Lo staff dirigenziale: da sinistra Michele D’Alfonso, Roberta Pallonari, Tristano Luchetti, Gianluca Puliti, Simone Ciattaglia, il sindaco Carancini, Alessandra Sfrappini e Giovanni Montaccini
di Alessandra Pierini
Un sindaco Carancini biancorosso (così era vestito questa mattina) e già immerso nell’aria da derby che si respira in città dove si attende la sfida di domani Maceratese – Civitanovese, sceglie la metafora calcistica che è tra l’altro una delle sue preferite per ufficializzare la nuova struttura dirigenziale.
LA NUOVA STRUTTURA COME RISPOSTA ALLA VERIFICA DI MAGGIORANZA – Il sindaco ha letto la ristrutturazione organizzativa come una risposta all’atto di verifica al quale la sua maggioranza lo ha sottoposto il 12 aprile 2012: «Come ci eravamo impegnati a fare, chiudiamo questa voce e presentiamo oggi – ha detto – la nuova squadra in cui abbiamo innestato tre nuovi dirigenti, tra i quali Simone Ciattaglia che ha iniziato proprio oggi e che abbiamo subito messo a lavoro. Questa formazione, di età media molto inferiore rispetto al passato, è il frutto di un percorso iniziato dal nostro insediamento e, dopo diverse tappe importanti, oggi prende avvio». Carancini parla anche della riduzione del numero dei dirigenti dagli 11 del 2009 agli attuali 6: «Abbiamo sottoposto la struttura ad una significativa cura dimagrante che è anche il tentativo di ripensare la struttura. La riduzione del numero dei dirigenti è anche orientata verso la valorizzazione delle posizioni organizzative. Tra l’altro la bassa percentuale di pensionamenti e i vincoli normativi ci costringono a ripensarci».
LA RIDUZIONE IN CIFRE – Gli fa eco l’assessore Marco Blunno elencando le cifre: «Sul fronte statistico si è ridotta a 51 anni l’età media dei dirigenti del comune di Macerata (era 54 anni nel 2009). Ridotta del 43% anche la spesa complessiva sostenuta per le qualifiche di vertice amministrativo, passata da 832.330 euro (gennaio 2009) a 476.800 euro del gennaio 2014. Meno 12.602 euro anche per il fondo retribuzione di risultato (premi ndr), che scende dai 45.002 euro del 2009 ai 32.400 euro di oggi (-28%). Scende di 162.089 euro anche il fondo retribuzione di posizione, passato da 345.689 (2009) a 183.600, con un – 47%.».
Il sindaco fa leva anche sull’inversione di rotta nell’impostazione dei contratti. Finora infatti 4 dei 6 dirigenti avevano un contratto a tempo determinato e solo 2, Alessandra Sfrappini e Michele D’Alfonso a tempo indeterminato. Ora si aggiungono i contratti non temporanei di Tristano Luchetti e Simone Ciattaglia. «E’ un gruppo di lavoro sinergico e motivato – ha continuato Carancini – hanno passione, motivazione, capacità professionali e un rapporto leale con la città. Troppo spesso in questi anni – ha detto poi il sindaco, lanciando un chiaro messaggio ai consiglieri comunali – la struttura è stata criticata come se appartenesse all’amministrazione. Questi sono uomini e donne al servizio della città e devono poter lavorare senza influenze politiche».
LA NUOVA STRUTTURA ORGANIZZATIVA – I tre nuovi dirigenti sono Simone Ciattaglia, dirigente dei servizi finanziari e del personale proveniente dalla Provincia di Macerata (leggi l’articolo), Tristano Luchetti,dirigente dei Servizi tecnici proveniente dal comune di Montecassiano (leggi l’articolo), Giovanni Montaccini, segretario generale proveniente dal comune di Recanati, in servizio dal 23 dicembre scorso (leggi l’articolo). Completano la squadra i dirigenti già in servizio: Gianluca Puliti, vice segretario e dirigente dei servizi alla persona, Michele d’Alfonso, dirigente dei servizi al cittadino, Alessandra Sfrappini, dirigente del servizio cultura e rapporti con l’istituzione Macerata Cultura Biblioteca e Musei, e Roberta Pallonari, dirigente della Polizia Municipale.
