di Laura Boccanera
E’ bufera sulla decisione della giunta di lasciare invariati i costi della mensa ma di riservare il contributo comunale solo agli studenti residenti a Civitanova (leggi l’articolo). L’opposizione insorge: “altro che rimpasto, devono dimettersi tutti – commenta il consigliere di Libera Giovanni Corallini – Balboni nella sua innocenza di giovane politico non si prende neanche la responsabilità di aver fatto perdere al comune un contributo di 600 mila euro e parla di risparmi che in realtà sono il frutto di un aumento dei buoni pasto delle mense scolastiche. Chi ha due figli non residenti, ma magari lavora qui, si ritrova oggi un costo mensile lievitato fino a 300 euro mensili”. Dello stesso avviso anche Fabrizio Ciarapica di Vince Civitanova: “sul caso mensa è scandaloso l’atteggiamento dell’assessore Balboni, che cerca di eludere la legge sostenendo che il prezzo del pasto sia uguale per tutti, senza distinzione alcuna, col solo fatto che ai residenti viene applicata una riduzione; lo vada a spiegare alle 242 famiglie che dal prossimo settembre dovranno subire questa scelta folle e senza precedenti, che di fatto genera
discriminazioni tra bambini e che lede gravemente l’immagine di Civitanova, che da città aperta e accogliente, diventa d’un colpo zona di frontiera con dazi e pedaggi. Saranno i bambini a salvare le sorti del bilancio comunale? Un salasso per tante famiglie, che già avevano subito la triplicazione del biglietto dell’autobus, per le corse fuori programma dell’Atac, passato da uno a tre euro. Un provvedimento che ci riporta al Medioevo, facendo pagare una sorta di pedaggio, a tutte quelle coppie, nella maggioranza civitanovesi di origine, che hanno scelto le nostre scuole per i loro figli. Una scelta miope, incomprensibile e anticostituzionale”. Ma il provvedimento non è piaciuto nemmeno a sinistra e Sel critica fortemente la scelta e chiede le dimissioni di Piergiorgio Balboni: “L’assessore Balboni farebbe bene a fare un bel passo indietro e dimettersi piuttosto che applicare il dazio ai bambini forestieri. Si tratta di un iniquo e ergognoso provvedimento, una vessazione tanto più grave perché fatta sui bambini”.
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” Che palle!!” Bla bla bla e ancora bla bla bla. E basta!!
vero Ciro. Ma i 600 mila euro mancano.
Fino agli anni ’70 gli studenti di asili, medie ed elementari, avevano una scuola di appartenenza a seconda del luogo di residenza tanto che mia madre che lavorava fuori, mi iscrisse ad una scuola privata per i pasti, visto che lei non tornava per l’orario di uscita delle scuole pubbliche. E’ pur vero che allora le rette erano accessibili anche per normali insegnanti elementari, mentre oggi bisogna fare un mutuo, ma ci sono le scuole pubbliche a tempo pieno che consentono il parcheggio dei bambini fino alla sera. Penso pertanto che un ritorno all’organizzazione delle iscrizioni sulla base di quanto si faceva allora, sarebbe molto più razionale. Consentirebbe infatti ai Comuni, che sono a conoscenza della residenza di tutti i bambini, di organizzare razionalmente gli edifici scolastici ed i servizi necessari (mense, pulmini, insegnanti di sostegno ed assistenti, riscaldamenti, manutenzioni, ecc.), con cinque anni di anticipo rispetto al momento dell’iscrizione alla prima elementare riducendo la confusione che attualmente regna nel mondo dell’organizzazione dei servizi scolastici. Magari anche risparmiando qualcosa.
