Movida, i residenti al prefetto:
“Sono 4 mesi che nessuno ci ascolta”

CIVITANOVA - Molti cittadini che vivono nella zona di corso Garibaldi e nelle vie limitrofe alla discoteca Donoma chiedono un incontro urgente: "Le strade mostrano un'immagine di desolante squallore"

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PROTESTA RESIDENTI CONTRO DONOMA (9)

di Laura Boccanera

I residenti del centro di Civitanova, sempre più esasperati, scrivono al prefetto per chiedere un incontro urgente. Succede nel quadrilatero della movida civitanovese, dove “a causa principalmente della presenza della discoteca Donoma, la notte non si dorme più”. Gli avventori del locale, una volta usciti, turbano il sonno e la quiete di coloro che abitano nei pressi di via Mazzini e corso Garibaldi. Domenica scorsa gli ultimi episodi con schiamazzi notturni fino all’alba, defecazioni in giro e scoppio di petardi. E così dopo la protesta in Comune (leggi l’articolo) i residenti (20 circa le sottoscrizioni)  chiedono al prefetto un incontro per intervenire e riportare la tranquillità. Nella missiva si elencano una serie di episodi e di comportamenti molesti: “Dal giorno dell’apertura  un generatore di corrente tutta la notte nei giorni in cui è aperta la discoteca- si legge – impedendo ai residenti  di dormire , in quanto funziona dalle 20 fino alla chiusura della discoteca. È un rumore ossessivo che li costringe a ricorrere di notte ad ansiolitici e a  sonniferi. Sono trascorsi  4 mesi e  lamentele e richieste di aiuto non hanno dato alcun esito. Corso Garibaldi e vie parallele sono diventate una specie di zona franca dove dai parcheggi in sosta vietata al livello di rumore tutto è fuori controllo. Durante la notte la situazione diventa pesante e  gli ubriachi si scatenano in sconsiderate pretese di divertimento a tutti i costi sotto le abitazioni, ignorando il rispetto delle persone che giustamente riposano. Giocoforza i residenti ancora una volta subiscono le conseguenze di certi incivili comportamenti. Le strade continuano ad ospitare i vomiti, le urine, i bicchieri e le bottiglie di alcol precedentemente scolate da disinibiti giovinastri, donando un’immagine desolante di squallore”.



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