GLI OBIETTIVI DEI NUOVI DIRIGENTI – Anche i dirigenti appena arrivati dovranno cimentarsi fin da subito con gli obiettivi posti dall’amministrazione Carancini per i prossimi 15 mesi di mandato, prima delle nuove elezioni.
Simone Ciattaglia ha annunciato un programma di sperimentazione della nuova contabilità analitica: « Sarà obbligatoria dal 2015 – ha detto – ma il comune di Macerata la attuerà con anticipo nell’ambito di un progetto pilota cui hanno aderito anche altre città italiane. Altra priorità e la redazione del piano di bilancio».
Sarà Tristano Luchetti, che promette un approccio pratico e non burocratico – a doversi occupare delle grandi opere rimaste in sospeso: «Le priorità stabilite dall’amministrazione sono il polo natatorio, il ripristino dell’antico orologio sulla torre civica, il completamento dei Musei di palazzo Buonaccorsi ed un piano di manutenzione della città completo ed efficace, in particolare per la viabilità e il verde».
Al segretario generale Giovanni Montaccini spetterà il compito di coordinamento delle sinergie dirigenziali. Condividere gli obiettivi, concertarli e farli proprio sono per lui i presupposti per rendere concreti i programmi dell’amministrazione, in modo formalmente corretto e realmente fruibili da parte della cittadinanza. «Una legalità solo formale è fine a se stessa – ha detto – e va tradotta in strade servizi, qualità della vita. I nostri utenti finali sono i cittadini».
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Sempre TROPPI per quello che fanno!!!!
Il look del Sindaco è sempre più vicino a quello di Formigoni e…..Pettinari!
Emmbheeee!!!!! Ho capito!!! perché le strade e marciapiedi e i giardini e…. madonna quante cose … chiudo qui..
risparmiati più di 300.000 euro, e fino ad oggi quanti soldi abbiamo buttato ? non potevate farlo prima?
A quando la nomina del nuovo comandante della polizia municipale?
Sono fiducioso che i nuovi arrivati possono fare bene. L’importante che la politica sappia valorizzare le loro competenze.
Se nori cordo male, i Bonanza erano quattro, i Magnifici sette, questi otto che combineranno?
I conti della serva:
476.800 costo complessivo
32.400 retribuzione di risultato
183.600 retribuzione di posizione
693.800 Totale
115.700 spettanti in media ad ogni dirigente
C’è dell’altro?
«In generale, la democrazia dà poco ai governanti e molto ai governati. Il contrario avviene nelle aristocrazie, in cui il denaro dello stato va soprattutto a profitto della classe dirigente.»
(Alexis de Tocqueville)
Qualche annotazione:
-al fiducioso Giuliano Meschini vorrei dire che, come lui stesso ha candidamente lasciato intendere a proposito delle famigerate vicende della 3° commissione consiliare ,la politica geometrica deve stare al suo posto e non interferire con la gestione e le questioni tecniche di competenza della DIRIGENZA.
Stia tranquillo che,solo in tale modo, i nuovi arrivati,compresi quelli già presenti,sapranno fare bene.
-ad Alberto Bonfigli,sperando che non sia abituato a fare sempre in tale modo i conti,faccio presente che probabilmente non ha ben compreso il problema.
Infatti la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti non va sommata al costo complessivo,ma ne costituisce solo una parte,tanto che lo stipendio medio lordo di ciascun dirigente è pari a circa 79.800 euro e non 115.700 come da lui affermato.
-infine al Sindaco che sottolinea il rapporto leale dei dirigenti con la città.Credo che l’ affermazione sia un’ovvietà perchè un tale rapporto costituisce,così come è doveroso,una condizione normale.Il Sindaco si preoccupi invece che sia la politica ,rappresentata in questo caso dai consiglieri comunali, ad avere un rapporto leale con la città tenendo fuori le mani dai barattoli della marmellata.
Una curiosità finale:cosa avrà promesso il Sindaco ad uno dei due nuovi dirigenti che,entrando in Comune,perde 20.000 euro di retribuzione rispetto a quella in godimento?
Amore a prima vista?
Concludo ,rinviando ad altra occasione, considerazioni su come sia più semplice e comodo fare mobilità,anzichè concorsi.
In un certo senso è come essere un comodatario.