, il segno di un prodigio che affida ai credenti un messaggio di fede, presagio o protezione che sia. Per chi invece si affida di più alla scienza e meno alla fede, il miracolo sta nel flusso continuo e costante di fedeli, che arrivano alla spicciolata da mezza Italia, per vedere con i loro occhi quanto sta accadendo dentro quell’urna in cui è racchiuso sotto vuoto, il corpo di una suora morta nel 1319, che in vita grazie alla sua forza, seppe unire un’intero paese. Da venerata reliquia, un altro miracolo lo sta facendo, quello di far conoscere la sua città a tante persone di fuori. Tantissimi sono giunti nella giornata di sabato ed in quella di oggi con mezzi privati, auto per la maggior parte, ma anche gruppi di motociclisti.

 

Le immagini della beata sanguinante (clicca sull'immagine per guardare il video))

Le immagini della beata sanguinante (clicca sull’immagine per guardare il video).

 

Fedeli Beata (11)

Immancabili gli scout, accolti dal nuovo sindaco Alessandro Delpriori, anche lui impegnato nel gruppo scout matelicese, che spiega personalmente la storia della protettrice di Matelica, la sua vita dalla casa natale vicino al museo Piersanti, al monastero della Beata Maria Maddalena, dove oggi il culto è custodito dalle quattordici suore di clausura che in queste ore al di là della grata, parlano e pregano con i fedeli. E’ una grande novità per Matelica, la presenza di gruppi di pellegrini, con la chiesetta dove riposa la Beata, meta di preghiere, ma anche di tanti curiosi. Molti si avvicinano con cellulari e macchinette fotografiche, altri sollevano in parte il telo ricamato che ricopre la parte superiore dell’urna, per vedere meglio. Tanti assistono alle funzioni religiosi, altri pregano insieme alle suore. L’arrivo è costante, fatto da gruppi, che giungono alla spicciolata senza particolari problemi. Alcuni proseguono verso il museo Piersanti, dove si trova una reliquia della santa, altri si fanno una passeggiata nel centro storico della città. I primi pullman sono giunti dalla Campania, con un picco di persone provenienti dalla zona di Napoli e Torre Annunziata, legatissima al culto della Beata per via del miracolo attribuito per la guarigione del farmacista Alfonso D’Anna. Altre persone sono arrivate da Lazio, Abruzzo e qualcuno dalla vicina Umbria. Altri arriveranno nel prossimo fine settimana.

 

Al centro il sindaco Alessandro Delpriori, in divisa scout

Al centro il sindaco Alessandro Delpriori, in divisa scout

 

Fedeli Beata (5)Sul fronte dell’accertamento di quanto stia accadendo, non trapelano informazioni da parte delle autorità ecclesiastiche. Sull’urna piombata, è stato compiuto un sopralluogo da parte del vescovo Vecerrica, del padre provinciale Campana e di altri esponenti, nella serata di sabato 24 maggio. I resti della badessa sono avvolti da una copertura in plexiglas sotto vuoto, che secondo alcuni pareri renderebbe molto difficile la possibilità di emissione di “umore sanguigno”, vista la mancanza d’aria. Saranno gli accertamenti scientifici, disposti secondo la volontà dei vertici ecclesiastici a dire se si tratti di “sangue invecchiato”, come stabilito dalle analisi del 1972, fatte dall’istituto di medicina legale dell’Università di Camerino. Al momento la posizione della diocesi di Fabriano Matelica, per bocca del vescovo Vecerrica, è l’invito a considerare quanto sta avvenendo non un miracolo o un prodigio: “Il clamore va a danno della venerazione della Beata e della chiarezza della nostra fede. L’atteggiamento giusto è quello composto di preghiera e silenzio, attesa e obbedienza a Dio nella sua Chiesa”, queste le parole del vescovo in un comunicato di commento alla vicenda.

Fedeli Beata (6)



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X