Quello che ha fatto l’Assessore Balboni non esclude le responsabilità del Sindaco e di tutta la Giunta civitanovese.L’aumento delle tariffe della mensa applicata su base di appartenenza territoriale dei bambini è aberrante.Se il problema sono per l’assessore i costi vi erano altri modi per superarli e non certo inviando una letterina o telefonando ai Sindaci degli altri Comuni di residenza dei Bambini:Conferenze dei servizi, accordi,ecc.Questi meccanismi andavano attivati per tempo e non burocraticamente come ha fatto l’assessore civitanovese.Certamente l’organizzazione scolastica è inadeguata ma chi l’ha resa tale? gli stessi Ministri alla Balboni.L’assessore Balboni non ha scusanti e la Giunta nemmeno.Si tratta di un provvedimento aberrante culturalmente arretrato probabilmente illegittimo che andrebbe ritirato.
UN MOMENTO. NON FATE DIMETTERE BALBONI FINO A QUANDO NON SARA’ CHIARITA LA QUESTIONE DEI 600.000 EURO.
BALBONI, FOSSE CHE TE LA PRENDI CON I RAGAZZINI E FAI PAGARE LORO I 600.000 EURO????
Se la logica che guida la Giunta è quella di “dagli al forestiero”, presto potremmo aspettarci aumenti dei trasporti, dei cinema e delle farmacie per chi risiede nei paesi limitrofi a Civitanova, previa esibizione del documento di identità. Che Balboni non fosse un’aquila come amministratore lo avevamo capito quando si è lasciato sfuggire una barca di soldi per il fotovoltaico. Ora all’assessore non resta che dimettersi, sta in Giunta a rappresentare se stesso. Neanche il consigliere comunale dell’Idv lo riconosce espressione del partito che l’ha eletto. Ma in Giunta ci sono politici esperti come Silenzi, evidentemente la senilità produce i suoi effetti e il rinco avanza. Con la decisione di reintrodurre il dazio per i forestieri, Civitanova sembra essere ripiombata in periodo medievale. Evidentemente il fantasma di Cesarini ha cominciato ad aleggiare nelle stanze del palazzo omonimo. Sembra di vivere una scena del film “Non ci resta che piangere”, con Benigni e Troisi vessati da un gabelliere. Siccome dimenticavano sempre un oggetto oltre il confine erano costretti continuamente a pagare “un fiorino”. Alla fine, Troisi esasperato indirizza al daziere un vigoroso “vaffà”, la stessa espressione che merita la Giunta che amministra Civitanova.
Buongiorno a tutti. Io vivo a Porto Recanati e le mie due figlie sono iscritte alle scuole elementari a Loreto. Noi purtroppo, questo dazio, lo paghiamo gia da diversi anni. La decisionede del Comune è stata presa sempre nei periodi di minor interesse per i cittadini e quando scadono i termini di decisione…. facendole passare sotto banco. Giocano sul fatto che pochi faranno ricorso e se lo fanno devono passare dal TAR, questo significa minimo 5000€….ed in questi periodi, quasi nessuno se lo puo permettere…. Io un modo, per almeno salvare il principio, l’ho trovato: non pagare la retta volontaria alla scuola. Badate bene che se tutti i cittadini a cui verrà applicato l’aumento, venissero puntualmente edotti di questa tassa NON OBBLIGATORIA delle scuole DELL’OBBLIGO e quindi garantita dallo Stato…….molto probabilmente i Dirigenti Scolastici alzeranno la voce poichè avranno poche risorse economiche a disposizione e quindi molto probabilmente l’assessore potrà fare le valige….Ripeto: esiste una circolare del ministero dell’istruzione in cui si dice che la tassa non è obbligatoria e di segnalare i Dirigenti che fanno passare questa come contributo per l’assicurazione. E’FALSO!!!! i ragazzi sono sempre assicurati dallo Stato con la tassa obbligatoria versata sul bollettino (1016 tasse allo stato). Non vi fate prendere in giro…..La circolare dice anche di denunciare i Dirigenti….
Come un signore Medievale il Sindaco di Civitanova Tommaso Corvatta applica il Dazio ai bambini foresti.